sabato 28 gennaio 2012

POCHI PUNTI A CASA DEL DIAVOLO


Si potrebbe dire a casa del Diavolo. Domenica in notturna il Cagliari farà visita al Milan campione in carica guidato dal bravo Max Allegri ex calciatore ed ex allenatore dei rossoblù. Poco da dire: classica partita impossibile contro una formazione piena di campioni in ogni reparto. Su tutti spicca super Ibra, davvero fenomenale, impressionante, forse il più forte attaccante del mondo.
Servirà la partita perfetta e quella no dei rossoneri per poter sperare di portare in Sardegna anche un solo punto. Il Milan inoltre non può sbagliare, deve vincere per continuare la cavalcata verso la vetta che dista solo un punto e ora occupata dalla Juventus.
Tra le fila dei rossoblù potrebbe non esserci Nainggolan che pare ormai ad un passo dalla Juve come abbondantemente previsto e raccontato in tempi non sospetti proprio su questo blog. Allegri non ha ancora svelato la formazione in virtù anche del recente impegno di Coppa Italia che ha richiesto un impegno infrasettimanale non da poco, vista l'avversaria, la Lazio, e l'importanza della gara (valeva la semifinale) finita in favore dei rossoneri per 3-1.
Missione compiuta ed ora sotto a pensare al Cagliari. I rossoblù, salvo decisioni particolari da parte del mister Ballardini, giocheranno con la solita formazione, e con il neo acquisto in attacco Pinilla pronto per l'esordio. A centrocampo, qualora Nainggolan non dovesse essere più un giocatore del Cagliari, possibile l'utilizzo del buon Ekdal.

(Davide Zedda)

venerdì 27 gennaio 2012

QUANDO A MILANO PRIMEGGIAVANO I "SIGNOR NESSUNO"


Gallardo, Hitchens, Leschio. Cosa hanno in comune questi tre ex giocatori del Cagliari oltre a quello di non aver lasciato particolarmente il segno nella storia del sodalizio rossoblù?
Incredibile ma vero: sono i firmatari di alcune delle più importanti imprese cagliaritane a San Siro, sponda Milan.
Ma come, direte voi? Non appare il solito e immancabile Riva tra i protagonisti di una vittoria in casa rossonera? Ebbene no. Il campionissimo di Leggiuno stava per riuscire nell'impresa alla quarta giornata del torneo 1973/74, quando con una doppietta a cavallo dei due tempi aveva rimontato il vantaggio milanista di Bianchi. Ma Chiarugi, a quattro minuti dalla fine, pareggiò il conto e l'impresa rimase a metà.


Gallardo
Desta poca sorpresa la doppietta di Riva a San Siro, mentre è ben più inconsueta la mezza impresa di qualche anno prima, il 24 ottobre 1965 per l'esattezza, quando i gol di Rizzo e, udite udite, Gallardo (in uno dei suoi rarissimi gol in maglia rossoblù) stavano per valere il blitz alla Scala del calcio. Ma anche in questo caso ci fu la rimonta, con Sormani e Lodetti incaricati di evitare la sconfitta contro la matricola sarda.
Nessuno in maglia rossonera riuscì invece ad evitare la clamorosa sconfitta del 3 marzo 1968, quando un Milan capolista con sei punti di vantaggio sulla seconda subì una rete dopo quindici minuti e non riuscì più a pareggiare. Dunque il Cagliari si portò a casa una prestigiosa vittoria a Milano, la prima in assoluto della sua storia, e chi fu l'eroe della partita? Gerry Hitchens. Roba da pazzi.

Leschio
E il Leschio citato prima cosa c'entra? Anche lui ha fatto parte di una vittoriosa spedizione in casa del diavolo. Era l'ultima giornata di un campionato che vedeva il Cagliari ultimo e già retrocesso, e due sardi giovanissimi condannarono alla sconfitta un Milan forse già in vacanza. Del carneade Leschio il primo gol cagliaritano dopo il vantaggio del mitico Egidio Calloni, poi arrivarono due reti di un certo Pietro Paolo Virdis, che poi ha fatto le fortune dela squadra rossonera, ma quel giorno era solo un imberbe ragazzino che non aveva ancora compiuto 19 anni.
Giusto per fare gli scongiuri, forse meglio non vincere a Milano nella notturna di domenica sera. L'altra vittoria (e anche l'ultima) a San Siro è infatti della stagione 1996/97 (1-0, gol di Muzzi), anche in quel caso all'ultima giornata e col Cagliari che poi retrocesse in B dopo lo spareggio di Napoli.
Non crediamo molto in queste cose, ma se ciò dovesse saltare all'orecchio di Cellino...

giovedì 26 gennaio 2012

IL CAGLIARI ALL'ULTIMO "STADIO"?


