sabato 7 gennaio 2012

NUOVE PUNTE: CELLINO PRENDE TEMPO


Secondo fonti giornalistiche vicine alla società Cagliari Calcio, Cellino prende tempo in merito alla questione attacco.
Sì, proprio così. Il paradosso sta nel fatto che Ballardini numericamente parlando, per il reparto offensivo gode di ben cinque punte. Un numero elevato per pensare da subito all'acquisto della sesta per una squadra che gioca solo il campionato. Sei punte sarebbero troppe perfino per il Milan.
E allora? E allora si parla di un Cellino che da Miami non si dà pace, della serie ho sbagliato tutto? Prender tempo, aspettare, vedere che succederà nelle prossime gare pare essere la strategia "massima".
Considerato che tra gli attaccanti rossoblù resta fuori ancora infortunato il solo Nenè, e che il recupero di El Kabir è cosa fatta sembra di capire che il presidente, prima di riportare Acquafresca a Cagliari voglia, forse solo per una questione d'orgoglio, vedere se alla ripresa del campionato il reparto offensivo da lui creato sarà in grado di sbloccarsi, magari puntando proprio tutto su El Kabir e Ibarbo.
Una sorta di attesa del miracolo, verrebbe da pensare. Forse il buon senso, il coraggio se vogliamo, avrebbero potuto farci sognare grazie a due profeti in patria. Sau e Cocco: protagonisti assoluti della serie B i quali, inutile girarci intorno, nella massima serie farebbero certamente bene, molto probabilmente meglio di coloro che oggi fanno le punte senza segnare, facendo impallidire e sbiadire i sogni dei tifosi.
Marco Sau e Andrea Cocco: ricordiamoceli, magari finiranno la loro carriera nel Cagliari. Un film già visto, in attesa dell'usato garantito di nome Robert Acquafresca.

(Davide Zedda)

venerdì 6 gennaio 2012

DA ZOLA A PIRAS, PASSANDO PER PUSCEDDU


2010/11, Cagliari-Genoa 0-1: Ranocchia in gol e addio Bisoli
Vecchie storie su Cagliari-Genoa
A Cagliari con un nuovo allenatore e un nuovo centravanti. Con questi due elementi il Genoa proverà a dimenticare il "set" perso a Napoli (6-1) prima della sosta natalizia.
Per la squadra di Ballardini ad anno nuovo deve corrispondere necessariamente vita nuova, pena l'agitarsi troppo pericolosamente vicino alle acque melmose delle ultime tre in classifica.
L'anno scorso fu Ranocchia a metà novembre a sfruttare un'uscita sbagliata di Agazzi, che valse il benservito per Pierpaolo Bisoli. Il difensore poi cambiò maglia (passando all'Inter) e rigiocò contro il Cagliari alcuni mesi dopo, facendo ancora male ad Agazzi e segnando il gol vittoria anche nella sfida del Meazza. Come vendicarsi con gli interessi dell'erroraccio che aveva favorito il primo gol italiano di Nenè, a Bari.

2009/10, Cagliari-Genoa 3-2, Lazzari ha appena segnato il gol vittoria
La macchina del tempo di Cagliari-Genoa continua a camminare e vede Biondini segnare un gol con esultanza polemica verso i tifosi brontoloni dei distinti. Siamo a ottobre del 2009 e i gol di Mesto e Floccari fanno pensare ad una nuova sconfitta casalinga (sarebbe la quinta consecutiva sulle prime cinque giocate, un record!), ma la ruota finalmente gira nella direzione giusta grazie a Nenè che trasforma un rigore a dodici dalla fine e a Lazzari che azzecca il sinistro letale a tre minuti dalla fine. Gasperini non la prende bene. Peggio per lui...
Ancora indietro. Marzo 2008. Il Cagliari è ancora in cattive acque, e c'è Ballardini in panchina, che decide di osare il ventenne Acquafresca in attacco al posto di Larrivey che non ne butta dentro una nemmeno per sbaglio. Scelta azzeccata. Il giovane attaccante ribalta già nel primo tempo il gol iniziale di Lucarelli, e con una volee e un colpo di testa regala altri tre punti al Cagliari. E' nata una stella.


