sabato 11 febbraio 2012

VIDEO: CAGLIARI-PALERMO 1-0 (SERIE C 1988/89)

Ecco il video di Cagliari-Palermo, 1-0, vittoria decisiva per la promozione in serie B. Eroe della partita, l'inedito Davin, al 77'. Commento di Bruno Corda. Da notare la nutrita cornice di pubblico sugli spalti, quando il Sant'Elia era ancora uno stadio. Tempi andati.


VIDEO: CAGLIARI-PALERMO 3-1 (2010/11)

CONTINUIAMO A LASCIARLI A "ZERO" IN TRASFERTA


Il Palermo non mai vinto in trasferta in questa stagione, ok, facciamo gli scongiuri. Arriverà a Cagliari senza il suo giocatore più forte, Miccoli, fuori per infortunio.
Ma si sa, nel calcio mai fidarsi. Il Palermo è una squadra forte, occupa una buona posizione in classifica, da anni lotta e viene attrezzata per conquistare le posizioni che valgono le coppe europee. Guidata dal mister Mutti, che ha sostituito Mangia che a sua volta aveva sostituito Pioli, la compagine siciliana sembra comunque abituata ai continui cambi in panchina disposti dal suo vulcanico presidente, Zamparini, sotto questo punto di vista molto simile al nostro presidente Cellino.
Insomma, lo sappiamo, sono i due mangia allenatori per eccellenza. Sono anche due presidenti amici e l'arrivo a Cagliari di Pinilla a condizioni vantaggiose testimonia la bontà del rapporto tra i due. Una sfida nella sfida quindi, oltre che derby delle isole.
Il Cagliari si presenta alla vigilia della gara al gran completo. Cossu rientra dopo la squalifica, Conti ok, salvo disposizioni di Ballardini dell'ultima ora i rossoblù scenderanno in campo con Astori tra i pali, Canini, Astori difensori centrali, a sinistra Agostini, a destra Pisano. A centrocampo i tre titolari: Conti, Nainggolan, Dessena. Cossu dietro le punte più in forma ovvero Ribeiro e l'ex Pinilla.
I siciliani, come detto mai vittoriosi lontani dal proprio campo e senza il "Ronaldo del Salento", leader e capitano Miccoli, daranno filo da torcere ai sardi con una formazione di tutto rispetto ricca di qualità e quantità. Davanti i fortissimi Budan e Ilicic. In difesa elementi di spessore come Silvestre, Mantovani e Balzaretti. Al centro i temibili Barreto, Donati e Bertolo e poi la fantasia e l'imprevedibilità di Vazquez.

Ecco le probabili formazioni.

CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Nainggolan; Cossu; Pinilla, Thiago Ribeiro. A disp.: Avramov, Ariaudo, Perico, Ibarbo, Ekdal, El Kabir, Larrivey. All.: Ballardini.

PALERMO (4-3-1-2): Viviano; Pisano, Silvestre, Mantovani, Balzaretti; Barreto, Donati, Bertolo; Ilicic; Vazquez, Budan.

(Davide Zedda)

giovedì 9 febbraio 2012

SERIE A, 18a GIORNATA, CATANIA-ROMA (recupero)


CATANIA-ROMA 1-1 
CATANIA: Campagnolo, Potenza, Spolli, Legrottaglie, Alvarez, Lodi, Almiron, Izco, Gomez, Bergessio, Barrientos. Dopo il 65’: Kosicky, Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Izco, Almiron, Lodi, Gomez,  Llama, Barrientos, Bergessio.
ROMA: Stekelenburg, Rosi, Kjaer, Juan, Taddei, Simplicio, De Rossi (55’ Gago), Pjanic, Totti (59’ Borini), Lamela, Bojan. Dopo il 65’: Stekelenburg, Rosi, Juan, Heinze, Taddei, Greco, Gago, Pjanic, Piscitella, Lamela, Borini.
ARBITRO: Tagliavento (Terni).
RETI: 24’ Legrottaglie (C), 28’ De Rossi (R).
*(partita sospesa al 65’ per campo allagato, terminata l’8/2/2012)

