sabato 5 novembre 2011

SERIE A, 10a GIORNATA, TUTTI I TABELLINI

ROMA-MILAN 2-3. ROMA: Stekelenburg, Cassetti, Burdisso, Juan (71' Heinze), Josè Angel, Pizarro, De Rossi, Gago (63' Lamela), Pjanic, Borini (39' Bojan), Osvaldo. MILAN: Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta, Aquilani, Van Bommel, Nocerino (88' Ambrosini), Boateng (66' Emanuelson), Ibrahimovic, Robinho (73' Cassano). ARBITRO: Damato (Barletta). RETI: 17' Ibrahimovic (M), 28' Burdisso (R), 30' Nesta (M) 78’ Ibrahimovic (M), 87' Bojan (R).

CATANIA-NAPOLI 2-1. CATANIA: Andujar, Bellusci, Spolli, Legrottaglie, Izco (78' Delvecchio), Almiron, Lodi, Ricchiuti (59' Barrientos), Marchese, Gomez (75' Catellani), Bergessio. NAPOLI: De Sanctis, Fernandez, Cannavaro, Fideleff (59' Maggio), Zuniga, Santana, Inler, Dossena (68' Hamsik), Lavezzi, Mascara (94' Dzemaili), Cavani. ARBITRO: Celi (Campobasso). RETI: 1' Cavani (N), 25’ Marchese (C), 48' Bergessio (C).

INTER-JUVENTUS 1-2. INTER: Castellazzi, Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo, Zanetti, Cambiasso, Obi (64' Stankovic), Sneijder (78' Alvarez), Zarate (46' Castaignos), Pazzini. JUVENTUS: Buffon, Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Pirlo, Marchisio, Vidal (89' Pazienza), Pepe, Matri (70' Estigarribia), Vucinic (84' Del Piero). ARBITRO: Rizzoli (Bologna). RETI: 12' Vucinic (J), 28' Maicon (I), 33' Marchisio (J).
SIENA-CHIEVO 4-1. SIENA: Brkic, Vitello, Rossettini, Contini (55' Pesoli), Del Grosso, Mannini, D'Agostino (79' Bolzoni), Gazzi, Brienza, Calaiò, Destro (76' Larrondo). CHIEVO: Sorrentino, Frey, Mandelli, Cesar, Jokic (70' Dramè), Vacek, Bradley, Hatemaj (63' Paloschi), Cruzado (46' Sammarco), Pellissier, Moscardelli. ARBITRO: Brighi (Cesena). RETI: 25' e 52' Destro (S), 61' D'Agostino (S), 75' Moscardelli (C), 94' Calaiò (S).
BOLOGNA-ATALANTA 3-1. BOLOGNA: Gillet, Raggi, Portanova, Loria, Morleo, Perez (46' Pulzetti), Mudingayi, Kone, Ramirez (76' Gimenez), Di Vaio (66' Cherubin), Acquafresca. ATALANTA: Consigli, Masiello (22' Bellini), Capelli, Lucchini, Peluso, Bonaventura (64' Tiribocchi), Carmona, Cigarini (53' Schelotto), Padoin, Moralez, Denis. ARBITRO: Bergonzi (Genova). RETI: 7' Denis (A), 45' rig. Di Vaio (B), 48' Ramirez (B), 68' Loria (B).

FIORENTINA-GENOA 1-0. FIORENTINA: Boruc, Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual, Kharja, Montolivo, Lazzari, Romulo (85' Munari), Gilardino (70' Vargas), Jovetic (90' Silva). GENOA: Frey, Mesto, Dainelli, Granqvist, Antonelli, Kucka (46' Jorquera), Veloso, Merkel, Rossi (78' Costant), Palacio, Jankovic (58' Pratto). ARBITRO: Peruzzo (Schio). RETE: 41' Lazzari.
LECCE-NOVARA 1-1. LECCE: Benassi, Oddo, Carrozzieri, Esposito (59' Tomovic), Mesbah, Cuadrado, Giandonato (74' Pasquato), Strasser, Olivera, Bertolacci, Corvia (56' Muriel). NOVARA: Fontana, Morganella, Paci (65' Dellafiore) Centurioni, Gemiti, Marianini, Porcari, Rigoni, Mazzarani (80' Giorgi), Jeda, Meggiorini (69' Radovanovic). ARBITRO: Romeo (Verona). RETI: 31' Strasser (L), 44' rig. Rigoni (N).
PARMA-CESENA 2-0. PARMA: Mirante, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi, Biabiany, Morrone (83' Blasi), Galloppa (66' Musacci), Modesto, Giovinco, Pellè (75' Crespo). CESENA: Antonioli, Comotto, Von Bergen, Rodriguez, Lauro, Parolo, Guana, Candreva, Ghezzal (66' Mezza Colli), Bogdani (85' Rennella), Martinez (46' Eder). ARBITRO: Guida (Torre Annunziata). RETI: 41' Paletta, 72' Lucarelli.

