domenica 4 novembre 2012

BABBO NATALE IN ANTICIPO


Fiorentina-Cagliari 4-1

Non illuda il punteggio di goleada che ha fatto esaltare i più superficiali tifosi viola. Al Franchi sono andati di scena undici (e più) babbi natale fuori stagione, che a forza di regali e corbellerie nella propria area, hanno decretato quel punteggio così pesante e illusoriamente da dominio assoluto.
Ma non era quella la partita di Firenze, per chi lìha vista e c'è stato appena appena attento.
Il Cagliari è ora una squadra che ha una sua identità, e nonostante l'assenza contemporanea di Conti e Nainggolan (che non si possono assolutamente regalare entrambi, a nessuno!), ha comunque gestito la propria partita, e per tutto il primo tempo ha addirittura imbrigliato le fonti di gioco gigliate, giocando meglio e dimostrando di avere le idee chiare. Molto chiare.
Però la Fiorentina non è il Siena, almeno in difesa, e i rossoblù hanno avuto maggiori difficoltà a sfondare, anche se in più occasioni hanno dimostrato di creare grattacapi.
Però ecco i regalini. Primo tempo: angolo viola, e Rodriguez stacca indisturbato in area. Rossettini lo marca "leggero" e Agazzi non esce (al solito). Gol.
E va beh. Capita, dopo tre partite senza subire reti ci può stare di perdere l'attenzione in area di rigore.
Ma poi ne capita un'altra, nel secondo tempo, dopo che i rossoblù erano riusciti a ristabilire la situazione anche fortunosamente (sulla deviazione di Roncaglia dopo il tiro al volo di Casarini), e ancora su corner, la difesa dimentica Jovetic che, indisturbato, va a piazzare in rete da due metri. Come farsi un culo per recuperare un errore e poi regalare ancora la partita agli avversari.
Il terzo gol è un contropiede da manuale, dopo che gli attaccanti rossoblù avevano mancato per un soffio il 2-2, sul rimpallo favorevole a pochi metri dalla porta dell'ormai inerme Viviano, il proseguo dell'azione è fulminante, e la palla arriva a Jovetic che riesce a far segnare il redivivo Toni che, come i vari Rocchi, Floccari e Calaiò, giusto per citarne alcuni, non perdono mai di timbrare il cartellino contro il Cagliari, in qualunque squadra giochino.
Insomma, alle solite. Quando c'è da fare il presunto salto di qualità, il Cagliari si rilassa e cade nei soliti errori, a dimostrare che la maturità non è cosa di queste parti. Gli episodi contano ma alla fine sono anche sintomo di rilassatezza. Ci può anche stare, dopo quattro partite giocate al massimo, soprattutto sotto il profilo della grinta.
Poi non si dimentichi che nel calcio, in condizioni di equilibrio, è proprio la piccola circostanza favorevole a determinare il risultato. E la voglia di vincere fa pendere spesso la bilancia tra la vittoria e la sconfitta.
Il Cagliari comunque c'è. Speriamo che arrivi Cossu (oggi quasi non pervenuto) e che non si esageri con gli esperimenti. Evidentemente era destino: nella settimana delle serie positive interrotte, dopo quella della Juve, non poteva che arrivare quella del duo Pulga-Lopez.
Sabato alle 18 capiremo se è stato solo un episodio, anche se il calcio non è una scienza esatta, e il pallone si sa, rotola... rotola.... e non sai mai dove rotola...