2007/08, Cagliari-Genoa 2-1, il primo gol di Acquafresca
La macchina del tempo non accenna a fermarsi, e torna a ritroso di quasi cinque anni. Vediamo un Sant'Elia gremito, così come lo vediamo adesso coi suoi odiosi tubi innocenti, che scatena l'entusiasmo di una tifoseria che non ne poteva più di vedere giocare la propria squadra a Tempio.
Il pubblico a ridosso del campo di gioco è una novità interessante per i cagliaritani, gli stessi che ora agognano il superstadio nuovo. Si torna a casa dopo mesi di esilio, e il Genoa è la vittima sacrificale della festa. E chi poteva "battezzare" il nuovo Sant'Elia con un gol, se non lui? Si, Gianfranco Zola. L'ex Magic Box londinese ci mette dodici minuti ad infiammare i ventiduemila accorsi allo stadio in un freddo pomeriggio pre-natalizio, e Suazo completa l'opera nella ripresa. Bentornato, Cagliari!


2003/04, Cagliari-Genoa 2-0: Zola segna il gol del vantaggio

Non riusciamo a fermare questa benedetta macchina del tempo e questa continua a scorrere indietro, lasciandoci intravedere di sfuggita altre accese sfide nei duri campionati di serie B (come il 2-1 in rimonta di fine 2001 con Lucenti e Abeijon mattatori e il beffardo 1-1 di marzo 1998) per poi fermarsi ai tempi in cui Pusceddu era solito accanirsi contro i genoani con le sue bombe mancine.
Ciò era successo in piena era Tabarez, stagione 1994/95, quando il mancino di Buggerru aveva bucato la barriera genoana per firmare l'unico gol di quella vittoria casalinga (1-0), ma ancor più letale lo era stato due anni prima, l'anno della qualificazione Uefa, firmando una doppietta che lo rese protagonista assoluto del 3-0 con cui il Cagliari schiantò i grifoni.


1992/93, Cagliari-Genoa 3-0: Pusceddu realizza la terza rete
Un'altro mancino aveva punito il Genoa il 23 dicembre del 1990, quel Daniel Fonseca che firmò il ritorno alla vittoria di un Cagliari piuttosto malmesso in classifica, ma l'aiuto del portiere Braglia (che deviò nella propria porta un innocuo cross dell'uruguaiano) si rivelò decisivo per far entrare il pallone nella rete.

E che dire di quando la diabolica macchinetta ci porta indietro di ulteriori quattro anni, esattamente al 17 maggio 1987, quando il Cagliari ormai retrocesso in serie C riuscì a rimontare nel finale due reti al fortissimo Genoa di quella stagione? La particolarità di questa gara è che il primo tempo i rossoblù lo conclusero in svantaggio per per 2-0, facendo andare su tutte le furie l'allenatore Giagnoni, il quale abbandonò la panchina all'intervallo, lasciando abbandonati a loro stessi quei giocatori che stavano subendo l'ennesima umiliazione di quel maledetto campionato. Il gesto ferì l'orgoglio degli undici in campo che nel finale sfoggiarono generosi attributi, andando a rimontare la gara con le reti di Gigi Piras (su rigore) e di Valentini.

Non fu invece inutile la rete dello stesso gigi Piras anni addietro, il 25 aprile 1982, la quale servì per pareggiare la rete iniziale genoana di Boito. Poi al novantesimo Ravot segnò il gol del 2-1 per quella che si rivelò una vittoria fondamentale per la salvezza cagliaritana di quell'anno.

