sabato 22 settembre 2012

ROMA, ALTRA PARTITA DA "OVER"?


Arriva la Roma di Zeman.
Domenica, ore 15,00 presso lo stadio in costruzione di Is Arenas a Quartu, ancora una volta a porte chiuse, il Cagliari sosterrà la quarta gara di questa stagione in quella che appare una partita di difficile lettura e dall'esito incerto.
Questo perché, se da un lato il tecnico boemo romanista gode dalla sua parte di una rosa di tutto rispetto capitanata da Totti (che in questa occasione non ci sarà), dall'altra, la banda giallorossa è ancora da considerarsi un cantiere aperto.
I risultati ottenuti dalla Roma nelle prime tre gare di campionato non hanno ancora offerto un volto preciso di quella che sarà la squadra in questa stagione ed il pasticcio rimediato la scorsa domenica in casa con il Bologna lascia immaginare che quella contro i rossoblù cagliaritani possa davvero essere partita aperta a qualsiasi risultato.
Poco trapela anche sulla formazione della Roma, che comunque non dovrebbe essere la stessa vista all'Olimpico contro il Bologna. Zeman è alla ricerca del giusto equilibrio e i cambi paiono certi. La rosa della Roma è di tutto rispetto, sia per qualità che per quantità. Nel 4-3-3 di Zeman c'è spazio in porta per Stekelemburg.
La difesa gode della presenza di Burdisso, Dodò, Piris, Balzaretti e Castàn. Il centrocampo offre il contributo di Perrotta, Pjanic, Fiorenzi, Marquino. Mancherà De Rossi. In avanti, il reparto è tutto da reinventare per le contemporanee assenze di Totti ed Osvaldo, mentre sembra recuperato Destro.
In casa Cagliari mancherà per infortunio Cossu. Rientrerà invece Astori. Ficcadenti ha da sciogliere il nodo relativo al terzino sinistro, decidere chi giocherà a centrocampo e chi affiancare in avanti a Pinilla. L'eroe di Palermo, Sau, sembra dover partire di nuovo dalla panchina, ma non è detto...
Arbitrerà Giannoccaro.

(Davide Zedda)

mercoledì 19 settembre 2012

CAGLIARI, i "MI PIACE" DELLA SETTIMANA


- Il gol all’esordio di Sau è una buona notizia, se non altro perché il giocatore ha dato l’impressione di poter diventare molto utile nel reparto offensivo. Il venticinquenne di Tonara ha i numeri per sfondare, e un “profeta in patria” ogni tanto ci vuole.
- Conti e Nainggolan. La crescita del loro rendimento è troppo importante per gli equilibri della squadra, e la loro presenza comincia a farsi sentire in mezzo al campo. E si vede.
- La sorpresa Rossettini. Il difensore venuto dal Siena non era molto conosciuto da queste parti, ma sta cominciando a guadagnare i primi apprezzamenti con prestazioni sicure e autoritarie.
- La squadra, pur non incantando, sembra avere una sua identità di gioco. Non è poco: c’è chi, molto più in alto, non ne ha ancora una (vedi Milan).






- La fascia sinistra non ha ancora un padrone. Pisano, poveretto, è costretto a un ruolo a lui non congeniale. Avelar è ancora un oggetto misterioso. Agostini non c’è più. Una situazione da risolvere al più presto.
- Attacco poco incisivo. Finora solo due gol e poca propensione ad arrivare al tiro. Senza inutili giri di parole: il Cagliari al momento è deficitario negli ultimi sedici metri. Urge trovare il miglior Pinilla, e speriamo che Sau non sia un fuoco di paglia…
- Lo stadio che non c’è. Il Cagliari è l’unica squadra della massima serie in tutto il panorama europeo a non avere ancora uno stadio dove giocare e poter ricevere i propri tifosi. VERGOGNA!

