mercoledì 5 ottobre 2011

LE STANNO TENTANDO TUTTE



Le stanno tentando tutte. Il dissenso cresce in maniera esponenziale, l'informazione veicolata dei canali "tradizionali" funziona solo con una parte della popolazione, e il web accresce la propria potenza quale mezzo alternativo per informarsi veramente, senza tagli e censure.
Vogliono tarparne le ali. Ma non ci riusciranno. L'onda avanzerà lo stesso, non basta mettere delle placche protettive se la sua potenza cresce come quella di uno tsunami generato da un movimento tellurico. Ci fate chiudere i blog "antipatici"? Ne apriremo altri. Non si può bloccare uno tsunami scatenato.
I managers incapaci e superpagati dell'azienda Italia rischiano di farla andare in falllimento e accollano il ripristino della liquidità ai propri "dipendenti"? Bene. Ma così i managers perdono il rispetto della propria classe operaia, che un giorno si fermerà e bloccherà la "produzione".
E allora addio ai loro superstipendi. Se l'azienda fallisce, anche loro diverranno disoccupati. Ma se loro cadranno in piedi, niente potrà fermare la furia di chi avrà perduto la fonte di sostentamento per sè e la propria famiglia.
I nodi vengono sempre al pettine. Lo dice la storia. E nei libri di storia che leggeranno i nostri nipoti non verrete ricordati come dei grandi statisti, ma solo come un monito sugli errori da non commettere per chi verrà dopo.
Ho criticato qualcuno? Oscuratemi pure!