La macchinetta procede ancora forsennata all'indietro, non riesce a credere che tra tutte queste partite non ce ne sia nemmeno uno segnato da Riva. Ma dopo tanto retrocedere, finalmente riesce nell'intento: la data è il 23 maggio 1965. A tre giornate dalla fine del primo e assai positivo campionato di serie A, il gol di Riva è là, indicato nel tabellino di Cagliari-Genoa al minuto trentaquattro, utile per pareggiare il gol in apertura di gara segnato da Koelbl. Rizzo nella ripresa fa esplodere di gioia l'Amsicora e la gara finisce 2-1.
Che la storia si ripeta!

giovedì 5 gennaio 2012

COL GENOA IN PALIO PUNTI "PREZIOSI"


Si ricomincia. La serie A riprende dopo la sosta natalizia tanto desiderata solo in Italia e il nostro Cagliari riceve in casa il Genoa. Non sarà una partita facile per nulla. Quella genoana è una storia lunga quella genoana, e non mi riferisco solo alla data di fondazione del club dei grifoni - 7 settembre 1893 - ma alla storia degli ultimi anni fino ai tempi recenti.
Il presidente Preziosi da alcuni anni, dopo esser riuscito a risalire in A, sogna e pretende la qualificazione europea. Nonostante le spese, gli acquisti di grido e qualche cessione importante, nessuno a Genova di sponda rossoblù gradisce l'attuale situazione di classifica che parla di 21 punti (appena tre in più del Cagliari) conquistati, e ancor meno ha gradito la scoppola dal punteggio tennistico subita al San Paolo prima della sosta, che ha decretato la fine dei giochi per l'allenatore Malesani.
Preziosi ha così chiamato alla guida della squadra il bravo Pasquale Marino andando immediatamente a rinforzare - e che rinforzo! - l'attacco, portando "sotto la lanterna" il bomber Gilardino, che esordirà proprio contro il Cagliari. Speriamo bene...

Sponda Cagliari.

Rientrato il buon (speriamo) Dessena (i maligni dicono per sostituire da subito o Biondini o Nainggolan) non si è visto ancora nessuno né di vecchio, né di nuovo.
Forse la società cagliaritana aspetta i saldi degli ultimi giorni con il pericolo, a questo punto molto concreto, che il tecnico cagliaritano Ballardini debba guidare per tutto il mese di gennaio una squadra obiettivamente non all'altezza e che come ripetuto ormai in ogni modo, incapace di segnare.
Della serie: se non finisce 0-0 perdiamo di sicuro... Che tristezza. Mettiamoci poi sfiducia, condizione psicologica fragile, squalifiche ed infortuni, aggiungiamo alcuni con la valigia pronta tanto per sfoltire una rosa sempre più risicata... e la zona retrocessione è davvero pericolosamente vicina. Ma tant'è, questo è ciò che passa il convento, o meglio, il convento è chiuso e nessun rinforzo si è materializzato tra Viale La Playa e Assemini.
Veniamo ai nostri avversari. Come detto in attacco ci penserà, speriamo non contro di noi, il bomber Gilardino. In porta Frey, in difesa spiccano nomi come quelli di Mesto, Kaladze e Dainelli. In mezzo al campo quantità e qualità con Veloso, Merkel e Rossi. Davanti Gilardino in coppia verrà accompagnato presumibilmente da Ze' Eduardo e da Pratto, con il pericoloso Palacio che non sarà della gara. Si spera che non si mettano a fare "Giochi Preziosi".

mercoledì 4 gennaio 2012

MA ALLA FINE CHI FARA' I GOL?