UDINESE-PALERMO 1-0. UDINESE: Handanovic, Benatia, Danilo, Domizzi, Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero, Floro Flores (68' Badu), Di Natale (89' Abdi). PALERMO: Tzorvas, Pisano (54' Ilicic), Silvestre, Cetto, Balzaretti, Migliaccio (63' Della Rocca), Bacinovic (72' Alvarez), Barreto, Aguirregaray, Zahavi, Miccoli. ARBITRO: Giannoccaro (Lecce). RETE: 38' Di Natale.

CLASSIFICA: Juventus 19; Udinese, Lazio 18; Milan 17; Napoli, Catania 14; Cagliari, Siena, Palermo 13; Fiorentina, Genoa, Parma 12; Roma 11; Bologna 10; Atalanta, Chievo 9; Inter 8; Novara 7; Lecce 5; Cesena 3.

venerdì 4 novembre 2011

ATALANTA INCEROTTATA MA TEMIBILE



Meglio non fidarsi, ma L'Atalanta perde pezzi in vista della gara di domenica prossima a Bergamo con il Cagliari. Dopo Ferreira Pinto e Manfredini, si sono fermati anche Denis e Schelotto, entrambi colpiti dall'influenza e costretti pertanto anche ieri a saltare la seduta mattutina che si è svolta sul campo principale del centro sportivo di Zingonia.
Denis e Schelotto hanno accusato i primi sintomi influenzali nella notte tra lunedì e martedì, per questo, d'accordo con lo staff medico dell'Atalanta, non si sono nemmeno presentati né martedì né ieri all'allenamento. Non proprio una buona notizia per il tecnico Colantuono che spera pertanto di averli a disposizione per questo pomeriggio. Anche perché già deve fare a meno di Ferreira Pinto e Manfredini, che stanno proseguendo un lavoro personalizzato di recupero.
Lavoro differenziato anche per Caserta, Bellini e Raimondi. Oggi è in programma una doppia seduta, quella pomeridiana sarà interamente dedicata alla tattica, in pratica le prove generali. Colantuono, infatti, dovrebbe collaudare la formazione anti-Cagliari.
E - infortuni a parte - non sembra affatto intenzionato a stravolgere l'undici che domenica ha perso 3-1 a Bologna. Al momento l'Atalanta appare tra le formazioni migliori del campionato e senza la penalizzazione iniziale per le vicende legate al calcio scommesse occuperebbe le parti alte della classifica. E' pur vero che dopo la partenza lanciata, probabilmente a seguito di una preparazione atletica votata alla lucidità immediata, i bergamaschi cominciano a calare come era normale che fosse. Incerottati ma forti.
Gioco veloce e molta fantasia unita a qualità tecniche importanti per una squadra che non è certo di passaggio nella massima serie. Un banco di prova molto importante per i rossoblù che in caso di sconfitta cadrebbero di diverse posizioni in classifica in attesa poi di giocare a Milano contro l'Inter. Le voci su un possibile esonero del mister Ficcadenti si fanno sempre più forti, e con la sosta dopo la gara di Bergamo, anche se speriamo di no, potrebbe indurre Cellino a richiamare Donadoni oppure, come i tifosi sognano, addirittura Ballardini. Meglio fare punti.