martedì 4 ottobre 2011

SERIE A, 6a GIORNATA, TUTTI I TABELLINI

ROMA-ATALANTA 3-1. ROMA: Lobont, Rosi, Burdisso, Heinze, J.Angel, Simplicio, De Rossi, Pjanic, Osvaldo (85' Borriello), Totti (69' Pizarro), Bojan (61' Borini). ATALANTA: Consigli, Masiello, Capelli, Manfredini, Bellini, Schelotto, Cigarini (91' Caserta), Brighi (57' Bonaventura), Padoin, Moralez (75' Gabbiadini), Denis. ARBITRO: Celi (Campobasso). RETI: 20' Bojan (R), 31' Osvaldo (R), 48' Denis (A), 81' Simplicio (R).
INTER-NAPOLI 0-3. INTER: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Chivu (87' Nagatomo), Zanetti, Cambiasso, Obi, Alvarez (61' Stankovic), Forlan (67' Zarate), Pazzini. NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (87' Fernandez), Maggio, Inler, Gargano, Zuniga, Hamsik, Lavezzi (79' Chavez), Pandev (51' Mascara). ARBITRO: Rocchi (Firenze). RETI: 42' Campagnaro, 56' Maggio, 75' Hamsik.
NOVARA-CATANIA 3-3. NOVARA: Ujkani, Dellafiore, Paci, Ludi, Gemiti, Marianini (34' Pinardi), Porcari, Giorgi, Rigoni, Granoche (59' Morimoto), Meggiorini (76' Jeda). CATANIA: Andujar, Bellusci, Legrottaglie (85' Ledesma), Marchese, Lanzafame, Del Vecchio, Lodi, Almiron, Capuano, Gomez, Bergessio (54' Suazo, 64' Catellani). ARBITRO: Brighi (Cesena). RETI: 14' Legrottaglie (C), 49' rig. Rigoni (N), 57' Lodi (C), 65' Morimoto (N), 86' Jeda (N), 91' Gomez (C).
CESENA-CHIEVO 0-0. CESENA: Ravaglia, Comotto (53' Ceccarelli), Von Bergen, G. Rodriguez, Lauro, Guana, Colucci, Candreva, Eder, Mutu (87' Martinez), Ghezzal (46' Bogdani). CHIEVO: Sorrentino, Sardo, Morero, Cesar, Jokic, Bradley, Rigoni, Hetemaj (88' Vacek), Cruzado (57' Sammarco), Moscardelli (57' Paloschi), Pellissier. ARBITRO: Banti (Livorno).
FIORENTINA-LAZIO 1-2. FIORENTINA: Boruc, De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual, Montolivo, Behrami, Lazzari (81' Kharja), Cerci, Jovetic, Vargas (55' Silva). LAZIO: Marchetti, Konko, Stankevicius, Dias, Radu (65' Sculli), Gonzalez (60' Lulic), Ledesma, Brocchi, Hernanes, Klose, Cisse (75' Matuzalem). ARBITRO: Bergonzi (Genova). RETI: 8' Cerci (F), 28' Hernanes (L), 83' Klose (L).
PALERMO-SIENA 2-0. PALERMO: Tzorvas, E. Pisano, Silvestre, Migliaccio, Balzaretti, Ilicic (72' Acquah), Barreto, Della Rocca, Bertolo (56' Mantovani), Miccoli (46' Zahavi), Hernandez. SIENA: Brkic, Vitiello, Rossettini, Terzi, A. Rossi, Mannini (46' Gonzalez), Vergassola (66' D'Agostino), Gazzi, Brienza, Destro, Calaiò (46' Reginaldo). ARBITRO: Romeo (Verona). RETI: 19' Migliaccio, 94' rig. Hernandez.
PARMA-GENOA 3-1. PARMA: Mirante, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi, Biabiany (69' Valdes), Morrone (79' Blasi), Jadid, Modesto, Giovinco (75' Galloppa), Floccari. CHIEVO: Frey, Rossi, Bovo, Kaladze, Antonelli (39' Moretti), Kucka, Veloso, Constant (46' Pratto), Jorquera, Palacio, Caracciolo (71' Jankovic). ARBITRO: Damato (Barletta). RETI: 29' e 42' rig. Giovinco (P), 50' Morrone (P), 92' rig. Palacio (G).
UDINESE-BOLOGNA 2-0. UDINESE: Handanovic, Benatia, Danilo, Ferronetti, Basta, Isla (92' Badu), Pinzi, Asamoah, Armero, Torje (68' Abdi), Di Natale. BOLOGNA: Agliardi, Casarini, Portanova, Antonsson (57' Loria), Raggi, Gimenez, Perez, Mudingayi, Kone (63' Pulzetti), Diamanti, Di Vaio (53' Acquafresca). ARBITRO: Peruzzo (Schio). RETI: 29' Benatia, 72' rig. Di Natale.
JUVENTUS-MILAN 2-0. JUVENTUS: Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Pirlo, Marchisio, Krasic (53' Giaccherini), Vidal (94' Pazienza), Pepe, Vucinic (87' Matri). MILAN: Abbiati, Bonera, Nesta (70' Antonini), Thiago Silva, Zambrotta, Nocerino, Van Bommel, Seedorf, Boateng, Ibrahimovic, Cassano (60' Emanuelsson). ARBITRO: Rizzoli (Bologna). RETI: 87' e 93' Marchisio.
CLASSIFICA:
Juventus, Udinese 11; Cagliari, Napoli, Palermo 10; Roma, Lazio, Chievo 8; Fiorentina, Genoa 7; Catania, Parma 6; Novara, Siena, Milan 5; Atalanta, Inter, Lecce 4; Cesena, Bologna 1.

E' TROPPO PRESTO PER SOGNARE?