Nomi se ne sono fatti tanti, ma per ora l'attacco del Cagliari resta quello che è. Con gli stessi nomi, monco e terribilmente inefficace.
Per ora tante trattative (reali o solamente inventate dai giornali per riempire le pagine) ma nessun fatto concreto. Ma se realmente uno dei tanti attaccanti i cui nomi sono circolati in questi giorni dovesse arrivare, sarebbe davvero la risoluzione del problema?
Una bella domanda. Vediamo di capire stando alle caratteristiche dei giocatori in questione, chi potrebbe essere davvero utile alla causa del Cagliari, così com'è adesso. Perchè il calcio giocato non è Fantacalcio, e non basta il nome ma necessita una reale integrazione agli schemi della squadra e alle caratteristiche dei compagni. Sennò un attaccante, anche forte, diventa meno utile di un soprammobile. Vediamo di fare una veloce analisi.


Toni. Tralasciando l'età avanzata e il fatto che sia in fase decisamente calante dopo aver segnato gol a grappoli nella prima decade del 2000, sarebbe la scelta peggiore. E non parliamo di un ingaggio proibitivo. Il buon Luca è un giocatore abbastanza statico, che sa tenere la palla e far salire la squadra. Ma ha perso in potenza, come è ovvio che sia, per un giocatore di ormai 34 anni. Lui è molto forte sui palloni alti, e così andrebbe sfruttato.
Ma chi fa i cross nel Cagliari? Quest'anno i palloni dalle fasce per i saltatori di testa sono davvero pochi, e in questo modo un giocatore come Toni avrebbe poche possibilità di sfruttare la sua caratteristica migliore.

Kozac. E' molto più giovane di Toni ma possiede caratteristiche simili all'ex campione del mondo. Vale il discorso di cui sopra.


Pozzi. E' un classico centravanti da area di rigore, abile a sfruttare palloni vaganti, discretamente tecnico. E' ancora giovane e ha margini di miglioramento, ma deve essere supportato da compagni che facciano arrivare palloni a sufficienza negli ultimi sedici metri. Può essere un buon innesto, ma difficilmente cambierebbe il volto della squadra, se la squadra non cambia volto.


Paloschi. E' un altro giocatore abile nel guizzo in area piccola, veloce e sgusciante. E' parecchio giovane e anche lui non può che migliorare. Ma vale lo stesso discorso fatto per Pozzi: se non gli arrivano palloni, cosa farà?

Caracciolo e Borriello. Nemmeno ne parliamo, sono andati altrove e auguriamo loro tanti gol e uno a testa nella propria porta per quando giocheranno contro il Cagliari.


Acquafresca. E' un giocatore d'area, alla Paloschi e alla Pozzi. Non stiamo a spiegare le sue caratteristiche, che a Cagliari si conoscono bene. Conosce l'ambiente, i compagni e Ballardini che lo fece esplodere 4 anni fa, dunque per lui ci sarebbe poco bisogno di rodaggio. Per caratteristiche tecniche sorgerebbe lo stesso problema dei due sopra citati (l'anno scorso infatti ha più volte sofferto un certo dualismo con Nenè, dalle caratteristiche simili), ma alla fine meglio lui che altri per l'attacco del Cagliari, visto che perlomeno è un giocatore già rodato da queste parti.


Floro Flores. Sarebbe la scelta migliore. Veloce, tecnico, abile a saltare l'uomo, e con un buon fiuto del gol. Nelle giornate di vena diventa difficile da marcare, e sembra stia arrivando alla definitiva maturazione (vedi Genoa l'anno scorso). Con la pochezza di schemi offensivi del Cagliari di questo periodo il suo modo di giocare potrebbe davvero cambiare l'attacco rossoblù. Peccato che sembra diretto verso Firenze...