QUANDO LANGELLA RIMONTO' IL PALERMO DI TONI


15 febbraio 2004 - Cagliari-Palermo 3-2
Una girandola di emozioni. Se ci fosse un titolo per questa partita, sarebbe questo il più appropriato per novanta minuti che hanno fatto venire le palpitazioni ai diciottomila tifosi rossoblu assiepati nel Sant’Elia versione “tubi innocenti” riaperto da appena due mesi. Cagliari e Palermo sono le due corazzate della serie B annata 2003/04, costruite dai rispettivi presidenti Cellino e Zamparini per vincere e tornare in serie A dopo anni di attesa. E infatti alla fine chiuderanno l’interminabile campionato (46 partite in tutto!) in testa, a braccetto, entrambe con 83 punti in classifica.
Le due squadre neppure in questa partita deludono le attese, ma alla vigilia della grande sfida nessuna delle due ha ancora conquistato la vetta: il Palermo gravita al terzo posto con 44 punti, a due lunghezze dalla coppia di testa, formata da Atalanta e Ternana, il Cagliari invece sta tre punti più sotto in compagnia del Messina.
La cornice di pubblico è quella delle grandi occasioni e la partita è sicuramente un antipasto della serie A della stagione successiva.
La squadra di Edy Reja scopre in una tiepida domenica d’inverno di essere pronta per il salto di barricata e al tempo stesso di essere una grande squadra. La sofferenza e il susseguirsi delle segnature, coi rossoblù prima avanti, poi raggiunti e superati, e poi vittoriosi al filo di lana, contribuisce a donare quel lato di epicità che fa ricordare a lungo partite come questa.
Eppure l’inizio non era stato molto spettacolare, con le due squadre intente a studiarsi evitando di scoprire il fianco ai fortissimi attaccanti di cui potevano disporre entrambe. Quindi per quasi tutto il primo tempo le occasioni da rete non fioccano numerose. Tutto ciò fino al 42’, quando una punizione battuta sulla trequarti da Zola vede il poderoso inserimento di Abeijon che con un’ottima elevazione anticipa Biava e di testa manda la palla all’incrocio dei pali.
È il momento cruciale della partita, che ne risveglia i torpori e fa decidere ai giocatori siciliani che è arrivato il momento di forzare i ritmi per recuperare il risultato. E così una veemente pressione nei minuti finali del primo tempo non produce frutti, ma nei primi minuti della ripresa, al 3’, arriva il pareggio: sponda di Toni e destro al volo dal limite dell’area di Gasbarroni, anche stavolta palla all’incrocio dei pali, ma dall’altra parte.
Il Cagliari trema anche perché qualche minuto dopo è Pantanelli a salvare disperatamente su una incursione di Emanuele Filippini, chiudendogli lo spazio per la conclusione. E al 21’ della ripresa un’azione simile a quella del pareggio porta i rosanero al vantaggio: nuova sponda di Toni (utilissimo anche in questo lavoro tattico, pur senza segnare) e altro destro di Gasbarroni, che segna un gol simile al precedente, con palla stavolta prima sul palo e poi in rete.
Per i quasi ventimila del Sant’Elia si dischiudono le porte degli inferi, e l’undici di Reja accusa il colpo: il Palermo ha atteso il momento opportuno per colpire e lo ha fatto cinicamente, da grande squadra. Così Reja cerca di correre ai ripari per scuotere la squadra mandando in campo Langella e Conti al posto di Albino e Brambilla.
I cambi inizialmente non sembrano dare buoni frutti: la squadra ci mette grinta ma anche molta confusione nelle sue azioni offensive, e così il portiere rosanero non corre rischi. Poi si materializza nel terreno di gioco la “dea bendata”: alla mezz’ora della ripresa il Cagliari vede il baratro quando Mutarelli viene smarcato davanti a Pantanelli, ma tira incredibilmente a lato; tre minuti dopo, una prepotente discesa di Langella sulla sinistra si conclude con un cross dal fondo sul quale non arriva nessuno dei compagni ma manda la palla a sbattere sulla coscia di Emanuele Filippini, che insacca alle spalle del proprio portiere.
Raddrizzata la partita con un po’ di buona sorte, pare proprio ci si possa accontentare di un ottimo punto contro una grande squadra. Nemmeno per idea. A tre minuti dalla fine Esposito lancia Suazo sulla fascia destra, l’honduregno diventa come quei giocatori della Playstation al quale viene premuto il tasto di accelerazione e lascia sul posto Grosso (sì, avete capito bene, proprio quello che due anni dopo farà vincere i mondiali all’Italia) per poi crossare al centro dell’area, proprio dove accorre Langella che appoggia in rete da due passi.
È la rete dell’incredibile vantaggio rossoblu, quella decisiva, e Langella diventa il profeta della rimonta, mandando in visibilio la gente accorsa al Sant’Elia.
Troppo bello per essere vero. Ma è vero.

