domenica 7 ottobre 2012

CAGLIARI, OGNI TANTO LA RUOTA GIRA


Torino-Cagliari 0-1

Tralasciando gli squilli di tromba per una vittoria che in assoluto mancava dal mese di aprile e in trasferta addirittura dalla serpentina catanese di Ibarbo dello scorso 4 dicembre, diciamo che per una volta la ruota ha girato dalla parte del Cagliari. Finalmente.
Sia chiaro, non di sola fortuna si tratta quando si vince sul campo di una squadra come il Torino, squadra che appena sette giorni prima ne aveva rifilati cinque all'Atalanta, ma è indubbio che quella, quando va dalla parte giusta, aiuta.
Più che fortuna chiamiamole "situazioni favorevoli", tutto il contrario di cui l'altalenante squadra precedentemente guidata da Ficcadenti aveva favorito dall'inizio del campionato a oggi. Il fallo di mano di Glik sanzionato e quello di Avelar no, il colpo di testa di Bianchi segnalato in off-side, a cui si unisce un'avversaria in tono (o in Toro) minore che ha facilitato il compito difensivo di Astori e compagni. Sono piccoli particolari che in una partita equilibrata tra due pari livello, spesso contribuiscono a spostare la bilancia da una parte piuttosto che dall'altra.
E' presto per dire quali benefici si siano ottenuti dal cambio in panchina e dalla coppia Pulga-Lopez, ma almeno alcune cose si notano a occhio nudo: il ritorno in campo di quello che avrebbe dovuto sostituire sulla fascia sinistra Agostini, tale Avelar dal Brasile; il conseguente ritorno sulla fascia di competenza di tal Pisano, destro naturale.
E poi ancora: il vecchio modulo del trequartista dietro le punte, anche se stavolta colui non era Cossu, ha lasciato presagire che il ficcadentiano 4-3-3 con le punte laterali a sfiancarsi in copertura sia una soluzione accantonata, visti i deficitari risultati ottenuti.
Si saprà qualcosa di più quando rientreranno gli acciaccati Cossu e Pinilla, anche se intanto si è sentita a centrocampo la presenza delle geometrie di Conti, che col Pescara sarebbe servito come il pane.
Insomma, per una volta i tifosi del Cagliari possono gioire, e proprio come quattro anni fa (quando in panchina c'era Allegri), dopo l'inizio terribile e le cinque sconfitte iniziali, la prima vittoria arrivò a Torino (sponda granata), più o meno con le stesse modalità: golletto nel finale con il centravanti prima panchinaro (allora era Acquafresca) e il gol annullato al Toro.
Due settimane dopo arrivò il Bologna (appunto la prossima avversaria) e ne beccò cinque al Sant'Elia. Corsi e ricorsi storici che tutti sperano si ripetano.
Dopo la sosta ne sapremo di più sulla coppia Lopez-Pulga, così come se la maledizione di Is Arenas verrà finalmente sfatata.