Situazione stadio sempre più complicata per il Cagliari.
Il nuovo impianto non "decolla" e la magistratura indaga sulla questione dei terreni di Santa Caterina ad Elmas, dove appunto la società guidata dal presidente Cellino con il pieno sostegno del sindaco di Elmas e della sua amministrazione, vuole montare il nuovo impianto, la Karalis Arena, struttura che prende forma a Fiumicino dove i lavori proseguono.
I forti contrasti con i vertici Enac - ormai si è andati per le vie legali - bloccano tutto. Nonostante il parere contrario della cittadinanza di Elmas, sui terreni di Santa Caterina che si estendono dal parcheggio a bordo pista fino alle prime abitazioni del paese, l'Enac vuole investire per ampliare la pista e le piazzole per il parcheggio degli aerei. Ma i terreni in disputa, legalmente, appartengono a Cellino, abile nel sfruttare una falla legale che vedeva l'Enac aver sottoscritto una sorta di scrittura privata, una specie di pre-contratto, ma senza definire l'acquisto.
Cellino invece, incassato l'ok dai proprietari dei terreni, li ha comprati. Insomma, sono suoi. La battaglia legale è cominciata qualche settimana fa quando nella zona si sono presentati i primi operai per avviare i lavori e l'Enac, in quello che ora è un parcheggio, ha impedito il loro ingresso chiamando a far presidiare il cancello d'ingresso dai Carabinieri. Che tristezza!

Intanto il Sant'Elia crolla. Sì, proprio così, crolla. Per questioni di sicurezza, come ben sappiamo e purtroppo visto, la struttura viene concessa solo per i settori curva nord e tribuna. A posto così? Ma neanche per sogno.
Il comune di Cagliari ha cominciato l'ennesima corsa contro il tempo per far sì che si possa in qualche modo giocare non a porte chiuse. Crollano calcinacci, la struttura si sta sempre più usurando, tanto che esiste il serio rischio che parti di cemento possano cadere così come infatti stanno cadendo. Pericolo reale, qualcuno potrebbe farsi molto male, molto! Serve il morto?
Come primo intervento si cercherà, e siamo al ridicolo, di mettere in sicurezza, se così si può dire, l'intera struttura in cemento avvolgendola con delle reti in grado di bloccare i calcinacci che crollano. Chiaro quali sono le condizioni del Sant'Elia? In tutta la tribuna è aperto un solo bagno, che poi non è tale ma una vera vergogna con liquami e problemi di scarichi che impediscono un utilizzo che prevede il dover camminare nella melma o se preferite, diciamolo senza vergogna, o anzi, con molta vergogna, con i piedi sulla merda e sul piscio.
Finito qui? Ma no! La prossima partita in casa contro la Roma rischia di non poter essere giocata alle 20:45 come da programma. Perché? Non funzionano gli impianti di illuminazione interni ed esterni. Ecco quindi che il comune di Cagliari continua a lavorare per scongiurare anche questo rischio. L'alternativa sarebbe quella di far disputare la gara infrasettimanale contro i giallorossi alle 15:00, quando tutti sono al lavoro e alla faccia degli abbonati.
Presto a porte chiuse? E la prossima stagione? Al Flaminio o a Trieste? Ai posteri l'ardua sentenza...

(Davide Zedda)


SERIE A, 19a GIORNATA, I TABELLINI

ROMA-CESENA 5-1.  ROMA: Stekelenburg, Rosi, Juan (74' Kjaer), Heinze, Taddei, Gago, Greco, Pjanic, Totti (65' Viviani), Lamela (54' Bojan), Borini. CESENA: Antonioli, Comotto, Rodriguez, Von Bergen, Lauro (65' Moras), Ceccarelli, Guana, Parolo, Colucci (77' Benalouane), Mutu (46' Candreva), Eder. ARBITRO: Giannoccaro (Lecce). RETI: 1’ e 8’ Totti (R), 9’ Borini (R), 13’ Eder (C), 62’ Juan (R), 70’ Pjanic (R).