(Davide Zedda)

martedì 1 novembre 2011

COMINCIA IL MAL DI (FICCA)DENTI



Non sì può passare da una condizione di esaltazione collettiva alla richiesta di esonero del mister nell’arco di poche partite. Il Cagliari che per qualche giornata poteva ambire alla vetta della classifica non è il Cagliari che a fine stagione potrà stare così in alto. Francamente però le critiche dei tifosi appaiono allo stato attuale e  in questa condizione di classifica, semplicemente ridicole.
La squadra va sempre e comunque sostenuta, pur criticando, certo, ma non arrivando a creare un clima che i calciatori hanno subito ben compreso e che più o meno suona come: ieri campioni, oggi bidoni. Questo è il clima che si è respirato durante e dopo la sconfitta in casa contro la Lazio, che non è proprio il San Sperate, con rispetto parlando.

Una sorta di involuzione.
Prima le vittorie contro Roma, Novara e Lecce, poi la serie dei pareggi per zero a zero ed infine la sconfitta casalinga contro al Lazio per zero a tre. Insomma, nel momento in cui la difesa ha ceduto si è perso. Tre tiri e tre gol, una Lazio da paura, forte e cinica, di caratura superiore al Cagliari.
Il problema dellla squadra appare sempre più quello legato alla manovra offensiva. Non si segna, a volte non si tira proprio verso la porta. Sorgono dunque evidenti i problemi in fase offensiva personalmente evidenziati in questo blog dal sottoscritto in tempi non sospetti. Prima la posizione di Cossu defilato sulla sinistra, poi il problema dei due attaccanti centrali spostati a difendere sulla fascia. Il tutto ha retto fino a quando la difesa è stata capace sostanzialmente di non subire gol. Contro la Lazio il Cagliari è andato anche vicino al gol ma molte delle azioni proposte in avanti sembravano più dettate dalla “disperazione” che da manovre studiate in allenamento e riproposte in gara.
Abbiamo perfino assistito ai cross degli attaccanti per la “testa” di Cossu: francamente disorganizzati. Se poi si sbaglia sotto porta come con Astori, Thiago Ribeiro e Ibarbo (azioni su calci da fermo, non azioni manovrate), allora o fai zero a zero o perdi. Quindi pare proprio un problema tattico. Forse c'è anche un problema fisico, ciò è possibile visto che Ficcadenti non prova mai soluzioni alternative all’undici titolare se non in caso di infortuni e squalifiche.
Cambiare in corsa non è mai facile, e ormai buttare nella mischia nel momento di difficoltà Ibarbo e Larrivey somiglia sempre più a un’abitudine che non una mossa tattica.
Eppure abbiamo tredici punti ed una posizione in classifica invidiabile. In pochi potevamo immaginare che la squadra - non dimentichiamolo - ereditata da Ficcadenti a preparazione ormai conclusa potesse dimostrarsi così abile nel mettere in cascina tanti punti.
Certo, è stato bello sognare, ma un vero tifoso, un tifoso attento e consapevole dei mezzi a disposizione della propria squadra sapeva bene che i rossoblù non avrebbero lottato né per lo scudetto né per la coppa dalle grandi orecchie. Complicato perfino pensare alla coppa europea, figuriamoci.
Bisogna però essere oltre che realisti, concreti. E in concreto qualcosa nel minor tempo possibile deve cambiare lì in attacco prima che la situazione, anche da un punto di vista psicologico, possa diventare molto complicata. La classifica che ci sorride è anche una classifica molto corta. Il Cagliari adesso affronterà due trasferte difficilissime: prima si va a far visita all’Atalanta, poi a Milano contro l’Inter. Il rischio di crollare ed inanellare una serie di sconfitte consecutive esiste, specie se come abbiamo visto, nel momento in cui sbaglia la difesa e non si realizza lo zero zero, si perde. Un Cagliari che sotto questo punto di vista comincia a somigliare tragicamente a quello di Bisoli.
Fantasmi che aleggiano dietro le spalle di mister Ficcadenti chiamato adesso insieme alla squadra a risolvere il problema del gol. Abbandonare l’idea di dover sempre e comunque difendere, essere propositivi e lasciar fare alle punte il loro lavoro, potrebbe rappresentare fin da subito la svolta in positivo.
Ai tifosi la preghiera di essere tali sempre e non solo quando si va a vincere a Roma.

