sabato 24 marzo 2012

VIDEO: LAZIO-CAGLIARI 1-2 (SERIE A 1992/93)

Serie A 1992/93. Con questa vittoria all'Olimpico (2-1) il Cagliari toglie la maschera e si propone per un piazzamento Uefa a fine stagione.


VIDEO: LAZIO-CAGLIARI 1-4 (SERIE A 2008/09)

Stagione 2008/09: Il Cagliari supera la Lazio all'Olimpico per 4-1 (Jeda, Jeda, Acquafresca, Matri)


venerdì 23 marzo 2012

FAR PUNTI CON LA LAZIO PER LA CONTINUITA'


Operazione Lazio. Domenica allo stadio Olimpico il Cagliari affronta la squadra biancoceleste in una partita molto complicata per i rossoblù, chiamati ad una grande prova contro una delle pretendenti al terzo posto in classifica, l'ultimo valido per la qualificazione ai preliminari di Champions League.
Una gara che i laziali, guidati dall'ex mister del Cagliari Reja, devono vincere a tutti i costi. Ancor di più se pensiamo che spesso le aquile del presidente Lotito alternano prestazioni importanti a disattenzioni che pesano come macigni in termini di punti persi per strada.
Mancherà Klose, la vigilia è tesa e la piazza, la società, il mister e i calciatori tutti, sanno che non è più possibile sbagliare.
Quella laziale è una formazione di tutto rispetto, grazie ad una rosa di ottimo livello messa in piedi nel tempo e con oculatezza da un presidente che comunque, pur ambendo a risultati importanti, mette davanti a tutto le questioni di bilancio.
Una società sana con l'obbiettivo europeo, quella Champions League sfumata solo in virtù degli scontri diretti contro l'Udinese all'ultima giornata dello scorso campionato. Una tifoseria calda ed un ambiente complicato. Poche settimane fa, mister Reja decise di rassegnare le dimissioni stanco per le pesanti contestazioni della tifoseria nei confronti suoi e dei suoi ragazzi, nonostante sia ben evidente che la Lazio viaggi sicuramente quasi oltre le proprie reali possibilità.
Zola sembrava pronto a sedere in panchina al posto del tecnico triestino ma poi, prevalso il buon senso, tutto è rientrato. Sembra però certo che a fine stagione sarà proprio Zola a prendere le chiavi dello spogliatoio laziale.
Ecco le probabili formazioni per domenica:
Lazio (4-3-1-2): Marchetti, Konko, Diakite, Biava, Radu; Gonzalez, Ledesma, Mauri; Hernanes; Rocchi, Kozac. A disposizione: Bizzarri, Scaloni, Zauri, Brocchi, Candreva, Alfaro. Allenatore: Reja. Indisponibili: Lulic, Garrido, Stankevicius. Squalificati: Dias (1), Matuzalem. Indisponibile: Klose.
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Ariaudo, Astori, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Thiago Ribeiro, Pinilla. A disp.: Avramov, Bovi, Perico, Gozzi, Nenè, Larrivey, Ibarbo. All.: Ficcadenti. Squalificati: Canini (1). Indisponibili: El Kabir, Dessena, Sampaio, Eriksson.

(Davide Zedda)

mercoledì 21 marzo 2012

COMINCIA COL PIEDE GIUSTO LA VOLATA SALVEZZA


Missione compiuta.
Il Cagliari batte in scioltezza il Cesena, guadagna tre punti preziosi, allunga di due sul Lecce, si lascia alle spalle Genoa, Fiorentina, Parma e Siena.
Tutto è andato per il verso giusto, una bella boccata d'ossigeno per i rossoblù ora chiamati alla difficile prova all'Olimpico contro la Lazio.
Ancora dieci gare, cammino lungo, insidie tante, concentrazione assoluta da mantenere fino alla fine del campionato. Contro il Cesena il rientrante mister Ficcadenti, rinnega se stesso e schiera la squadra secondo logica: 4-3-1-2 con Cossu dietro le punte, libero di muoversi e creare.
Pinilla straripante, e non solo per i tre gol realizzati, squadra convinta e pungente fin dall'inizio. Ecco dunque il tanto atteso cambio di mentalità. Vittoria importante sotto tutti i punti di vista e che sancisce anche, e non è poco, il ritrovato feeling tra giocatori, tifosi e società, il tutto nonostante l'indecenza di dover giocare in un non stadio.
Fantasmi e streghe che per ora si allontanano.
L'obbiettivo è la salvezza: raggiungerla il più in fretta possibile non sarebbe cosa cattiva, essere pronti a soffrire fino alla fine è un presupposto indispensabile per affrontare al massimo l'ultima parte di questo campionato.
Concentrazione, voglia, determinazione, non devono più venir meno. La volata salvezza è iniziata, bisogna pedalare.

(Davide Zedda)

martedì 20 marzo 2012

CAGLIARI-CESENA 3-0, LE PAGELLE


Agazzi 6,5: Poco impegnato, ma quando è stato chiamato in causa, ha fatto appieno il suo dovere.

Pisano 6,5: Reattivo e propositivo.

Agostini 7: Corre per tutta la gara e riesce anche a sganciarsi con frequenza sulla sinistra.

Astori 7: Dalle sue parti non si passa.

Canini 5,5: Peccato, un paio di errori potevano costare cari. Per il resto più impacciato rispetto ad altre volte.

Ekdal 6,5: Buono l'approccio alla gara, e buona la sua tenuta atletica fino alla fine.

