giovedì 6 settembre 2012

CAGLIARI-ATALANTA 1-1, IL TABELLINO


2° GIORNATA (2 settembre 2012)
CAGLIARI-ATALANTA  1-1
CAGLIARI: Agazzi, Perico (53’ Cossu), Rossettini, Astori, Pisano, Dessena, Conti, Nainggolan (79’ Ekdal), Thiago Ribeiro (76′ Nenè), Larrivey, Ibarbo. A disposizione: Avramov, Ariaudo, Avelar, Eriksson. Allenatore: Ficcadenti.
ATALANTA: Consigli (70’ Polito), Bellini, Lucchini, Manfredini,  Peluso, Schelotto (17’ Raimondi), Cigarini, Biondini, Bonaventura (63’ Stendardo), Moralez, Denis. A disposizione: Frezzolini, Matheu, Brivio, Ferri, Cazzola, Troisi, De Luca, Parra. Allenatore: Colantuono.
Arbitro: Peruzzo di Schio.
Reti: 81’ Denis (A), 91’ Ekdal (C).
Spettatori: gara giocata a porte chiuse.
Statistiche Cagliari: Falli 21(33); Corner 8(14); Tiri in porta 7(12); Tiri fuori 7(17); Fuorigioco 1(5). Ammoniti 3(6): Cossu, Conti, Nainggolan.
(tra parentesi i totali di campionato)

domenica 2 settembre 2012

UN QUASI SUICIDIO PERFETTO



Cagliari-Atalanta 1-1

C'è voluto un gol in mischia di Ekdal in pieno recupero per salvare il Cagliari dal suicidio.
Parlano i numeri: due rigori sbagliati (da Larrivey e Conti), un altro "rigore in movimento" fallito da Nainggolan, un uomo in più per due terzi di partita, divario possesso palla a numeri (ma solo numeri) da Barcellona. E per poco non ci scappava la beffa.
Ma nel calcio lo sanno tutti che succede sempre così: quando sbagli tanto, poi vieni punito, e per poco l'ordinata Atalanta, pur tra la sfiga per due infortuni (di Schelotto nel primo tempo e poi del portiere Consigli nella ripresa) e il correre il doppio per l'espulsione di Peluso, fa la sua onesta partitina e con Denis rischia di "incingiare" il nuovo stadio di Is Arenas nel modo più amaro per il Cagliari.
Per fortuna quando stavano per mandare i titoli di coda e Cellino cominciava a toccarsi le parti basse per gli influssi negativi del nuovo campo di gioco, il bravo svedese (tra i più positivi domenica ma stranamente partito dalla panchina oggi) riusciva con una deviazione sottoporta a salvare almeno la faccia.
Raccontata così, la partita potrebbe sembrare sola sfiga e parlare di un dominio assoluto che solo per mera sfortuna e poca mira sotto porta non si è tramutata in vittoria. Invece il Cagliari non è piaciuto per niente.
La squadra era sembrata, e questo è un paradosso, più ordinata ed efficiente nella partita contro il Genoa. Stavolta le circostanze fortuite (i due rigori, figli di episodi isolati, l'uomo in più, i due infortuni di avversari importanti) avrebbero dovuto creare i presupposti per spadroneggiare. Invece, dopo un primo tempo confusionario ma almeno proficuo sul piano del gioco, nella ripresa è piaciuta di più l'Atalanta, pur con l'uomo in meno.
Poche idee e palle gol arrivate prevalentemente da azioni da fermo (come il gol del pareggio): è questo ciò che si è visto nella partita quartese. L'Atalanta, anche prima del gol di Denis, poteva andare a segno con lo stesso giocatore, e per il resto ha opposto un muro invalicabile che ha impedito ai rossoblù di creare occasioni pulite. Certo, Pinilla fuori e Cossu entrato solo nella ripresa e non al meglio, non si possono regalare a nessuno.
Un'altro giocatore in una zona fondamentale che non sarebbe dovuto mancare è Agostini. Ma l'ex vice capitano è stato fatto fuori dalla società per puntare su un giocatore che oggi è stato lasciato in panchina (già bocciato, dopo una sola partita?), sostituito da quel Pisano che è non è certamente mancino e che gioca sulla destra. E ora vallo a trovare un sostituto sulla fascia sinistra da qua a gennaio, visto che in quel ruolo non nascono nemmeno come funghi...