ATALANTA-JUVENTUS 0-2. ATALANTA: Consigli, Raimondi, Ferri, Manfredini, Peluso, Schelotto (77’ F. Pinto), Padoin, Cigarini, Bonaventura (63’ Marilungo), Moralez (83’ Gabbiadini), Denis. JUVENTUS: Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie, Vidal, Pirlo, Marchisio (46’ Giaccherini), Pepe (69’ Marrone), Matri, Vucinic (86’ Bonucci). RETI: 55' Lichtsteiner, 82' Giaccherini.

BOLOGNA-PARMA 0-0. BOLOGNA: Gillet, Raggi, Portanova, Antonsson, Garics, Perez, Mudingayi, Rubin, Ramirez (81’ Diamanti), Acquafresca (74’ Gimenez), Di Vaio. PARMA: Pavarini, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Valiani, Morrone (45’ Musacci), Galloppa, Gobbi, Valdes (62’ Biabiany), Giovinco (81’ Palladino), Floccari. ARBITRO: Bergonzi (Genova).

LECCE-CHIEVO 2-2. LECCE: Benassi, Esposito, Tomovic, Ferrario (46’ Obodo), Cuadrado (76’ Piatti), Oddo, Grossmuller, Olivera, Brivio, Muriel, Di Michele. CHIEVO: Sorrentino, Sardo, Andreolli, Cesar, Jokic, Luciano, Bradley, Sammarco (75’ Hetemaj), Thereau, Pellissier (66’ Cruzado), Paloschi. ARBITRO: Mazzoleni (Bergamo). RETI: 2' e 24’ Paloschi (C), 30' Esposito (L), 92’ Di Michele (L).

NOVARA-MILAN 0-3. NOVARA: Ujkani, Morganellla, Rinaudo, Centurioni, Garcia (63’ Marianini), Gemiti, Porcari, Pesce (63’ Rubino), Rigoni, Mascara (70’ Jensen), Caracciolo. MILAN: Amelia, Abate, Mexes, T. Silva, Antonini (46’ El Shaarawy), Ambriosini, Van Bommel, Nocerino, Emanuelson, Robinho (86’ Merkel), Ibrahimovic. ARBITRO: De Marco (Chiavari). RETI: 57’ Ibrahimovic, 73’ Robinho, 90’ Ibrahimovic.

PALERMO-SIENA 5-3. PALERMO: Viviano, Munoz, Silvestre, Mantovani, Balzaretti, Migliaccio, Donati, E. Barreto, Ilicic (71’ Bertolo), Miccoli (85’ Della Rocca), Budan (81’ Pinilla). GENOA: Frey, Sampirisi (46' Kucka), Granqvist, Moretti, Mesto, Seymour (77' Jorquera), Biondini, Jankovic, Sculli, Gilardino, Palacio. ARBITRO: Romeo (Verona). RETI: 14' Palacio (G), 26' Budan (P), 37' Silvestre (P), 42' Mantovani (P), 59’ rig. Palacio (G), 75' Miccoli (P), 84' Migliaccio (P), 44' Jankovic (G).

SIENA-NAPOLI 1-1. SIENA: Pegolo, Pesoli, Terzi, Contini, Vitiello, Bolzoni, D'Agostino (89' Angelo), Vergassola, Del Grosso, Brienza (85' Parravicini), Calaiò (79' Destro). NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro (70' Zuniga), Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler (70' Dzemaili), Gargano (56' Lavezzi), Dossena, Hamsik, Pandev, Cavani. ARBITRO: Damato (Barletta). RETI: 22’ Calaiò (S), 86’ Pandev (N).

