domenica 15 gennaio 2012

CAGLIARI, UN FAVORE AD ALLEGRI


Juventus-Cagliari 1-1

Stasera si vedrà se il buon Massimiliano sfrutterà il favore, ma intanto il Cagliari si è preso il suo bel punticino in uno stadio dove lo stesso Milan era rimasto a bocca asciutta.
I segnali incoraggianti, al di là della scaramanzia, venivano dalle impressioni delle ultime settimane: i bianconeri delle ultime partite mostravano di avere un pò di fiatone, pagando il correre forsennato degli inizi, mentre la squadra di Ballardini di inizio anno è sembrata in netta ripresa rispetto al mese di dicembre.
In pratica, sulla carta e a vedere squadre e classifica è la tipica partita da 1 fisso, ma poi sul campo subentrano ben altri particolari che il blasone di una squadra.
Ballardini infatti decide, come già intuito nei giorni scorsi, di affrontare Matri e compagni sul loro stesso "terreno", ciè giocando alti e aggressivi, con pressing continuo sui primi portatori di palla, Pirlo in primis.
La sua tattica sembra però andare in fumo dopo sette minuti, quando un'azione in velocità tra Pepe, Lichtsteiner e Vucinic porta quest'ultimo a concludere in rete a porta vuota. Un'azione molto apprezzabile, veloce e tutta di prima, che la bella Juventus di questa stagione ha spesso mostrato agli spettatori. 
Dunque il Cagliari si trova a dover inseguire pur avendo impostato la gara sulle veloci ripartenze e sugli inserimenti dei centrocampisti. Il gol subìto deturpa il gioco dei rossoblù che sbagliano troppi passaggi, anche per colpa del contro pressing bianconero. Ma la Juve di questi tempi accusa un pò di stanchezza e appena cala il ritmo, sono proprio Cossu e compagni a prendere in mano il pallino del gioco e a far arretrare la squadra bianconera nella propria metà campo. Peccato non avere attaccanti in grado di concludere a rete dopo aver procurato superiorità numerica: Ibarbo nel primo tempo pasticcia troppo, Cossu spesso sbaglia l'ultima rifinitura, e Larrivey appare proprio il tipo di punta meno adatto da schierare in una gara come questa, dove con il pressing alto avrebbe fatto comodo avere un giocatore ben più scattante di lui.
Poi ci sono i falli di mano non visti di Barzagli ma soprattutto di Pirlo (su un tiro di Cossu) che accendono le solite polemiche sulla discrezionalità arbitrale in partite come queste: se il primo fallo poteva essere considerato una carambola su un braccio attaccato al corpo, il secondo non rientra in questa casistica. Che fosse involontario non ci sono quasi dubbi, ma il regolamento prevede che in casi del genere (il pallone viene deviato dalla sua traiettoria) la volontarietà non venga considerata e il fallo venga sanzionato.
Ci chiediamo a parti invertite, cioè con Pirlo al tiro e Cossu a deviare il pallone, quale sarebbe stata la decisione arbitrale, e un mezzo dubbio sulla sua natura ci viene spontaneo. Ma tant'è...
E' comunque lo stesso Cossu, all'inizio della ripresa, a mettere la partita in parità. Ibarbo finalmente risulta vincente in un pressing a centrocampo e si invola verso l'area con i bianconeri sbilanciati. Vede Larrivey a sinistra che è solo e in quanto centravanti dovrebbe finalizzare l'azione con uno scatto e il tiro a rete. Ma, al solito l'argentino stoppa, fa tornare il difensore e ricrossa in area per l'accorrente Ibarbo, marcato.
Per fortuna Bonucci, il quale gioca titolare in Nazionale al posto di Astori, ribatte la palla debolmente sui piedi dell'accorrente Cossu che conclude con il sinistro e supera Buffon con un pallone a mezza altezza.
Dopo il pari la Juve sbanda un pò e la squadra di Ballardini la imbriglia perfettamente, facendo arrivare dalle parti di Agazzi ben pochi palloni. Poi nel finale Ballardini vede i suoi un pò stanchi (non si può pressare in quel modo per novanta minuti) e decide di cambiare la tattica in un mezzo catenaccio, inserendo un difensore e un attaccante (Ariaudo ed El Kabir) al posto di due attaccanti (Cossu e Larrivey).
Il risultato di ciò è che la squadra arretra sensibilmente e la Juve può produrre un vero assedio fino al 95mo minuto. Per fortuna la tattica funziona, anche grazie agli errori sottoporta di Del Piero, Krasic e poi Vidal, ma ci è apparsa ben più rischiosa che giocarsela a viso aperto fino alla fine.
Sorprende invece Ballardini che dichiara a fine gara di non esser rimasto contento dell'atteggiamento della squadra nel finale, quando avrebbe preferito che la squadra ripartisse palla al piede, piuttosto che spazzare e arretrare così tanto. Ma se lui mette un difensore in più, scollando le due punte rimaste isolate dal resto della squadra, non poteva pretendere qualcosa di diverso da un mucchio di palloni spazzati in tribuna...

2 commenti:

  1. Palloni in gradinata ottimi, Larry non ha giocato male, troppo severi siete.

    RispondiElimina
  2. Larry fa quel che può, sul suo impegno non si discute. Ma il fatto è che avremmo bisogno di un attaccante, come dire... più incisivo! E questa non è severità, è un dato di fatto. :)

    RispondiElimina