Messi e Cristiano Ronaldo. Sarebbe una coppia perfetta: classe, potenza, tecnica, genio, fiuto del gol. Nessun difensore li fermerebbe e poi chissà quanti abbonament....Driiiiiiinnn.... ops, è suonata la sveglia! Su, in piedi, comincia una nuova giornata di lavoro!


martedì 3 gennaio 2012

CAGLIARI, RASSEGNA STAMPA 3/1/2012





Dessena, è la scelta del cuore:
"Cagliari, ritorno a casa mia"


Un anno e mezzo alla Sampdoria non gli hanno fatto dimenticare i recenti trascorsi con la maglia rossoblù e oggi, nel giorno della firma sul contratto (ma in realtà è arrivato a Cagliari il 28 dicembre grazie al permesso concessogli dalla Samp), si presenta così: "A Cagliari ho lasciato tanti amici e non ci ho pensato due volte a dire sì al presidente Cellino. Qui mi sento a casa, è come se fossi stato qui fino a pochi giorni fa. Ho sempre sperato di poter tornare a Cagliari, è stata una scelta di cuore - afferma Dessena - qui ho vissuto un anno fantastico (stagione 2009/10 con Allegri in panchina, 29 presenze e tre gol, uno bellissimo in rovesciata a Catania, ndr) e anche se sapevo di andare alla Sampdoria a giocare la Champions, mi è dispiaciuto andar via".
Indosserà la maglia rossoblù numero 27, ma aveva chiesto il 58, il numero sulla moto di Marco Simoncelli, suo coetaneo (il Cagliari ha poi spiegato che non sono previste numerazioni così alte per le maglie). E domenica, da ex doriano, troverà sulla sua strada subito il Genoa. Tifosi ed ex compagni della Samp, quest'anno orfani del derby, gli hanno chiesto di battere gli "odiati" cugini. "A Genova c'è grande rivalità tra le due squadre - spiega Dessena - non solo tra i tifosi, ma anche tra i giocatori. Mi sembra così strano, sino a pochi giorni fa vivevo a Genova e ora mi toccherà subito sfidare il Genoa. Tutti mi hanno detto di batterlo, ci proverò".
Tornando al Cagliari e alla serie A, Dessena ha detto di ritrovare "un campionato difficile, bisogna pedalare, fare punti per raggiungere il prima possibile la salvezza. A gennaio poi abbiamo sfide toste: dopo il Genoa, Juve, Fiorentina e Milan, sarà dura. Ballardini? Mi ha fatto un'ottima impressione, ma lo conoscevo già. Era stato mio allenatore nella Primavera del Parma. Un ricordo? Allora ero ragazzino e portavo i capelli lunghi e biondi - racconta il 24enne centrocampista -. Appena mi vide, al primo giorno di ritiro, mi ordinò di tagliare i capelli e venire al campo accompagnato dai genitori, ma era mia madre che si divertiva a farmi i capelli così".