La grinta di Biondini

Il Cagliari ci sta facendo davvero sognare. Secondo posto in classifica, squadra forte, grande compattezza, gioco fluido, singoli in evidenza con Conti, Cossu, Nainggolan (formidabile) e Biondini sugli scudi.
Difesa ben registrata con Canini e Astori che sembrano quasi dei veterani a dispetto della loro giovane età. Astori è ormai nel giro della nazionale maggiore e Canini è appetito dai grandi club. Davanti c'è forza e fantasia. Ribeiro si è subito ambientato nonostante i problemi di lingua, Larrivey pur non segnando, gioca bene e si sacrifica; Nenè è sempre il grande generoso a cui manca solo ritrovare la strada del gol.
Poi c'è Ibarbo, grande talento davvero, bello vederlo giocare, a tratti esaltante. Dobbiamo allora accontentarci dei 40 punti e di una semplice salvezza? Mi auguro e ci auguriamo che non sia così.
Il Cagliari sta dimostrando davvero di potersela giocare contro tutte le avversarie. Che tristezza i lunghi finali di campionato delle passate stagioni a perdere più o meno in ogni campo e in casa compreso. Anche nella stagione 1992/1993 che fu quella della nostra ultima qualificazione in UEFA non si partiva certo con la speranza di arrivare al sesto posto.
Eppure credendoci, strada facendo, domenica dopo domenica, i ragazzi di Mazzone (grande maestro e allenatore indimenticato) riuscirono in un’impresa davvero favolsosa. C’è da dire che il paragone tra il Cagliari di allora e questo è cosa molto complessa. Nella stagione del sento posto la squadra aveva tra le sue fila calciatori del calibro di Matteoli e Francescoli, (roba ai limiti dell’immaginazione…) Pusceddu e Napoli, Villa, lo stesso Bisoli, Moriero, il grande Oliveira (che incominciava ad esprimersi a buoni livelli per poi diventare il grande attaccante che tutti ricordiamo) e il buon Ielpo tra i pali.
E’ doveroso però sottolineare che la serie A di allora era ben altra cosa. Non solo quello italiano era davvero il campionato più bello del mondo ma era anche il più difficile. Oggi, il livello è assai calato, non ci sono dubbi. Sognare quindi è giusto, fermo restando che le insidie sono sempre dietro l’angolo e che vi deve essere per forza la volontà nell’ottenere il grande risultato, non solo da parte dei ragazzi e del mister ma logicamente anche da parte della società.
Certo poi ci sarebbe il problema stadio, il problema della nuova Coppa UEFA che inizia in estate e si conclude a maggio dopo gironi e contro gironi…
Infine c’è anche la difficoltà del regolamento: da quest’anno sono solo tre le formazioni italiane che accederanno alla vecchia Coppa dei Campioni e solo la quarta e la quinta classificata giocheranno la così chiamata Europa League. Un posto in più può arrivare vincendo la Coppa Italia (dubito che la vinceremo) oppure, sempre grazie alla stessa, potrebbe liberarsi un posto in favore della sesta classificata in caso le due finaliste siano anche qualificate alla Champions League.
Al di là di tutti questi calcoli è forte la sensazione che sia l’anno buono per arrivare in alto, forse non alla qualificazione europea ma in alto sì e a testa alta.
Prima della partita contro il Novara, in curva nord capeggiava uno striscione dove gli ultras invitavano la squadra a giocare "37 finali". Speriamo che stavolta l'esortazione venga eseguita alla lettera.

*si ringrazia Davide per il suo intervento nel blog

domenica 2 ottobre 2011

LECCE-CAGLIARI 0-2, le pagelle



Agazzi 7: Poco impegnato ma sempre attento. Ottimo su una punizione di Pasquato e in uscita su Cuadrado. Nonostante in tanti pensino il contrario, dà sicurezza al reparto.

Canini 6,5: Svolge il suo onesto lavoro di copertura e marcatura con attenzione e senza sbavature. Rendimento costante, il suo.

Pisano 6: Ha un pò paura di spingere dalla sua parte, e ogni tanto soffre le avanzate dalla fascia sinistra leccese, ma nel complesso non demerita.

Agostini 6: Suo il cross dal quale parte il gol del raddoppio. Per il resto, il solito dinamismo e la consueta esperienza al servizio della sua fascia.

Astori 6: Ogni tanto sembra dover ricorrere al fallo per non farsi superare, ma nel complesso se la cava bene in quasi tutte le situazioni.

Conti 6,5: Il capitano ha messo la freccia nei confronti di Brugnera. Ora è il più presente del Cagliari, e festeggia il traguardo con una prestazione di spessore, geometrica e intelligente. Sfiora anche la rete, sarebbe stato un bel premio.

Nainggolan 7,5: Onnipresente e lucido. Un "piccolo" colosso in mezzo al campo. Godiamocelo per l'ultima stagione al Cagliari, gennaio permettendo.

Biondini 7: Quello che doveva essere venduto si sta rivelando uno dei migliori acquisti di questa stagione. Solito dinamismo al servizio della squadra, e stavolta pure un gol che chiude i giochi. Se continua così sarà dura per Ekdal e Sampaio trovare posto.