lunedì 17 settembre 2012

PALERMO-CAGLIARI 1-1, IL TABELLINO



3° GIORNATA (15 settembre 2012)
PALERMO-CAGLIARI  1-1
PALERMO: Ujkani, Morganella, Von Bergen (75’ Munoz), Mantovani, Garcia, Bertolo, Donati (89’ E. Pisano), Arevalo Rios, Ilicic (53’ Kurtic), Hernandez, Miccoli. Allenatore: Sannino.
CAGLIARI: Agazzi, Perico, Rossettini, Ariaudo, F. Pisano, Ekdal (78’ Nené), Conti, Nainggolan, Thiago Ribeiro (63’ Sau), Pinilla, Cossu (35’ Ibarbo). Allenatore: Ficcadenti.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Reti: 40’ Arevalo Rios (P), 88’ Sau (C).
Spettatori: 7.000 circa.
Statistiche Cagliari: Falli 24(57); Corner 1(15); Tiri in porta 4(16); Tiri fuori 4(21); Fuorigioco 3(8). Ammoniti 2(8): Nainggolan, Pinilla.
(tra parentesi i totali di campionato)

domenica 16 settembre 2012

I CESARINI


E due. Il mai dimenticato attaccante juventino degli anni trenta esperto in reti al novantesimo si è rimaterializzato con la maglia rossoblù (o bianca) e per la seconda volta consecutiva ha salvato la Ficcadenti band da una settimana di polemiche e paura.
Dopo Ekdal, il "Cesarini" di turno è una new entry della serie A, il tanto atteso Marco Sau che i tifosi sardi più accaniti vorrebbero eleggere come nuovo beniamino di casa per scacciare definitivamente argentini e/o brasiliani troppo pagati (ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale).
Il non più giovanissimo (anche se nell'Italia pallonara di oggi ci si ostina a chiamare "giovane promessa" ancora uno di 25 anni) attaccante di Tonara è stata appunto la sorpresa (o la conferma) positiva della partita di Palermo, non solo per il gol (il primo in A, all'esordio, come fece Gigi Piras) pur prezioso come il pane, ma per l'approccio positivo e la sensazione che i numeri mostrati in serie B possano essere bissati tranquillamente nella massima serie, per di più quella priva di veri mostri come quella attuale.
D'altronde l'esempio del Cossu versione 2008 dimostra che se giochi in B o in C non è detto che sei bravo solo per quella categoria, ma magari non hai avuto finora troppa fortuna.
La partita di Palermo fa provare sollievo per lo scampato pericolo al fischio finale, ma fa anche aumentare il rammarico per un'avversaria che poteva essere affossata con più cattiveria e con maggiore efficacia nella zona avanzata del campo.
In pratica il Cagliari, dopo tre partite, ha due punticini arraffati per il rotto della cuffia contro avversarie per nulla eccezionali e per larga parte delle partite, dominate almeno sul piano del gioco. Ma la prassi del compitino comincia a pesare sulla capacità offensiva della squadra di Ficcadenti, che appare brava nel far girare la palla ma non altrettanto fantasiosa quando si tratta di creare situazioni per andare al tiro. 
La sensazione è quella di un cantiere ancora aperto come quello di Is Arenas, e di un 4-3-3 ancora non perfettamente assimilato; magari quando tutti saranno a pieno regime si potrà vedere il vero volto di questa squadra.
Una delle cose da risolvere per vedere questo vero volto sarebbe quella della fascia sinistra. Il povero Pisano è soggetto a figuracce e appare palesemente in difficoltà sulla fascia mancina, tanto che, come i più avranno notato, la maggior parte delle volte si ferma per poi portare la palla sul destro per crossare. Per la seconda volta consecutiva Avelar è rimasto in panchina, ma che abbia qualche acciacco ci credono in pochi.
Qual'è la verità? Probabilmente nel fatto che Ficcadenti non si sente particolarmente sicuro dalla propensione alla copertura del brasiliano, le cui caratteristiche erano già note agli addetti ai lavori: buona tecnica, buona corsa e capacità di mettere palloni in mezzo, ma non molto adatto alla fase difensiva (come lo era, appunto, Agostini).
Se è un errore di valutazione tattica bisognava pensarci prima di comprarlo, piuttosto che lasciare la squadra scoperta in un ruolo dove non abbondano gli interpreti. A ridaje...