(Davide Zedda)

CAGLIARI-LAZIO 0-3, I VOTI



Agazzi 5,5: Non perfetto il piazzamento sul primo gol di Lulic. Sugli altri due gol non ha colpe e per poco non evita miracolosamente il terzo.

Pisano 5,5: Sulla sua fascia si soffre parecchio. Compartecipa all'errore che lascia partire il contropiede del secondo gol.

Agostini 6: Niente di che ma con la sua esperienza demerita meno di altri.

Ariaudo 6: Peccato per il gol mancato da due passi dopo pochi minuti. Va bene che non è il suo ruolo, però a due metri dalla porta... In fase difensiva se la cava bene. Ma non benissimo.

Canini 5,5: Meno puntuale del solito nelle chiusure, e come al solito quei lanci lunghi anche quando non è marcato...

Biondini 5,5: Corre tantissimo, come sempre ma stavolta fa parecchio casino in mezzo al campo. Peccato che nelle azioni offensive il pallone per la rifinitura capiti sempre nei suoi piedi, che non sono quelli di Cossu.

Nainggolan 6,5: Qualche errore anche per lui, ma appare comunque il più volenteroso. Recupera tanti palloni e tenta la conclusione senza fortuna.

Ekdal 5,5: Lo scarso minutaggio giocato finora e la vena negativa della squadra in questo periodo lo porta ad una prestazione inevitabilmente anonima.

Cossu 6,5: Qualche angolo battuto male, ma è comunque nel vivo dell'azione per quasi tutta la gara. La ritrovata posizione centrale ne migliora il rendimento, peccato che quando ha la palla vicino alla porta avversaria, gli attaccanti siano spesso dietro di lui.

Nenè 5: Se non si segna i voti più bassi vanno agli attaccanti. Il brasiliano non ne azzecca (quasi) una.

Thiago Ribeiro 5: Ok, non segna e fallisce una facile occasione di testa, ma diamogli l'attenuante che lo si trova troppo spesso sulla fascia a fare quasi il terzino, con la conseguenza che ogni partita la finisce con la lingua penzoloni.

Ibarbo 5,5: Se non altro vivacizza (solo un poco) le azioni d'attacco nella ripresa. Ma non incide.

Larrivey s.v.

Ficcadenti 5: Cominci a riflettere sul fatto che da quando ci sono i tre punti per vittoria, la politica dei piccoli passi e dei tanti pareggi tanto cara al buon Mario Tiddia non porta molto lontano. Bisoli ha già scrammentato, che ciò possa servire da monito. La classifica ancora molto buona può aiutare ad apporre i necessari correttivi.

lunedì 31 ottobre 2011

CAGLIARI-LAZIO 0-3, il tabellino



10° GIORNATA (30 ottobre 2011)
CAGLIARI-LAZIO 0-3
CAGLIARI: Agazzi, Pisano (69' Perico), Canini, Ariaudo, Agostini, Biondini, Nainggolan, Ekdal (54' Ibarbo), Cossu, Nenè, Thiago Ribeiro (86' Larrivey). A disposizione: Avramov, Perico, Gozzi, Rui Sampaio, Cepellini. Allenatore: Ficcadenti.
LAZIO: Marchetti, Konko, Diakitè, Dias, Radu, Brocchi (68' Cana), Ledesma, Lulic, Hernanes (77' Sculli), Cisse (84' Rocchi), Klose. A disposizione: Bizzarri, Scaloni, Zauri, Kozak. Allenatore: Reja.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Reti: 39’ Lulic, 44’ Klose, 88’ Rocchi.
Spettatori: 9.000 circa.
Statistiche Cagliari: Falli 7(119); Corner 12(42); Tiri in porta 2(34); Tiri fuori 8(44); Fuorigioco 1(14). Ammoniti 0(18).
(tra parentesi i totali di campionato)

