lunedì 1 settembre 2014

ZAZA, VEDI CAGLIARI E POI... GOL!

Lo splendido gol di Zaza contro il Cagliari

Per l'esordio del Cagliari nel nuovo campionato e il nuovo esordio di Zeman in una squadra di serie A dall'ultima partita sulla panchina della Roma (guardacaso giocata proprio contro il Cagliari) tralasciamo le analisi tecnico-tattiche delle quali il web e la carta stampata straboccano. E poi tutti o quasi hanno visto la partita in tv, quindi non si aggiungerebbe nulla di nuovo ai "fiumi di parole" già portati al successo a Sanremo dai carneadi Jalisse qualche lustro fa.
Spendiamo invece qualche parola per quel giovane ventitreenne con la maglia numero dieci del Sassuolo, di nome Simone Zaza, attaccante lanciato nel grande calcio dai 18 gol di Ascoli due anni fa e tipino dal caratterino un pò così e dai piedi assai educati. 
Non ne vogliamo parlare per lo splendido gol con il quale ieri ha portato in svantaggio il Cagliari, un gol che ricorda parecchio quello segnato da Totti alla Sampdoria nel 2006 (chi si ricorda la magnifica "volée" di sinistro sull'angolino opposto, capolavoro di coordinazione e precisione?). 
No, parliamone per un altro motivo, partendo da una constatazione: in tre partite fin qui giocate dal Sassuolo col Cagliari, il talentino del Sassuolo appena convocato in nazionale ha sempre segnato. 
Rinfreschiamo la memoria: la scorsa stagione all'andata si pareggiò 2-2 al Sant'Elia e Zaza segnò lo 0-2 prima della rimonta di Nenè e Sau (sempre lui), mentre al ritorno l'attaccante neroverde realizzò il vantaggio emiliano, poi pareggiato da un rigore di Ibrahimi. Quest'anno la storia si è ripetuta, come da partita di ieri.
Insomma, in tre gare contro i rossoblù il buon Zaza ha fatto l'en-plein di reti, rinverdendo la tradizione di gente come Rocchi, Floccari, Perrotta, Vucinic e ultimamente Matri, giusto per citare alcuni giocatori capaci più volte di esaltarsi nel recente passato dentro l'area di rigore cagliaritana. 
Che sia di monito per la partita di ritorno?

domenica 31 agosto 2014

CAGLIARI, SI RIPARTE!


L'allievo contro il maestro. Di Francesco contro Zeman. Chi la spunterà?
Non poteva capitare esordio più indecifrabile per il nuovo corso zemaniano del Cagliari, sul campo di una squadra allenata da uno dei tanti "allievi" del boemo, e che nel gioco ne ricalca le caratteristiche tattiche e la gioventù della rosa. 
Il Sassuolo che ha lanciato due attaccanti giovani e di prospettiva come Berardi e Zaza può essere pericoloso là davanti, se la linea difensiva cagliaritana dovesse sbagliare dei movimenti nella tattica del fuorigioco, ma può rischiare allo stesso tempo se il trio avanzato della squadra rossoblù dovesse azzeccare i tanti movimenti offensivi in parte intravisti nel primo tempo contro il Catania. Insomma, la partita è da tripla e, magari, da "over".
Il nuovo corso del Cagliari riparte da nessuna certezza e interessanti curiosità: Se alcuni giovani giocatori dovessero assimilare al meglio i dettami di Zeman, ci si potrebbe divertire e potrebbero nascere delle nuove stelle per la serie A.
D'altronde l'allenatore boemo, pur avendo vinto poco in carriera, è noto per aver lanciato giovani sconosciuti in grado di fare carriere di tutto rispetto. Qualche nome in ordine cronologico? Schillaci (Messina), Di Biagio, Signori e Baiano (Foggia), Nesta, Di Vaio e Nedved (Lazio), Delvecchio, Di Francesco (oggi suo avversario) e un certo Totti (Roma), Nocerino (Avellino), Vucuinic, Bokinov e Osvaldo (Lecce), Sau e Insigne (Foggia bis), Immobile e Verratti (Pescara), Florenzi (Roma bis). Niente male.
E oggi a chi potrebbe toccare? Magari alle punte Loi e Longo, o al prodotto locale Murru, o a Crisetig, Donsah e Farias. Solo col passare delle settimane si scoprirà se la necessità di cambiare registro sarà stata una scelta giusta oppure una giocata troppo rischiosa alla roulette del campionato. 
In ogni caso, in mezzo ai tanti esordienti del Cagliari di oggi, sarà fondamentale l'apporto della vecchia guardia, gente come Rossettini, Conti, Ekdal e Cossu che serviranno come il pane ai giovani per crescere senza far brutte figure come dei dilettanti allo sbaraglio. 
Quella vecchia guardia che in parte oggi giocherà con la maglia nero-verde (vedi Missiroli ma soprattutto Ariaudo e Biondini) e che nello scorso campionato ha detto la sua da metà stagione in poi sulla salvezza di una squadra a volte spumeggiante ma forse troppo giovane. A dimostrazione del fatto che l'esperienza a certi livelli ha sempre la sua importanza.
Dalle 20,45 di stasera basta parole: parlerà solo il campo. In bocca al lupo, Zeman...