Cagliari: Pantanelli, Modesto, Maltagliati, Lopez, Agostini, Abeijon, Brambilla (74’ Conti), Albino (71’ Langella), Esposito, Zola (82’ Delnevo), Suazo. A disposizione: Iezzo, Loria, Sabato, Bianchi. Allenatore: Reja.
Palermo: Berti, Ferri, Biava, Nastase, Grosso, Antonio Filippini, Corini, Emanuele Filippini, Mutarelli (89’ Capucho), Zauli (28’ Gasbarroni), Toni. A disposizione: Vasari, Comi, Accardi, Di Donato, Pepe. Allenatore: Guidolin.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta.
Reti: 42’ Abeijon, 48’ e 66’ Gasbarroni, 78’ aut. Emanuele Filippini, 87’ Langella.

martedì 7 febbraio 2012

PINILLA, RITORNO AL FUTURO


Pinilla contro il suo recente passato. Anche questo sarà Cagliari - Palermo.
Il bomber ora rossoblù lo abbiamo subito apprezzato e subito abbiamo capito di avere una punta centrale di assoluto spessore. Tecnicamente molto forte, il gol contro la Roma è stato un concentrato di tecnica e potenza: stop al volo di sinistro con palla che si sposta sempre al volo sul destro e tocco a scavalcare il portiere in uscita resistendo alla carica del suo marcatore e in equilibrio precario. Grande gol davvero.
Pinilla sembra molto interessante anche dal punto di vista tattico. Capace di far salire la squadra, tenere palla e giocare di sponda, favorisce gli inserimenti della seconda punta e dei centrocampisti. Combatte, prende botte, dà l'impressione di essere anche molto forte di testa (quando giocava nel Grosseto segnò tanti gol in quella maniera).
A Palermo non trovava più spazio, la società rosanero non ha fatto nulla per trattenerlo e il presidente Cellino ha visto bene portandolo subito a Cagliari.
Per il buon Mauricio non sarà una gara come tutte le altre. La voglia di riscatto, la voglia di voler continuare a stupire e segnare, e la sua determinazione saranno un'arma in più per i nostri per battere il Palermo sabato notte in casa al Sant'Elia.

(Davide Zedda)

SERIE A, 22a GIORNATA, I TABELLINI

GENOA-LAZIO 3-2. GENOA: Frey, Mesto, Granqvist, Kaladze, Constant, Jankovic (85’ Birsa), Kucka, Biondini, Sculli (78’ Belluschi), Palacio, Gilardino. LAZIO: Marchetti, Konko, Diakité, Stankevicius (67’ Biava), Garrido (61’ Rozzi), Gonzalez, Matuzalem, Ledesma, Lulic, Rocchi (61’ Candreva), Klose. ARBITRO: Tagliavento (Terni). RETI: 9’ Palacio (G), 24’ e 46’ Jankovic (G), 53’ rig. Ledesma (L), 89’ Gonzalez (L).

MILAN-NAPOLI 0-0. MILAN: Abbiati (46’ Amelia), Abate, Mexes, Thiago Silva, Antonini, Van Bommel, Emanuelson, Nocerino, Seedorf (76’ Ambrosini), Robinho (86’ Maxi Lopez), Ibrahimovic. NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (81’ Pandev), Maggio, Gargano, Dzemaili (75’ Inler), Zuniga, Lavezzi, Hamsik, Cavani. ARBITRO: Rizzoli (Bologna).

