sabato 29 settembre 2012

ORA BISOGNA FARE SUL SERIO


Dopo la pesante sconfitta in casa del Milan il Cagliari cerca il riscatto e la prima vittoria in campionato contro il Pescara. I rossoblù cercheranno la tanto attesa vittoria sul campo di Is Arenas finalmente aperto al pubblico se pur limitatamente ai soli fidelizzati.
È pur sempre un passo avanti in quella che sembra ormai una telenovela senza fine. Il Pescara arriva in Sardegna forte dell’importante vittoria ottenuta nell’ultimo turno di campionato per una rete a zero contro il Palermo. Ma se per gli uomini di mister Stroppa sarà importante trovare continuità di risultati, per il Cagliari è la prima vera partita dell’anno: da vincere ad ogni costo, sia per ridare morale ad ambiente e squadra stessa, sia per allontanare i fantasmi di una classifica che comincia a diventare pericolosa per quanto si giochi soltanto la sesta gara di campionato.
Squalificato Conti, si spera nel recupero di Cossu. Il Pescara potrebbe confermare la formazione di mercoledì schierando un 4-3-2-1 così composto: Pelizzoli, Balzano, Cosic, Capuano, Bocchetti, Nielsen, Colucci, Cascione, Weiss, Quintero, Vukusic. A disposizione: Falso, Zanon, Blasi, Bjarnason, Brugman, Celik, Jonathas, Abbruscato, Romagnoli, Chiaretti, Caprari, Soddimo.
Una gara sicuramente alla portata del Cagliari, ma guai a fidarsi. Ficcadenti dal canto suo potrebbe schierare ancora una volta lo strano duo dei terzini, ovvero Pisano a sinistra e Perico a destra con Avelar lasciato nuovamente fuori. A centrocampo scelte obbligate con Nainggolan, Ekdal e Dessena. In avanti dovrebbe essere confermato Pinilla che verrà affiancato da due tra Ribeiro, Cossu, Ibarbo e Sau. Arbitrerà Damato.

(Davide Zedda)

giovedì 27 settembre 2012

MILAN-CAGLIARI 2-0, IL TABELLINO


5° GIORNATA (26 settembre 2012)
MILAN-CAGLIARI  2-0
MILAN: Abbiati, Abate, Mexes, Bonera, De Sciglio, Traorè (54’ Constant), De Jong, Montolivo (76’ Ambrosini), Emanuelson (65’ Robinho), Pazzini, El Shaarawy. A disposizione: Amelia, Gabriel, Acerbi, Antonini, Mesbah, Yepes, Nocerino, Bojan, Niang. Allenatore: Tassotti.
CAGLIARI: Agazzi, Perico, Rossettini, Astori, Pisano, Dessena, Conti, Nainggolan, Thiago Ribeiro (54’ Sau), Pinilla (83’ Nenè), Ibarbo (71’ Ekdal). A disposizione: Avramov, Ariaudo, Avelar, Casarini. Allenatore: Ficcadenti.
Arbitro: De Marco di Chiavari.
Reti: 15’ e 82’ El Shaarawy.
Spettatori: 28.000 circa.
Statistiche Cagliari: Falli 11(68); Corner 4(19); Tiri in porta 4(20); Tiri fuori 12(33); Fuorigioco 1(9). Ammoniti 2(10): Pisano, Pinilla. Espulsi 1 (1): Conti.
(tra parentesi i totali di campionato)

mercoledì 26 settembre 2012

MILAN IN CRISI? NO PROBLEM, ECCO IL CAGLIARI!