UDINESE-CATANIA 2-1. UDINESE: Handanovic, Ferronetti, Danilo, Domizzi, Basta, Isla (89' Battocchio), Pinzi (46' Pasquale), Fernandes, Armero, Abdi, Di Natale (78' Floro Flores). CATANIA: Campagnolo, Potenza, Legrottaglie, Spolli, Marchese (69' Llama), Izco, Biagianti (57' Lodi), Almiron, Barrientos, Bergessio, Gomez (80' Cattellani). ARBITRO: Ostinelli (Como). RETI: 20' Armero (U), 53' Di Natale (U), 94' rig. Lodi (C).

INTER-LAZIO 2-1. INTER: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Chivu (46′ Obi), Nagatomo, Zanetti, Cambiasso, Alvarez (46′ Sneijder), Pazzini, Milito (69′ Faraoni)LAZIO: Marchetti, Zauri (73′ Cisse), Biava, Dias, Radu, Gonzalez (66′ Konko), Ledesma, Lulic, Hernanes (46′ Matuzalem), Klose, Rocchi. ARBITRO: Rizzoli (Bologna). RETI: 30′ Rocchi (L), 44′ Milito (I), 63′ Pazzini (I).

CLASSIFICA: Juventus 41; Milan 40; Udinese 38; Inter 35; Lazio 33; Roma 30; Napoli 29; Palermo, Chievo, Genoa 24; Cagliari, Parma 23; Catania, Fiorentina 22; Atalanta, Bologna 20; Siena 19; Cesena 15; Lecce 13; Novara 12.

mercoledì 25 gennaio 2012

NUOVI ARRIVI: MAURICIO PINILLA

Pinilla (Foto http://www.cagliaricalcio.net/)

Ecco il nuovo attaccante del Cagliari. Mauricio Pinilla lascia un'isola e sbarca su un'altra.
Dopo la girandola di nomi dei giorni scorsi, da Acquafresca a Floro Flores, da Pozzi a Caracciolo, da Toni a Paloschi, è uscito fuori il nome dell'attaccante cileno, un pò a sorpresa e con le notizie della trattativa piuttosto recenti.
Ma chi è Mauricio Pinilla?
Nato a Santiago del Cile il 4 febbraio 1984, venne portato in Italia giovanissimo, nel 2003, senza giocare mai una gara. Dopo un breve prestito al Chievo (fine 2003), con 6 presenze e nessuna rete, ha un pò girovagato per il mondo senza farsi notare particolarmente per la sua media realizzativa piuttosto bassa, anche per via di numerosi infortuni muscolari patiti.
In Italia torna nel 2009, preso come una vera scommessa dal Grosseto, in serie B in quel momento. La scommessa viene vinta largamente perchè il cileno finalmente si sblocca e segna 24 reti in 24 partite.
La stagione dopo viene acquisito dal Palermo per sostituire Cavani, appena passato al Napoli, e gioca 22 volte segnando 8 reti in campionato. In questa stagione ha realizzato 2 reti nel girone di andata, ma le sue apparizioni si sono sempre più diradate, e dal momento che l'attuale allenatore rosanero Mutti pare intenzionato a far giocare titolare Budan, è nata la trattativa tra Zamparini e Cellino, che porta il centravanti a giocare con la maglia rossoblù.
La formula pare il solito prestito con diritto di riscatto per la fine del campionato.
Resta solo da scoprire se l'attacco a disposizione di Ballardini, ora giunto a 6 elementi, verrà sfoltito. Si vocifera di un ritorno in Brasile per Thiago Ribeiro, ma per ora sono solo voci.
In attesa di vedere il nuovo attaccante a Cagliari, gli auguriamo buona fortuna e tanti gol, che non potranno che farci piacere!

lunedì 23 gennaio 2012

SANT'ELIA: VA IN ONDA IL VUOTO


Questo era lo stadio Sant'Elia ieri, prima, durante e dopo la gara con la Fiorentina.
Uno spettacolo poco edificante, con abbonati di due settori costretti a trasferirsi loro malgrado in altri settori dello stadio (stadio??). Per quanto dovrà durare ancora questa situazione che, ricordiamolo, riguarda una società di serie A, e non di Lega Pro?
Le televisioni ieri avevano le telecamere con di fronte il settore distinti, dando l'impressione di una partita giocata a porte chiuse. Un sentito grazie da parte di tutti gli abbonati e non a chi ha fatto in modo che si giungesse a ciò. Grazie ancora, chiunque voi siate.