Cossu 6,5: Con la palla nei piedi sembra sempre sul punto di inventare qualcosa. Suo il cross del primo gol. Svaria su tutto il fronte offensivo senza dare punti di riferimento, in risposta di chi crede che Ficcadenti lo stia confinando troppo sulla sinistra. Non è ancora ai suoi massimi livelli; quando ci arriverà, che ne sarà del Cagliari?

Thiago Ribeiro 7: Un bell'acquisto. Gol a parte (da verificare attentamente che non si tratti di autorete) è un giocatore vero, che sa creare situazioni pericolose e saltare l'uomo, dando sempre la sensazione di pericolosità. Intelligente il tocco per il gol di Biondini. Bravo.

Larrivey 6: Fa tanto lavoro sporco per la squadra ma torna al passato: non tira mai in porta.

Ibarbo e Nenè: senza voto

Ficcadenti 7: Con intelligenza, competenza calcistica e senza proclami sta silenziosamente creando una nuova sorpresa del campionato. Speriamo che duri.

LECCE-CAGLIARI 0-2, il tabellino

6° GIORNATA (2 ottobre 2011)
LECCE-CAGLIARI  0-2
LECCE: Julio Sergio, Oddo, Tomovic, Ferrario, Brivio (46’ Pasquato), Cuadrado, Giacomazzi (61’ Bertolacci), Obodo, Mesbah, Piatti (85' Corvia), Di Michele. A disposizione: Benassi, Diamoutene, Strasser, Ofere. Allenatore: Di Francesco.
CAGLIARI: Agazzi, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Biondini, Conti, Nainggolan, Cossu, Thiago Ribeiro (70' Ibarbo), Larrivey (80’ Nenè). A disposizione: Avramov, Ariaudo, Perico, Rui Sampaio, Ekdal. Allenatore: Ficcadenti.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata.
Spettatori: 7.500 circa.
Statistiche Cagliari: Falli 18(78); Corner 6(24); Tiri in porta 3(23); Tiri fuori 5(33); Fuorigioco 3(11). Ammoniti 2(13): Pisano, Conti.
(tra parentesi i totali di campionato)

PROVA DI MATURITA': CAGLIARI SECONDO



Lecce-Cagliari 0-2

Il Cagliari riprende la sua sorprendente corsa verso i quartieri alti della serie A e con una vera prova di forza espugna anche Lecce.
I timori di farsi sgambettare da una squadra inferiore tecnicamente ma con l'acqua alla gola svaniscono quasi subito, quando si nota che i ragazzi di Ficcadenti giocano con concentrazione e compattezza, aspettando il momento giusto per far valere la loro superiorità complessiva.
Tutto si decide nel primo tempo. Dopo dieci minuti un cross in area da parte di Cossu è troppo alto per la testa di Larrivey ma diviene preda di Thiago Ribeiro il quale insacca al volo pur disturbato da un difensore.
E' il gol che incanala la partita nella direzione voluta da Ficcadenti; nel frattempo Conti e compagni continuano a tenere il controllo della partita senza prendere particolari rischi. Sul finire del primo tempo arriva il raddoppio: anche in questo caso è un cross dalla sinistra (stavolta di Agostini) a far giungere la palla verso Ribeiro il quale ne prolunga la traiettoria con un tocco astuto e Biondini in spaccata la deposita in fondo al sacco.
Partita chiusa? Si. I timori di un'altra rimonta come il 3-3 della passata stagione svaniscono nella ripresa quando si vede ben altro Cagliari rispetto a quello che si fece beffare (??!!) nello scorso aprile, e si capisce che la squadra pugliese è davvero poca cosa, anche per l'ottima interdizione del centrocampo cagliaritano, che corre pochi rischi. E le poche volte che si rischia, Agazzi è pronto a chiudere la porta.
Al triplice fischio il Cagliari è (in attesa della Juve) secondo, dietro l'Udinese e a pari punti con Napoli e Palermo. Il sud e le isole si stanno divertendo un mondo, almeno per ora.