sabato 19 ottobre 2013

IL QUARTO ESORDIO DEL SANT'ELIA

Il gol di Zola al Genoa nel dicembre 2003
 
Stavolta pare proprio che ci siamo. Il Sant'Elia, sempre più ridotto in numero di posti dal giorno della sua nascita, risorge per la quarta volta dalle ceneri e si appresta a ospitare un nuovo esordio del Cagliari.
Ed è la quarta volta che succede, e in ognuna di queste occasioni ci fu il bagno di folla, compatibilmente con la sua capienza massima in quel determinato periodo.
Vediamo di fare memoria.
La prima volta fu appunto nel 1970, col Cagliari appena scudettato e al quale venne regalato come premio uno stadio nuovo di zecca, con pista di atletica e capace di ospitare ben 60.000 spettatori. 
Il battesimo del nuovo impianto si ebbe appunto nel settembre del 1970, in occasione della partita di coppa Italia contro la Massese (poi vinta 4-1) e alcuni giorni dopo per l'esordio in coppa dei Campioni (che non si chiamava ancora Champions) contro i francesi del St. Etienne, contro i quali Riva e compagni passeggiarono davanti a quasi 70.000 persone festanti, vincendo per 3-0. In tutto un esordio con sette reti in due partite. Non male.
Passano diciannove anni e il Sant'Elia, lasciato a rifarsi il trucco per "Italia '90", torna ad ospitare la squadra rossoblù nel marzo del 1989 in occasione del derby contro la Torres, abbandonando il vecchio e glorioso Amsicora, la cui magia aveva riportato il Cagliari in testa alla classifica dopo quasi vent'anni, anche se solo in serie C. I più si toccarono le parti basse per un impianto che, dopo lo scudetto del 1970, aveva visto più delusioni che gioie, e ora andava a sostituire l'Amsicora reduce da una cavalcata trionfale di sette mesi.
E infatti il derby di ritorno contro la Torres, con una cornice di pubblico da festa (quasi 30.000 spettatori per uno stadio non ancora del tutto completato), si rivelò beffardo: il gol di Barozzi del primo tempo venne recuperato a due minuti dalla fine da una girata in area di Bardi, favorito da un precedente svarione tra Ielpo e Valentini. E va beh, alla fine ci fu comunque la trionfale promozione in serie B, in prima posizione.
Notate: dai 60.000 e oltre del primo esordio, siamo passati a 30.000. Ma proseguiamo coi ricordi.
Arriviamo fino a un tiepido pomeriggio di dicembre (quasi natale) del 2003 e il Sant'Elia, ormai mezzo decrepito ma rimesso in grado di ospitare una partita di calcio grazie al montaggio di tribune in tubi innocenti all'interno dello stesso impianto, ri-ospita una partita del Cagliari dopo parecchi mesi, e dopo il forzato esilio a Tempio (sempre meglio di Trieste) degli inizi della stagione 2003/04, quella di Zola che torna a casa per intenderci.
Anche in quella occasione l'entusiasmo era alle stelle, i biglietti esauriti e a fare da agnello sacrificale, il Genoa. Finì 2-0 con reti di Zola (e non poteva essere altrimenti) e Suazo. I posti a sedere nel frattempo continuano a diminuire (siamo scesi a un massimo di 22.000) ma a fine stagione arriva un'altra promozione, in serie A. Non male: esordio in nuovo Sant'Elia... promozione e altro primo posto (in compagnia del Palermo di Toni). Tutto ciò porta bene? Chissà.
E ora torniamo ai giorni nostri: ecco il quarto esordio del Sant'Elia, coi posti che diminuiscono sempre di più (stavolta siamo a 5000 posti) e l'entusiasmo che torna ai livelli dei tempi d'oro. Sperando che questo ennesimo ritorno a casa corrisponda con una nuova vittoria (che al Cagliari manca dalla prima giornata), proviamo a fare una considerazione spiccia: a Cagliari per far tornare entusiasmo sulla propria squadra di calcio sembra che occorra toglierla a lungo dalla città. 
E' proprio vero che le cose sono più belle quando fatichiamo ad averle. Allora capite perche i ricchi sono spesso infelici nonostante tutti quei soldi?