Biondini la chiave per Floro Flores

CAGLIARI. Tutto ruota attorno a Davide Biondini. E' lui la pedina di scambio per arrivare ad un attaccante gradito a Ballardini, senza spendere cifre esagerate. Acquafresca o Floro Flores gli obiettivi.
Il Cagliari comincia la sessione invernale di mercato presentando Daniele Dessena. Il centrocampista è stato prelevato in prestito con diritto di riscatto (2 milioni di euro) dalla Sampdoria.
Intreccio. Il Genoa è proprietario del cartellino di Robert Acquafresca, attualmente in prestito al Bologna. La società emiliana ha esigenza di sfoltire la rosa e sembra che il tecnico Pioli non sia troppo contento del rendimento dell'ex rossoblù. Biondini al Genoa e l'attaccante che torna in Sardegna è una ipotesi tutt'altro che campata in aria. Ma c'è anche un'altra opzione: il "rosso" a Udine in cambio di Floro Flores (giocatore graditissimo al tecnico Ballardini) più un conguaglio a favore della società friulana, che comunque continua a tenere duro e per il momento non ha messo il bomber sul mercato.
Alternative. Nelle ultime ore si è parlato di un possibile trasferimento di Luca Toni al Cagliari. La Juventus se ne vuole liberare, ma l'età avanzata del giocatore potrebbe costituire un problema. Di sicuro il club bianconero ha da tempo gli occhi puntati su Nainggolan e sarebbe disposto a cedere l'ex attaccante della Nazionale a titolo gratuito, pur di ottenere un'opzione sul centrocampista indo-belga. Ma su queste basi Cellino non aprirà nessuna trattativa. Tra l'altro ieri c'è da registrare il suggerimento di Pablito Rossi alla Juventus: «Prendete Radja Nainggolan, è il giocatore ideale».
Altre idee. Se parte Biondini arriverà un altro centrocampista. Il mirino del Cagliari è puntato su Parolo del Cesena e Donadel del Napoli. Cominciamo dal primo. A Miami c'è stato un incontro (casuale?) tra Cellino e Igor Campedelli, patron dei romagnoli. «Non abbiamo parlato di mercato - le parole del presidente cesenate -, ma su Parolo ci sono tante squadre: Fiorentina, Lazio e Udinese. Di sicuro non ci priveremo di lui a cuor leggero». Campedelli lo valuta 8-10 milioni di euro, ma se nella trattativa entrasse Biondini, potrebbe accontentarsi di 2-3 milioni. Su Donadel (scontento di non avere spazi al Napoli) è piombato in questi giorni il Bologna. Mette sul piatto della bilancia Mudingay. Cellino osserva e aspetta il momento giusto per dire la sua. Magari facendo leva sull'amicizia che lo lega ad Aurelio De Laurentiis.
In partenza. Simone Gozzi potrebbe tornare al Modena. Larrivey piace al Velez ma è un'operazione che se andrà in porto succederà a fine mese. Mentre Salvatore Burrai, mai utilizzato in questa stagione, è un obiettivo della Juve Stabia e di molte squadre della Prima Divisione. Il Cagliari è interessato a Cazzola (magari a giugno) e la cessione di Burrai potrebbe servire per avere un'opzione su questo giocatore che sta facendo benissimo nel campionato di serie B. Da oggi il mercato entra nel vivo.


 Doppia partita con il Grifone

Tira diritto verso la gara di domenica prossima. Davide Ballardini con la necessità, impellente, di fare risultato. Provando a muovere una classifica bloccata, dopo due sconfitte consecutive. Per ora il crocevia è rappresentato dal confronto con il Genoa. E, sull'asse Sardegna- Liguria, non solo la diciassettesima giornata di campionato: passano anche le sfaccettature di un mercato pronto al decollo immediato. Scialuppa di salvataggio per quelle squadre che zoppicano. È il caso del Cagliari che, con la società del presidente Enrico Preziosi (quest'ultimo a svernare aDubai, mentre Cellino è a Miami, dove si è intrattenuto con il Campedelli cesenate a disquisire di Parolo) intavolerà un discorso in prospettiva.

Anzitutto per provare a riportare a casa Acquafresca. E sarebbe la terza volta. Poi anche per decidere sul futuro, anche immediato, di un Biondini oramai con la valigia sull'uscio e concupito pure dal Cesena, sua città natale. Cagliari e Genoa, nel frattempo, si affronteranno al Sant'Elia l' 8 gennaio. I liguri hanno, al momento, tre punti di vantaggio sulla formazione rossoblù sarda. Cagliari che stenta in casa (1 sola vittoria in 8 gare), ma Genoa che in trasferta perde spesso (2 vittorie, 1 pareggio e ben 5 sconfitte). Ballardini comincia già a mettere a punto quella che potrà essere la formazione da opporre al Grifone. È arrivato Dessena, a proposito di cavalli di ritorno, che presumibilmente raccoglierà l'eredità di Biondini. Per l'ex-doriano si tratta di confermare quanto di buono aveva evidenziato nella sua prima esperienza cagliaritana, datata 2009-'10. Quest'anno non è mai stato utilizzato in blucerchiato ed ha raccolto 25 miseri minuti. Ha voglia di mettersi in luce.