JUVENTUS-SIENA 0-0. JUVENTUS: Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie, Vidal, Pirlo, Marchisio, Pepe (34' Giaccherini), Matri (76’ Quagliarella), Vucinic (61’ Borriello). SIENA: Pegolo, Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso, Giorgi (69’ Reginaldo), Vergassola, Gazzi, Brienza, Destro (73’ Parravicini), Calaiò (56’ Gonzalez). ARBITRO: Peruzzo (Schio).

ROMA-INTER 4-0. ROMA: Stekelenburg, Taddei, Heinze, Juan, Josè Angel, Gago (70’ Simplicio), De Rossi, Pjanic, Totti, Lamela (74’ Bojan), Borini (81’ Piscitella). INTER: Julio Cesar, Maicon (67’ Faraoni), Lucio, Samuel (46' Cordoba), Nagatomo, Zanetti, Palombo, Cambiasso, Obi, Pazzini (46' Poli), Milito. ARBITRO: De Marco (Chiavari). RETI: 12’ Juan, 40’ e 48’ Borini, 89’ Bojan.

FIORENTINA-UDINESE 3-2. FIORENTINA: Boruc, Gamberini, Natali, Nastasic, Cassani, Behrami, Montolivo, Lazzari, Pasqual, Amauri, Jovetic. UDINESE: Handanovic, Benatia, Domizzi, Ferronetti, Basta (67’ Torje), Isla, Pazienza, Fernandes, Armero, Floro Flores (60’ Abdi), Di Natale. ARBITRO: Mazzoleni (Bergamo). RETI: 14’ Di Natale (U), 39' rig. Jovetic (F), (F), 56’ Cassani (F), 84’ rig. Jovetic (F),  90’ Torje (U).

CHIEVO-PARMA 1-2. CHIEVO: Sorrentino, Frey, Andreolli, Acerbi, Dramè, Vacek (76’ Paloschi), Bradley, Sammarco (46’ Luciano), Thereau (69’Sardo), Moscardelli, Pellissier. PARMA: Pavarini, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Valiani (62’ Biabiany), Morrone, Galloppa (10’ Modesto), Gobbi, Mariga, Giovinco (90’ Okaka), Floccari. ARBITRO: Nasca. RETI: 46’ Giovinco (P), 50’ Thereau (C), 68’ aut. Luciano (P).

LECCE-BOLOGNA 0-0. LECCE: Benassi (27’ Julio Sergio), Oddo, Carrozzieri, Tomovic, Cuadrado, Blasi, Giacomazzi, Delvecchio, Brivio, Muriel (68’ Bojinov), Di Michele (79’ Miglionico). BOLOGNA: Gillet, Raggi, Portanova, Antonsson, Garics (90’ Crespo), Perez, Mudingayi, Morleo, Ramirez (63’ Acquafresca), Taider (78’ Diamanti), Di Vaio. ARBITRO: Valeri.

PALERMO-ATALANTA 2-1. PALERMO: Viviano, Pisano, Silvestre, Mantovani, Balzaretti, Barreto, Donati,  Bertolo (71’ Acquah), Zahavi (67’ Ilicic), Budan (76’ Vazquez), Miccoli. ATALANTAConsigli,  Raimondi, Lucchini,  Stendardo,  Peluso,  Schelotto (90’ Brighi),  Carmona,  Cigarini,  Moralez,  Tiribocchi (28’ Frezzolini),  Gabbiadini. ARBITRO: Brighi. RETI: 29’ rig. Miccoli (P), 49’ Budan (P), 56’ Moralez (A).