BONUS PAREGGI ESAURITO


Cagliari-Lazio 0-3

Comincia a pesare la cronica difficoltà in attacco del Cagliari. Quando, come oggi, la difesa è stata più disattenta del solito e l'avversaria più cinica, dal solito pareggio delle ultime settimane si è arrivati alla sconfitta.
La Lazio così festeggia la quarta vittoria consecutiva in trasferta e lo fa con ordine, cinismo e una media realizzativa che parla di tre tiri in porta e altrettanti gol. Invece i rossoblù non segnano in casa dalla partita contro il Novara. Dopo di allora, quattro partite senza segnare neppure una rete davanti al pubblico amico. Non può essere considerato solo un caso.
Cossu contro la Lazio gioca restituito al suo ruolo prediletto di trequartista dietro le punte, ma le due punte giocano troppo dietro e troppo larghe, impegnate in uno sfiancante lavoro di contenimento. E così a tirare in porta sono Ariaudo (gol facile fallito da pochi metri a inizio gara) e il mai domo Nainggolan con tiri dalla distanza.
Per il resto poche occasioni (come al solito), tanto possesso palla sterile a centrocampo, poche verticalizzazioni e poco movimento senza palla per una squadra che appare troppo raccolta dietro (attaccanti compresi) e quindi quando offende dà tutto il tempo alle avversarie di piazzarsi, col risultato di chiudere gli spazi per la conclusione a rete.
Con la Lazio si sono visti tanti cross in area, troppo spesso facile preda dei più alti difensori biancocelesti, anche perchè è sembrato l'unico modo di far arrivare alla conclusione un giocatore in maglia rossoblù. Ma quando a crossare ci sono, per esempio Nenè o Thiago Ribeiro (cioè coloro che dovrebbero finalizzare l'azione) e in area a saltare c'è Cossu che non è certo uno specialista nel gioco aereo, è facile prevedere l'esito nullo di questi tentativi offensivi.
La Lazio invece sfrutta al meglio le poche occasioni e con Lulic, Klose e nel finale Rocchi (già, non poteva mancare il suo gol contro il Cagliari, pur giocando pochi minuti), e porta a casa tre punti che non appaiono affatto rubati. 
Per il Cagliari invece l'ottima classifica ha finora mascherato le blande prestazioni dell'ultimo mese, facendo scattare il campanello d'allarme di schemi d'attacco troppo prevedibili. E senza gol non si fanno punti, senza tiri in porta non si fanno gol.
Ora (purtroppo) i nodi cominciano a venire al pettine perchè alla fine i risultati sono figli illeggittimi del gioco, e per evitare che una nuova panchina salti prossimamente (Cellino non si fa tanti problemi) sarà bene apporre qualche correttivo su un complesso che appare comunque di buona qualità.

domenica 30 ottobre 2011

SERIE A, 9a GIORNATA, TUTTI I TABELLINI

JUVENTUS-FIORENTINA 2-1. JUVENTUS: Storari, Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Marchisio, Pirlo, Vidal (88' Pazienza), Pepe (86' De Ceglie), Matri, Vucinic (77' Estigarribia). FIORENTINA: Boruc, De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual, Kharja (83' Silva), Behrami, Munari, Cerci (46' Gilardino), Jovetic, Vargas (70' Ljajc). ARBITRO: Orsato (Schio). RETI: 12' Bonucci (J), 57' Jovetic (F), 64' Matri (J).

ATALANTA-INTER 1-1. ATALANTA: Consigli, Masiello, Capelli, Lucchini, Peluso, Schelotto, Cigarini (75' Carmona), Padoin, Bonaventura, Moralez (82' Marilungo), Denis (93' Gabbiadini). INTER: Julio Cesar (46' Castellazzi), Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo, Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Sneijder (60' Pazzini), Milito, Zarate (67' Obi). ARBITRO: Valeri (Roma). RETI: 32' Sneijder (I), 44' Denis (A).

CHIEVO-BOLOGNA 0-1. CHIEVO: Sorrentino, Frey, Morero (50' Mandelli), Cesar, Jokic, Bradley, Rigoni, Hetemaj, Sammarco (72' Paloschi), Thereau (61' Moscardelli), Pellissier. BOLOGNA: Gillet, Garics, Loria, Portanova, Cherubin, Perez, Mudingayi, Kone, Ramirez (72' Gimenez), Di Vaio (61' Pulzetti), Acquafresca (82' Vantaggiato). ARBITRO: Rocchi (Firenze). RETE: 53' Acquafresca.