Caro Milan, volevi vincere la prima partita di questo campionato dopo aver fatto praticamente schifo nelle prime quattro gare? Eccoti il Cagliari...
Volevi segnare il primo gol sul tuo campo, dopo aver perso le prime due contro squadre non trascendentali e senza esser riuscito a bucare la poco impenetrabile difesa dell'Anderlecht? Eccoti il Cagliari...
Allegri, volevi un pò di ossigeno per salvare la tua panchina traballante? Chi meglio della tua vecchia squadra per ridarti vitalità?
La solita teoria della resurrezione dei morti si rimaterializza ancora una volta per ciò che riguarda il Cagliari, bravo fautore di risvegli complicati. Stavolta a beneficiarne è il Milan meno che mediocre di questi tempi, anche oggi risultato una squadra senza capo nè coda, senza un gioco degno della "squadra più titolata del mondo", e che dimostra di meritare la posizione in classifica che occupa.
Ma non poteva esserci squadra più adatta del Cagliari di questi tempi, confuso, evanescente in attacco e distratto oltremodo dalle sublimi performances del proprio "autosospeso" presidente, per potersi risollevare e conquistare i primi tre punti casalinghi pur senza incantare.
Che dire? Le solite cose. Il Cagliari non gioca male e per larghi tratti di gara è anche ordinato e capace di giocare bene la palla a terra, almeno finchè non si arriva all'area di rigore. Poi cala il buio. Poche azioni degne di nota, e quando ce ne sono, la mira è da dimenticare.
Non ci crediamo che la vera squadra e la classifica che le compete sia questa. Non ci crediamo che il Pescara (appunto la prossima avversaria dei rossoblù) possa avere due punti in più. Il Cagliari e i suoi giocatori hanno bisogno di serenità e di una continuità che deriva solo dal potersi concentrare solo sulle singole partite, e che solo la società e uno stadio con un pubblico può fornirle.
Auspichiamo che il presidente auto-dimissionario resti davvero dietro le quinte fino alla fine del campionato lasciando i giocatori tranquilli e in grado di pensare a un progetto da conseguire insieme, e che finalmente si risolva la questione dello stadio, e che ci possa essere un pubblico in questo stadio, qualunque esso sia. Il pubblico è il vero volano dell'entusiasmo e porta punti in più alla fine del campionato; basti vedere il caso Juventus e del suo nuovo stadio, e non commentiamo ulteriormente perchè il fatti parlano da soli.
Un'ultima cosa, pur rischiando di essere noiosamente ripetitivi: si risolva al più presto la questione delle fasce. Pisano non merita di essere sottoposto a continue figuracce sulla fascia sinistra, che non è quella consona alle sue caratteristiche. Per rendere al meglio, bisogna sfruttare il materiale umano a propria disposizione secondo le proprie caratteristiche, senza forzare. Sennò il rendimento non sarà all'altezza.
Quanto si dovrà aspettare perchè si ponga rimedio a ciò?

C'E' MILAN-CAGLIARI: SI PARLA DI CALCIO


Turno infrasettimanale per il campionato di calcio di serie A.
Dopo la sconfitta a tavolino contro la Roma, il Cagliari si presenta a Milano per affrontare la squadra di Allegri, che non vive un buon periodo ed è in cerca di riscatto dopo un inizio di campionato negativo.
Ancora nessuna vittoria a S.Siro e la panchina di Allegri ormai in discussione ancor più dopo la sconfitta di domenica a Udine. Per quanto la piazza lo chieda, i rossoneri difficilmente potranno lottare per il vertice della classifica e puntare in alto in Europa.
Dopo le partenze e gli addii di questa estate, la compagine milanese appare obiettivamente "poca cosa" rispetto ai precedenti ultimi due campionati. Contro il Cagliari conterà soltanto un risultato: la vittoria.
Per i rossoblù dunque, in questo momento, peggior partita non poteva capitare. In casa Milan squalificati Boateng e Zapata, mister Allegri confida di avere a disposizione Robinho che intanto è tornato a lavorare con il gruppo. Dunque il brasiliano verrebbe schierato dal primo minuto assieme ad El Shaarawy e Pazzini nel tridente d'attacco, ma se Allegri non dovesse vederlo al top, spazio ad Emanuelson.
A centrocampo torna De Jong dall'inizio al posto di Ambrosini, mentre in difesa Bonera-Mexes al centro con Abate ed Antonini sulle fasce. Indisponibili Pato, Muntari, Didac Vilà, Strasser.
Dalla parte rossoblù Ficcadenti recupera Astori al centro della difesa, sulle fasce conferme per Perico e Pisano. A centrocampo ballottaggio Ekdal-Dessena (ma dovrebbe giocare il primo), mentre in avanti Cossu è fermo ai box per una elongazione dell'adduttore sinistro.
Vista l'assenza del fantasista sardo il tecnico dovrebbe schierare Ibarbo dall'inizio; a completare il reparto offensivo Pinilla e Thiago Ribeiro.
Si accomoderà inizialmente in panchina invece Sau, che ancora non ha minuti sufficienti nelle gambe per partire dal primo minuto. Arbitrerà De Marco.