CAGLIARI-FIORENTINA 0-0, LE PAGELLE


Agazzi 6: Poco lavoro per lui, a parte un tentativo del suo ex compagno Lazzari. Per il resto ordinaria amministrazione, e un'uscita da brividi nel primo tempo.

Pisano 6,5: Tonico a sprazzi, buona la difesa della sua fascia di competenza, e un ottimo cross non sfruttato di testa da Cossu.

Agostini 6: Per lui ordinaria amministrazione. Per poco una sua percussione centrale non portava al gol: viene fermato con le cattive al limite dell'area.

Canini 6,5: Tempestivo nelle chiusure e sempre attento. Buona prova.

Astori 6,5: Ogni tanto eccede in sicurezza coi disimpegni dentro la propria area, ma comunque se la cava. Con l'attacco viola di ieri non è che ci volesse molto...

Ekdal 6,5: Con il minutaggio sempre più frequente, cresce il suo rendimento. Senza dubbio il più reattivo del centrocampo.

Nainggolan 5,5: Non la sua solita gara. Un pò fuori dai giochi, è spesso impreciso nei passaggi e in alcuni tiri dalla distanza. Speriamo che non sia la sua ultima partita al Sant'Elia. Matri docet.

Dessena 5,5: Un passo indietro rispetto alle ultime apparizioni. Accompagna poco l'azione del centrocampo.

Cossu 6,5: E' in buona giornata ma la squadra lo segue poco. Fallisce una buona occasione a inizio gara ma il colpo di testa non è il meglio del suo repertorio. Nella ripresa cala, come tutta la squadra.

Ibarbo 5,5: Raramente riesce a sfuggire alla difesa viola e combina poco là davanti. Quando lo fa, stoppa male ed è costretto a decentrarsi per crossare un pallone che svanisce in corner.

Larrivey 5: Siamo alle solite. L'impegno non si discute, il suo lavoro di pivot alto è svolto con buon profitto e spesso si adopera in buone sponde. Ma quando si tratta di tirare in porta, o liberarsi per il tiro, Dio ce ne scampi....

Conti s.v: Bentornato capitano. Che riprende le vecchie abitudini: 5 minuti gli bastano per prendere un'ammonizione.

El Kabir s.v.: Gioca gli ultimi venti minuti e non riesce a incidere, anche perchè non è in quel momento la partita è assai sonnecchiosa. Il tempo di cui sopra gli basta per prendere una botta alla testa, per beccare un giallo e partecipare a una semi-rissa.

Ballardini 5,5: Cambi troppo tardivi. Forse dovrebbe provare di più alcuni giocatori. Almeno vediamo come se la cavano.

domenica 22 gennaio 2012

CAGLIARI-FIORENTINA 0-0, il tabellino


19° GIORNATA (22 gennaio 2012)
CAGLIARI-FIORENTINA  0-0
CAGLIARI: Agazzi, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Dessena, Ekdal (85' Conti), Nainggolan, Cossu, Ibarbo, Larrivey (74' El Kabir). A disposizione: Avramov, Gozzi, Perico, Ceppelini, Thiago Ribeiro. Allenatore: Ballardini.
FIORENTINA: Boruc, Gamberini, Natali, Nastasic, Cassani, Behrami, Salifu (57' Munari), Montolivo, Pasqual (86' Vargas), Lazzari, Ljajic (64' Acosty). A disposizione: Neto, Camporese, De Silvestri, Romulo. Allenatore: Rossi.
Arbitro: Gervasoni di Mantova.
Spettatori: 6.000 circa.
Statistiche Cagliari: Falli 10(275); Corner 4(88); Tiri in porta 3(71); Tiri fuori 6(87); Fuorigioco 2(46). Ammoniti 3(40): El Kabir, Conti, Cossu.
(tra parentesi i totali di campionato)