Conti 6,5: Qualche errore negli appoggi, inusuale per lui, ma anche buone iniziative e una presenza costante in mezzo al campo.

Nainggolan 6,5: Comincia col turbo, poi cala un pò. Ma la sua gara è da considerare positiva.

Cossu 7: Svaria in tutto il fronte d'attacco, partendo comunque dall'amata posizione di trequartista. Difficile da frenare per i lenti difensori cesenati.

Thiago Ribeiro 6: Si divora un gol, partecipa attivamente al primo, alterna errori a cose buone. Poteva fare di più, ma tutto sommato non demerita.

Pinilla 7,5: Ecco un'altro che si porta a casa il pallone. Con lui in attacco, il reparto è un'altra cosa. Tripletta a parte (due gol su rigore), fa sentire costantemente la sua presenza, migliorando anche il rendimento di chi deve giocargli a fianco. Un leader.

Ibarbo 6: Due tunnel irridenti appena entrato, procura due espulsi, poi la partita va in letargo e si calma anche lui.

Larrivey 6: Poteva segnare anche stavolta. La difesa romagnola lo "mura" sul più bello.

Perico s.v.

Ficcadenti 7: Di stima e di incoraggiamento. Quando la squadra gioca, e quando hai Pinilla in campo, è più facile anche per il mister riscuotere applausi.

domenica 18 marzo 2012

CAGLIARI-CESENA 3-0, IL TABELLINO


28° GIORNATA (18 marzo 2012)
CAGLIARI-CESENA  3-0
CAGLIARI: Agazzi, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Ekdal, Conti, Nainggolan (80’ Perico), Cossu, Thiago Ribeiro (57’ Ibarbo), Pinilla (65’ Larrivey). A disposizione: Avramov, Ariaudo, Bovi, Nenè. Allenatore: Ficcadenti
CESENA: Antonioli, Comotto, Moras, Rossi, Lauro, Arrigoni (46’ Malonga) Colucci, Martinho, Santana (63’ Djokovic), Parolo, Mutu (72’ Del Nero). A disposizione: Ravaglia, Rodriguez, Benalouane, Rennella. Allenatore: Beretta.
Arbitro: Russo di Nola.
Reti: 12’, 45’ rig. e 55’ rig. Pinilla.
Spettatori: 10.000 circa.
Statistiche Cagliari: Falli 12(385); Corner 8(136); Tiri in porta 4(109); Tiri fuori 5(136); Fuorigioco 6(72). Ammoniti 2(57): Canini, Thiago Ribeiro. Espulsi 0(1)..
(tra parentesi i totali di campionato)

BENTORNATO, PINILLA!


Cagliari-Cesena 3-0

Era bastato che mancasse per tre partite consecutive perchè il Cagliari facesse l'en plein di zero nella casella dei punti conquistati.
Non parliamo di Maradona, ma a pensarci bene forse non è solo un caso che il rientro in campo di Pinilla abbia coinciso con una nuova prestazione confortante culminata con una nuova vittoria.
Il cileno ha pure voluto strafare, come a voler recuperare il tempo della sua breve assenza. E così, dopo la tripletta di Larrivey (purtroppo inutile) arriva anche la tripletta (questa, utilissima eccome!) di Pinilla. Un punto per ogni gol, per ricacciare indietro il Lecce che non ne vuol sapere di morire anzitempo.
Col Cesena si vede da subito che lo spirito è quello giusto, sia dai movimenti dei giocatori che dallo spirito intravisto. Non è questione di Ballardini o Ficcadenti (che ripropone i suoi vecchi metodi di gioco, con Cossu ora al centro, ora ai lati), è il fatto che i giocatori che giocano male evidenziano e amplificano errori e debolezze di un allenatore, o lo rendono spesso colpevole senza colpe.
Stavolta i ragazzi con addosso la maglia rossoblù hanno smesso i panni delle mummie per indossare quelli dei giocatori di calcio, e così Ficcadenti ha potuto festeggiare il suo secondo esordio sulla panchina cagliaritana con una vittoria, come era successo nell'illusorio inizio del torneo.
L'importanza di un giocatore come Pinilla è basilare, e anche oggi si è avuta la conferma di ciò. A prescindere dai gol (di cui due su altrettanti rigori un pò generosi, per la verità) è il peso che il cileno ha nel reparto offensivo, dove porta muscoli e potenza, facendo salire la squadra e facendo sponde a ripetizione, a fare la differenza con gli altri interpreti dell'attacco. Senza dimenticare la capacità di farsi trovare sempre nel posto giusto al momento giusto (appunto il primo gol). Che l'infermeria non debba più accoglierlo da qua alla fine del campionato, sennò saranno dolori.
L'ultima considerazione spetta alla partita dal terzo gol di Pinilla in poi. Nel giorno del ritorno degli ultras in curva nord (almeno acusticamente lo stadio sembrava meno vuoto!), non è piaciuta la melina finale (venti minuti e oltre) dei rossoblù, ormai paghi del risultato e quindi intenti a fare accademia per evitare di infierire sull'avversario ormai ridotto in nove uomini.
Peccato però che il biglietto degli spettatori sia pagato fino al novantesimo e oltre, ma va beh, siamo in Italia e così fan tutti. Anche l'arbitro capisce l'antifona ed evita lo strazio di altri minuti di recupero, fischiando al novantesimo in punto.
Non si può voler tutto dalla vita...