Quasi certamente sarà "sguinzagliato" domenica dall' inizio, in un centrocampo che potrebbe proporlo sulla corsia di destra ed ovviamente Nainggolan a sinistra, entrambi a supporto del regista Conti. Con il belga che ci si augura non sia ammaliato dal canto delle sirene russe. Il reparto difensivo sarà composto dai soliti noti. In attesa, non spasmodica, ma quasi, che si riprenda definitivamente dalla frattura al pèrone Astori. Per tornare a comporre la coppia centrale assieme a Canini. Il quale, quest'ultimo, ha avuto un calo di rendimento significativo, probabilmente dovuto alla mancanza del compagno di reparto. In panchina andrebbero Ekdal e lo stesso Biondini, entrambi pronti per un utilizzo eventuale in corso d'opera.

Con priorità sullo svedese, in possesso di discreti numeri, ma che deve attestarsi su sufficenti livelli di rendimento. Nulla di nuovo dalla cintola in su, con Cossu ad agire da trequartista a supporto delle due punte, che dovrebbero essere ancora Ibarbo e Larrivey. Almeno, fino a nuovo ordine. Però con una soluzione in più in panca, visto e considerato che El Kabir è tornato finalmente a disposizione dopo tre mesi tribolati, che ne hanno messo in discussione l'intera annata agonistica. E inoltre, le voci che vedrebbero l'attaccante marocchino in procinto di tornare a giocare in Svezia, paiono definitivamente rimesse in un cassetto, chiuso a doppia mandata.

L'altro elemento del reparto offensivo, Thiago Ribeiro, sarà anche lui a disposizione, con la segreta speranza che possa rendersi utile. Fra lui è Larrivey, uno cambierà aria a gennaio, per far posto ad Acquafresca o chi per esso. Ed a margine urge proprio questa opzione principale: una punta di peso. Con l'attaccante attualmente al Bologna in cima ai sogni, anche se il dg Francesco Marroccu ha nel taccuino un ventaglio di ipotesi. Bisognerà valutare quanto attendibili e utili alla causa. (Sergio Demuru)


domenica 1 gennaio 2012

SERIE A, RECUPERO 1a GIORNATA, I TABELLINI

SIENA-FIORENTINA 0-0. SIENA: Brkic, Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso, Grossi (85’ Bolzoni), D’Agostino (72’ Pesoli), Gazzi, Brienza, Calaiò, Destro (82’ Larrondo). FIORENTINA: Boruc, Natali, Nastasic, Gamberini, De Silvestri (46’ Romulo), Lazzari, Montolivo, Behrami, Vargas, Jovetic, Cerci (72’ Gilardino). ARBITRO: Banti (Livorno).

UDINESE-JUVENTUS 0-0. UDINESE: Handanovic, Ferronetti, Danilo, Domizzi, Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero, Abdi (86’ Floro Flores), Di Natale. JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Estigarribia (89’ De Ceglie), Pepe (80’ Del Piero), Matri (71’ Quagliarella). ARBITRO: Tagliavento di Terni.

ATALANTA-CESENA 4-1. ATALANTA: Consigli, Masiello, Ferri, Manfredini, Peluso, Ferreira Pinto (58' Schelotto), Cigarini, Carmona, Bonaventura, Marilungo (64' Padoin), Denis (89' Gabbiadini). CESENA: Antonioli, Ceccarelli (58' Bogdani), Benalouane, Rodriguez, Rossi, Guana, Parolo, Ghezzal, Mutu (87' Arrigoni), Candreva, Eder (79' Malonga). ARBITRO: Russo (Nola). RETI: 12’ Candreva (C), 17’ rig. Denis (A), 18’ e 44’ Marilungo (A), 71’ Peluso (A).

BOLOGNA-ROMA 0-2. BOLOGNA: Gillet, Crespo, Raggi, Portanova, Morleo, Casarini (91' Mudingayi), Perez, Kone, Ramirez (91' Gimenez),  Diamanti, Di Vaio. ROMA: Stekelenburg, Rosi, Juan, Heinze, Taddei, Pjanic (71' Greco), De Rossi, Simplicio (80' Viviani), Totti, Lamela (67' Bojan), Osvaldo. ARBITRO: De Marco (Chiavari). RETI: 17' Taddei, 40' Osvaldo.  