CESENA-CATANIA (Rinviata per maltempo).
CLASSIFICA:
Juventus 45; Milan 44; Udinese 41; Lazio 39; Inter 36; Roma 34; Napoli, Palermo 31; Genoa 30; Fiorentina 28; Cagliari, Parma, Chievo 27; Atalanta, Catania 23; Bologna 22; Siena 20; Lecce 17; Cesena 16; Novara 13.

lunedì 6 febbraio 2012

SERIE A, 21a GIORNATA, I TABELLINI


INTER-PALERMO 4-4. INTER: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo, Zanetti, Cambiasso, Poli (63’ Palombo), Sneijder (68’ Obi), Pazzini, Milito (87’ Zarate). PALERMO: Viviano, Munoz (17’ Pisano), Silvestre, Mantovani, Balzaretti, Barreto, Donati, Bertolo, Zahavi (62’ Ilicic), Miccoli, Budan (75’ Vazquez). ARBITRO: Guida. RETI: 15’ Mantovani (P), 22’ Milito (I), 52’ Miccoli (P), 55’ rig. Milito (I), 61’ Milito (I), 66’ Miccoli (P), 69’ Milito (I), 85’ Miccoli (P).

LAZIO-MILAN 2-0. LAZIO: Marchetti, Konko, Biava, Dias (52’ Stankevicius), Radu, Ledesma, Matuzalem, Gonzalez, Hernanes (87’ Candreva), Lulic, Rocchi (92’ Rozzi). MILAN: Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Mesbah, Ambrosini (67’ Emanuelson), Van Bommel (77’ Maxi Lopez), Nocerino, Robinho, Ibrahimovic, El Shaarawy (67’ Seedorf). ARBITRO: Damato (Barletta). RETI: 76’ Hernanes, 85’ Rocchi.

NAPOLI-CESENA 0-0. NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro, Aronica, Britos (61’ Zuniga), Maggio, Gargano, Inler (46’ Hamsik), Dossena (71’ Vargas), Dzemaili, Pandev, Cavani. CESENA: Antonioli, Moras (61’ Rossi), Von Bergen, Rodriguez, Comotto, Colucci, Parolo, Martinho (55’ Guana), Pudil, Malonga (78’ Martinez), Rennella. ARBITRO: Banti (Livorno).

UDINESE-LECCE 2-1. UDINESE: Handanovic, Ferronetti, Danilo, Domizzi, Basta, Isla, Pazienza, Fernandes, Pasquale, Floro Flores (73’ Fabbrini), Di Natale. LECCE: Benassi, Oddo, Miglionico, Tomovic, Grossmuller (85’ Seferovic), Giacomazzi (55’ Bertolacci), Obodo, Delvecchio, Brivio, Muriel (72’ Corvia), Di Michele. ARBITRO: Doveri (Roma). RETI: 2’ Pazienza (U), 26’ Di Michele (L), 36’ Di Natale (U).

NOVARA-CHIEVO 1-2. NOVARA: Ujkani, Morganella, Rinaudo (67' Rubino), Paci, Lisuzzo, Gemiti, Porcari (91’ Jeda), Radovanovic (82’ Jensen), Rigoni, Caracciolo, Mascara. CHIEVO: Sorrentino, Sardo, Andreolli, Acerbi, Dramè, Luciano, Bradley, Hetemaj (84’ Cesar), Thereau (84’ Moscardelli), Pellissier, Paloschi (76' Sammarco). ARBITRO: Massa (Imperia). RETI: 33’ Pellissier (C), 78’ Thereau (C), 79’ Mascara (N).

SIENA-CATANIA, PARMA-JUVENTUS, ATALANTA-GENOA, e BOLOGNA-FIORENTINA rinviate per maltempo.

NOVARA-CAGLIARI 0-0, I VOTI



Agazzi 6: Non è particolarmente impegnato. Alterna la sicurezza nello svolgere l'ordinaria amministrazione alle consuete indecisioni nelle uscite.

Pisano 6: Resta sulle sue e avanza raramente. Ma dalle sue parti è difficile passare.

Agostini 6: Buon dinamismo e buone alcune chiusure, ma il campo gelato non facilita le sgroppate.

Canini 6: Non si fa pregare quando c'è da spazzare via la palla.

Astori 6: Attento, bada poco alle finezze, che su questo campo non è il caso.

Nainggolan 5,5: Non è facile costruire gioco quando la palla schizza via di continuo. Segue poco la manovra offensiva.

Dessena 5,5: Spesso impreciso, come quasi tutto il centrocampo.

