martedì 29 settembre 2015

CAGLIARI, E' LUNGA MA PER ORA VA BENE COSI'


Il campionato del tentativo di immediato ritorno in serie A non poteva iniziare in maniera migliore. Senza il gol subito a Terni all'ultimo secondo di gioco i rossoblù avrebbero vinto tutte le cinque partite fin qui giocate.
Non sarà sempre così, ma per il momento è meglio guardare tutti gli altri dall'alto e metter più punti in cascina per evitare di doversi trovare nella fastidiosa situazione di rimontare posizioni, che in un campionato lungo e pieno di trabocchetti come la serie B non è mai cosa facile.
E' ancora presto per tirar conclusioni, e con 37 partite ancora da giocare, è meglio non guardare troppo la classifica e immaginarsi troppo forti. Sotto questo punto di vista sarà molto importante il ruolo dell'allenatore Rastelli per tenere sempre sulla corda i suoi effettivi perchè diano sempre il massimo.
Troppo presto appunto per tirar conclusioni, ma con cinque partite alle spalle (più due di coppa Italia contro pari categoria) può essere già tempo per fare le prime analisi su ciò che si è visto finora sul campo.

Le cose positive.
- L'attacco.
Il reparto avanzato appare davvero di altro pianeta per la serie B. I vari Sau, Farias, Giannetti e Melchiorri hanno già realizzato 10 reti e Cerri, poco impiegato e ancora a secco, appare molto più che una buona riserva. L'importanza di un attacco che sappia andare spesso a segno e con regolarità è fondamentale per una squadra che ambisce al vertice. Nelle ultime due promozioni, quella del 1997/98 e quella del 2003/04 i rossoblù si erano avvalsi di attaccanti di categoria superiore (Muzzi e Silva nel primo caso, Zola, Esposito e Suazo nel secondo) e ciò contribuì notevolmente a entrambe le risalite nella massima serie.
- Tanti ricambi di valore per tanti ruoli.
Il Cagliari sembra avere abbondanza in tutti i ruoli. Il dualismo Di Gennaro-Fossati nel fondamentale ruolo di playmaker non ha comportato sconvolgimenti quando ci sono state sostituzioni. La difesa appare coperta, se si nota che il titolare Krajnc finora ha giocato pochissimo a causa dell'ottima intesa (a parte qualche sbavatura) del duo Salomon-Capuano. E' forse a sinistra che non c'è un sostituto naturale di Murru, ma nel complesso l'esperimento Pisacane in quella posizione non si è rivelato fallimentare.
- L'allenatore.
E' presto per dirlo, ma Rastelli sembrerebbe la scelta migliore per un campionato da vertice come quello che deve obbligatoriamente fare il Cagliari. Pragmatico e risoluto, l'ex giocatore del Piacenza non è tipo da facili proclami e appare molto esigente coi suoi giocatori. In questo senso è stato positivo sentirlo lamentarsi della prestazione dei suoi dopo il 3-2 al Trapani: tutti devono sentirsi sempre sulla corda perchè, inutile ripeterlo all'infinito, la B è lunga e snervante e solo pensando di migliorarsi partita dopo partita sarà possibile ottenere il risultato auspicato da tutti. La società gli ha messo a disposizione un'autentica corazzata e lui sta facendo del suo meglio per ottenere il massimo possibile dal materiale umano a sua disposizione.
- Il portiere.
Poco da dire in proposito. Avere un portiere esperto e capace (ma soprattutto dalla mentalità vincente) come Storari, può significare a fine campionato almeno 6-7 punti in più. 

Le cose negative.
Col primo posto in classifica sarebbero poche, a dire il vero. Ma se non si guarda col paraocchi delle vittorie, qualcosa si può scorgere.
Per esempio i troppi gol presi su palle inattive delle ultime partite: lasciare giocatori avversari liberi di colpire indisturbati a pochi metri da Storari è una pecca che l'anno scorso costò tantissimi punti. Anche se in questo campionato non ci sono più i vari Higuain, Tevez, Toni o Icardi, è meglio non scherzare col fuoco se non ci si vuole scottare.
Fanno paura anche gli infortuni. Sau ha ripreso a metter paura coi suoi fastidi muscolari, e la speranza è che non si ripetano le lunghe assenze della scorsa stagione. Il bomber di Tonara è di altra categoria per la B, e non ci si può permettere di perderlo troppo a lungo, con tutto il rispetto per gli altri pur validissimi compagni di reparto.
A voler essere pignoli, nel complesso il gioco della squadra non sembra ancora perfettamente rodato, ma quelle son cose che si ottengono dopo mesi di lavoro, e comunque non si può pensare di giocare 42 partite di allenamento contro degli sparring partners. In ogni partita esiste anche l'avversaria, e potrà capitare che molto spesso questa giochi assai meglio del Cagliari.
D'altronde anche la Juventus 2006/07, che aveva più di mezza squadra composta da finalisti ai mondiali tedeschi (tra italiani e francesi),  non le vinse mica tutte a mani basse...