(Davide Zedda)

lunedì 24 settembre 2012

C'E' UN ABETE CHE NON SI ABBATTE MAI


"La premessa è doverosa: Cellino ha fatto una cazzata clamorosa e ne pagherà le conseguenze ed è giusto che sia così... compresa la sconfitta a tavolino, sulla quale però non ci scommetterei in via definitiva (ricordarsi sempre che i gradi di giudizio sono tre e ci sono dei precedenti che potrebbero essere addirittura favoreli)
Fa però letteralmente girare i coglioni quel pezzo di merda di Abete che si permette di giudicare e chiedere condanne quando non sa nemmeno se ci siano i presupposti per procedimenti di giustizia ordinaria. Oltretutto ricordiamo sempre al signor pezzo di merda Abete che a rovinare l'immagine del calcio italiano nel mondo non sarà sicuramente il Cagliari e tantomeno Cellino ma piuttosto tutti i casini che la nostra immacolata Federazione Italiana Giuoco Calcio si trascina fin dai tempi antichi.
Giusto per ricordare qualche fatto, nel famoso mondiale '82 il famoso Pablito rientrava da una squalifica per un coinvolgimento nel calcio scommesse; nel mondiale 2006 abbiamo alzato la coppa del mondo di calciopoli (che detto così sembra un torneo del mondo di Walt Disney). Agli Europei 2012 viene fuori il codice etico di sticazzi per farci fighi al cospetto delle altre nazioni, solo che ancora Abete non ha spiegato perchè Criscito è stato mandato a casa, e Bonucci no.
Ancora Abete non ha spiegato come sia potuto succedere che da tutto il casino di calciopoli l'Inter ne sia uscita indenne con gli illeciti caduti in prescizione, però poi fa il tavolo dell'amicizia o come cazzo lo ha chiamato. In Italia lo sappiamo il perchè...
Nel mondo ci prendono per il culo... Un'altra cosa che non si è capita è perchè il sempre pezzo di merda di Abete non abbia indetto una conferenza stampa per dare giudizi e quant'altro in merito alle condanne di primo e secondo grado di Conte e tutti gli altri condannati dell'ultimo calcio scommesse.
Non ha nemmeno spiegato perchè dopo Roma-Lazio del 2004, partita sospesa perchè qualche tifoso romanista si inventò una morte mai accaduta entrando in campo e di fatto bloccando il regolare svolgimento dell'evento, non sia mai stato emesso alcun provvedimento di sconfitta a tavolino per la Roma ma venne semplicemente rigiocata a porte chiuse.
Caro Abete, la verità è che se te la prendi con il Cagliari e con Cellino e con tutte quelle società di medio/bassa importanza nessuno ti dice niente. Se invece tocchi i nomi importanti, ossia i più ricchi, ti danno un calcio nel culo domani mattina e senza l'autorizzazione del prefetto (che non ha nessuna colpa a mio avviso, sia chiaro), e siccome siamo in tempi di campagna elettorale in FIGC tutto ciò potrebbe risultare sconveniente.
Che Cellino paghi per le sue colpe ma da sardi e da tifosi non si possono accettare valanghe di merda da chi dalla merda è ricoperto da testa a piedi."
Fonte: R.M., Facebook