Conti 6: Va un pò meglio dei compagni di reparto, ma spesso le sue idee vanno nel vuoto. E' comunque il tiratore più pericoloso della squadra.

El Kabir 5,5: Avrebbe voglia di spaccare il "Mondo" ma in fin dei conti combina ben poco.

Thiago Ribeiro 5,5: Riportato per necessità in posizione più arretrata, incide poco. Speriamo di rivederlo punta pura come contro la Roma.

Pinilla 6: Anche lui sbaglia parecchio, e con tre partite in una settimana, un pò di stanchezza la avverte. Però con la sua stazza un pò di peso lo fa sentire.

Ibarbo 6: Qualche buono spunto, ma sul campo gelato i "ghirigori" funzionano poco.

Larrivey s.v.

Ekdal s.v.

Ballardini 6: La sua intenzione è palesemente quella di portar via l'intera posta, ma poi nota che il terreno ghiacciato e insidioso del Silvio Piola non facilita il compito dei suoi palleggiatori.

domenica 5 febbraio 2012

NOVARA-CAGLIARI 0-0, IL TABELLINO


22° GIORNATA (5 febbraio 2012)
NOVARA-CAGLIARI  0-0
NOVARA: Ujkani, Garcia, Lisuzzo, Dellafiore, Centurioni, Gemiti (93' Rubino), Pesce, Porcari, Rigoni (70' Jeda), Caracciolo, Mascara (82' Morganella). A disposizione: Fontana, Rinaudo, Jensen, Mazzarani. Allenatore: Mondonico.
CAGLIARI: Agazzi, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Dessena, Conti, Nainggolan (78' Ekdal), Thiago Ribeiro (89' Larrivey), El Kabir (56' Ibarbo), Pinilla. A disposizione: Avramov, Perico, Ariaudo, Ceppelini. Allenatore: Ballardini.
Arbitro: Gava di Conegliano Veneto.
Spettatori: 8.000 circa.
Statistiche Cagliari: Falli 12(310); Corner 4(103); Tiri in porta 3(80); Tiri fuori 11(110); Fuorigioco 2(59). Ammoniti 0(43).
(tra parentesi i totali di campionato)

PAREGGIO TRA I GHIACCI


Novara-Cagliari 0-0

Si poteva fare di più. E invece dalla ruota di Novara è uscito l'ennesimo 0-0 per il Cagliari di questa stagione, diciamo tra i tanti uno di quelli più passibili di attenuanti.
Pur senza strafare, i ragazzi di Ballardini (il quale ha schierato fino alla fine una formazione assai offensiva, anche dopo i cambi) hanno giocato la gara più dei colleghi piemontesi, ma tessere trame di gioco di una certa qualità in un terreno come quello del Piola di stasera, viscido e scivoloso per il ghiaccio, non era affatto facile.
Palloni dati rasoterra che acquisivano velocità a contatto con l'erbetta sintetica, giocatori che scivolavano in continuazione come se il terreno fosse disseminato di bucce di banana, poca gloria per i fini palleggiatori. Chissà come si sarebbe trovato Cossu in un campo così insidioso.
Il problema si poteva aggirare solo con azzeccati tiri dalla distanza, oppure con colpi di testa, in pratica palloni alti.
Ma si è visto poco di ciò. Nelle palle alte, sia da una parte che dall'altra, a svettare sono stati sempre i difensori. E per quanto riguarda i tiri da fuori, chi ci ha provato ha quasi sempre sbagliato la mira, col risultato che i portieri non si sono dovuti dannare l'anima per tenere la propria porta inviolata.
Nel secondo tempo, complice forse la stanchezza dei giocatori di Mondonico che avevano giocato giovedi il posticipo infrasettimanale col Chievo, il Cagliari ha finalmente portato una pressione costante nei pressi dell'area avversaria, creando anche qualche pericolo, ma spesso e volentieri si perdevano nell'ultimo passaggio, o nello scivolone di turno.
Stavolta Ballardini ha dato l'impressione di voler vincere la partita (niente difensori al posto di attaccanti), ma non c'è stato nulla da fare.
Nel complesso, un punto da prendere per buono. E' pur sempre un punto. Volenti o nolenti.