SI RICOMINCIA CON GLI 0-0


Cagliari-Fiorentina 0-0

Un punto, possibilmente con lo 0-0, era quello che voleva la Fiorentina incerottata di oggi, e quello è riuscita a ottenere.
Per il Cagliari in ripresa degli ultimi tempi si ripresenta l'annoso problema del gol, solo in parte mascherato dalle quattro reti nelle ultime due partite, e così per l'ennesima volta un'avversaria di turno al Sant'Elia se ne torna a casa con il suo buon punticino, senza rischiare più di tanto.
Il 3-0 col Genoa di due settimane prima era stato agevolato dal gol più o meno immediato. Stavolta invece i rossoblù, pur giocando in avanti pressochè tutto il primo tempo, non sono riusciti a sfondare il reparto difensivo viola, lasciando trasparire i soliti e cronici problemi nell'arrivare alla conclusione.
Cos'hanno in comune Totti e Larrivey? Stasera solo il fatto che sia il romanista (ieri contro il Cesena) che l'argentino hanno ricevuto un pallone spiovente dalla sinistra, pronto per essere battuto a rete. Le differenze finiscono qui: Totti ha bucato il portiere con un tiro al volo in diagonale, Larrivey invece (dopo 5 minuti dall'inizio della gara) non osa la volee, bensì stoppa per poi concludere con un destro sbilenco da oratorio. Porgiamo agli estimatori del pupone col perenne dito in bocca le nostre sentite scuse per questo eretico paragone, ma era giusto per rendere l'idea di quello che dovrebbe fare un attaccante quando gli arriva il pallone buono in area.
Tralasciando le divagazioni tecniche, si nota che il Cagliari del primo tempo è vivace come quello che ha battuto il Genoa, ma senza il rigore apripista di quella partita, è stata dura sfondare il muro viola senza attaccanti. Si, proprio senza attaccanti, perchè quello col numero nove non si può considerare un attaccante (al massimo un pivot da basket) mentre Ibarbo sarà bravino ma non ha il guizzo della punta pura.
Quel guizzo che non ha neppure Cossu, che qualche minuto dopo l'errore dell'argentino ha sulla testa il pallone buono in uno dei pochi cross azzeccati da Pisano, ma batte addosso a Boruc da pochi passi.
Peccato, perchè giocare in questo stadio per metà vuoto contro questa Fiorentina con problemi di convinzione e di giocatori, senza il suo uomo migliore Jovetic e con Lazzari costretto centravanti, era un'occasione ghiotta per fare i tre punti. Ma i rossoblù non l'hanno sfruttata, andando a sbattere contro un muro che non ha dato l'impressione di essere insormontabile.
Nel secondo tempo i rossoblù sono inevitabilmente calati, ma Boruc, a parte qualche mischia, ha potuto passare quarantacinque minuti tranquilli. Ballardini invece ha atteso settanta minuti per cominciare a mettere forze fresche, forse aspettando troppo tempo.
A questo punto ci si chiede da qui alla fine del mese quali saranno le intenzioni di Cellino. Di Nainggolan ci ripetono fino allo sfinimento che resta, almeno per quest'anno. Vedremo.
Quanto al reparto offensivo, si dice che il presidente cercasse conferme nelle ultime settimane per capire se far arrivare un'altro attaccante, e quelle conferme (se mai ce ne fosse bisogno) sono arrivate: almeno al momento, gli attaccanti del Cagliari che giocano quasi sempre, appaiono inadeguati per garantire un certo numero di reti. Salvo che giochino, e non entrando sempre nell'ultimo quarto d'ora come El Kabir, oppure rinchiuso nell'oblio della panchina perenne come Thiago Ribeiro. 
La continua girandola stile turn over dell'attacco non ha mai fatto bene nè ai giocatori in questione, nè alle squadre che l'hanno praticata. Solo giocando (vedi l'ultimo Ibarbo, che ha dovuto scartarsi mezzo Catania per giocare finalmente titolare) si prende fiducia, abitudine al campo e ai compagni, e si migliora.
E visto che qualcuno ha già giocato parecchio, anche nei quattro anni precedenti (ogni riferimento a persone e cose è puramente casuale), sarebbe il caso di allungare il minutaggio dei restanti e pregare che la dea bendata ci faccia scoprire un nuovo Acquafresca versione 2008, che pur dando i giusti meriti al miracolo Ballardini di quell'anno, fu lui con la sua esplosione sotto rete a far conquistare punti e vittorie alla squadra che poi si salvò contro tutti i pronostici?
Perchè le vittorie e i punti si ottengono con i gol, e non con il solo "far salire la squadra".