INTER-LECCE 4-1. INTER: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Faraoni (46’ Cambiasso), Zanetti, Thiago Motta, Alvarez, Forlan (46’ Milito), Pazzini (72’ Obi). LECCE: Gabrieli, Oddo, Tomovic, Ferrario, Cuadrado, Giacomazzi, Obodo (75’ Pasquato), Olivera (46’ Piatti), Brivio, Muriel (53’ Corvia), Di Michele. ARBITRO: Guida (Torre Annunziata). RETI: 19’ Muriel (L), 34’ Pazzini (I), 49’ Milito (I), 73’ Cambiasso (I), 81’ Alvarez (I).

LAZIO-CHIEVO 0-0. LAZIO: Bizzarri, Konko (84' Kozak), Biava, Dias, Radu, Cana, Ledesma, Lulic, Hernanes (46' Gonzalez), Cisse (65' Rocchi), Klose. CHIEVO: Sorrentino, Frey, Andreolli, Cesar, Jokic, Luciano (76' Sammarco), Bradley, Hetemaj, Thereau (81' Morero), Pellissier, Paloschi (72' Moscardelli). ARBITRO: Brighi (Cesena).

NAPOLI-GENOA 6-1. NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro (66' Fernandez), Aronica, Maggio, Inler, Gargano (59' Dzemaili), Zuniga, Hamsik, Pandev (77' Lucarelli), Cavani. GENOA: Frey, Mesto, Granqvist, Dainelli, Kaladze (59' Marchiori), Seymour (50' Merkel), Veloso, Rossi, Jorquera, Caracciolo (39' Jankovic), Pratto. ARBITRO: Valeri. RETI: 12' Cavani (N), 17' Hamsik (N), 24' Cavani (N), 27' Jorquera (G), 46' Pandev (N), 49' Gargano (N), 80' Zuniga (N).

NOVARA-PALERMO 2-2. NOVARA: Ujkani, Morganella, Giorgi (50' Mazzarani), Paci, Ludi, Gemiti, Porcari, Radovanovic, Rigoni, Rubino (67' Morimoto), Granoche (58' Meggiorini). PALERMO: Benussi, Munoz, Silvestre, Cetto (37' Bacinovic), Balzaretti, Alvarez (67' Bertolo), Migliaccio, Barreto, Acquah (46' Aguirregaray), Ilicic, Budan. ARBITRO: Daniele Doveri (Roma). RETI: 20' aut. Ludi (P), 73' Bertolo (P), 77' Mazzarani (N), 84' Rigoni (N).

PARMA-CATANIA 3-3. PARMA: Mirante, Zaccardo (46' Feltscher), Santacroce, Lucarelli, Gobbi, Biabiany, Jadid (78' Pereira), Galloppa, Modesto (82' Musacci), Giovinco, Floccari. CATANIA: Andujar, Bellusci, Legrottaglie, Marchese, Izco, Sciacca (46' Gomez), Lodi, Almiron, Capuano (59' Ricchiuti), Barrientos (81' Catellani), Maxi Lopez. ARBITRO: Massa (Imperia). RETI: 5’ Modesto (P), 22’ Almiron (C), 23’ Biabiany (P), 44’ Floccari (P), 75’ rig. Lodi (C), 85’ Catellani (C).

CLASSIFICA: Juventus, Milan 34; Udinese 32; Lazio 30; Inter 26; Roma, Napoli 24; Catania 22; Palermo, Genoa 21; Atalanta, Chievo 20; Parma 19; Cagliari, Fiorentina 18; Bologna, Siena 15; Novara, Cesena 12; Lecce 9.