GENOA-ROMA 2-1. GENOA: Frey, Mesto, Dainelli, Moretti (46' Bovo), Antonelli, Rossi, Seymour (55' Kucka), Veloso, Merkel, Jankovic (70' Constant), Palacio. ROMA: Stekelenburg, Perrotta (71' Borriello), Burdisso, Heinze, Josè Angel, Gago, De Rossi, Pizarro (58' Greco), Lamela (58' Osvaldo), Bojan, Borini. ARBITRO: Gervasoni (Mantova). RETI: 38' Jankovic(G),  82' Borini (R), 89' Kucka (G).

LAZIO-CATANIA 1-1. LAZIO: Marchetti, Konko, Stankevicius, Biava (88' Diakitè), Radu, Brocchi, Ledesma, Lulic, Sculli (70' Kozak), Klose, Cisse (57' Hernanes). CATANIA: Andujar, Izco, Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese (77' Sciacca), Almiron, Lodi, Delvecchio (63' Lanzafame), Maxi Lopez (71' Catellani), Bergessio. ARBITRO: Gava (Arezzo). RETI: 17' Klose (L), 63' Bergessio (C).
MILAN-PARMA 4-1. MILAN: Abbiati, Abate (78' Mexes), Bonera, Thiago Silva, Taiwo, Aquilani (72' Emanuelson), Ambrosini, Nocerino, Boateng, Ibrahimovic (74' Robinho), Cassano. PARMA: Mirante, Zaccardo, Paletta, Felstcher, Gobbi, Valiani (55’ Biabiany), Morrone, Nwankwo (61' Jadid), Modesto (72' Pellè), Valdes, Giovinco. ARBITRO: Russo (Nola). RETI: 30' e 32' Nocerino (M), 73’ Ibrahimovic (M), 78' Giovinco (P), 91' Nocerino (M).

NAPOLI-UDINESE 2-0. NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Dzemaili (79' Zuniga), Dossena (87' Mascara), Hamsik (73' Santana), Lavezzi, Cavani. UDINESE: Handanovic, Benatia, Danilo, Ferronetti, Basta (84' Abdi), Badu, Pinzi, Asamoah (63' Neuton), Armero, Torje (46' Fabbrini), Floro Flores. ARBITRO: De Marco (Chiavari). RETI: 19' Lavezzi, 43' Maggio.

NOVARA-SIENA 1-1. NOVARA: Fontana, Dellafiore, Paci, Ludi (15' Centurioni), Garcia (46' Gemiti), Giorgi, Porcari, Rigoni, Pinardi (60' Mazzarani), Jeda, Meggiorini. SIENA: Brkic, Vitello, Pesoli, Contini, Del Grosso, Angelo (59' Brienza), Vergassola, Bolzoni, Reginaldo (66' Mannini), Calaiò, Gonzalez (72' Terzi). ARBITRO: Tagliavento (Terni). RETI: 17' Calaiò (S), 80' Gemiti (N).
PALERMO-LECCE 2-0. PALERMO: Tzorvas, E. Pisano, Silvestre, Cetto, Balzaretti, Migliaccio, E. Barreto, Acquah (71' Bacinovic), Ilicic (67' Miccoli), Pinilla (46' Zahavi), Hernandez. LECCE: Benassi, Oddo, Carrozzieri, Tomovic, Mesbah, Piatti, Obodo (66' Olivera), Giacomazzi, Corvia (67' Muriel), Grossmuller (34' Bertolacci), Cuadrado. ARBITRO: Massa (Imperia). RETI: 27' rig. Pinilla, 77' Hernandez.  
CLASSIFICA: Juventus 16; Udinese, Lazio 15; Napoli, Milan 14; Cagliari, Palermo 13; Genoa 12; Roma, Catania 11; Siena 10; Atalanta, Fiorentina, Chievo, Parma 9; Inter 8; Bologna 7; Novara 6; Lecce 4; Cesena 3.