domenica 13 novembre 2011

LE VITTORIE AL MEAZZA: INTER-CAGLIARI 1-3 (1982)



(14 febbraio 1982 – Inter-Cagliari 1-3)
Chissà quanto avrebbe guadagnato uno scommettittore clandestino (all’epoca era l’unico modo per puntare denaro sulle partite di calcio) se avesse giocato sulla vittoria del Cagliari a San Siro in questa partita. I numeri parlano chiaro: Inter terza in graduatoria a due lunghezze dalla coppia di testa (Fiorentina e Juventus) con 24 punti; Cagliari terzultimo con dieci punti di meno; Inter che non perde in casa da nove mesi (l’ultimo rovescio è dello scorso maggio, 1-2 con l’Ascoli) e, in antitesi, Cagliari che non ha ancora vinto in trasferta.
Serve altro? No, diciamo che con una bella puntata sui nerazzurri vincenti si vince poco ma si va sul sicuro. E invece...
Succede quello che nessuno si aspetta. La squadra di Bersellini forse è troppo sicura del pronostico favorevole e così snobba la formazione isolana immaginando di ridurla facilmente in polpette. Infatti conduce la partita con sufficienza, senza particolare cattiveria, come se sapesse di dover arrivare alla rete da un momento all’altro. I rossoblù sette giorni prima ne avevano prese quattro a domicilio dalla Roma, quindi la loro difesa non dà per nulla la sensazione di impenetrabilità. Ma è forse quella dissennata partita che ha fatto da insegnamento per i giocatori del Cagliari, che stavolta sono molto attenti a non scoprirsi, e quindi i giocolieri interisti (su tutti Beccalossi) soffrono parecchio la mancanza di spazi e l’aggressività del centrocampo avversario.
Ma il Cagliari non vuole solo difendersi. Quando riconquista palla fa partire l’azione in modo pericoloso, il che sorprende la squadra meneghina che ha la guardia troppo abbassata, per dirla con il linguaggio della boxe. Così, quando alla mezz’ora del primo tempo, Piras segna il vantaggio cagliaritano con una fulminea girata di destro su servizio di Quagliozzi, non ci si sorprende più di tanto.
Trovato il vantaggio, la squadra di Carosi prosegue con la stessa tattica accorta e a dire il vero ogni tanto rischia qualcosa sugli avvolgenti attacchi interisti, ma è proprio questo buttarsi avanti in massa dei giocatori in maglia nerazzurra ad aprire ulteriori spazi per i contropiedi di Marchetti e compagni. Però, a forza di macinare azioni su azioni, il pareggio arriva.
San Siro tira un sospiro di sollievo al quinto della ripresa quando Bagni sfrutta un calcio piazzato per superare Corti in mezzo agli imbambolati difensori rossoblù. Con queste squadre non si può sbagliare nulla o si viene puniti.
Il pareggio interista lascia pensare che per il Cagliari si prospetti una ripresa in trincea, a soffrire, e di conseguenza prima o poi le buschi di santa ragione. Invece le busca l’Inter.
A metà del secondo tempo infatti i cagliaritani piazzano l’uno-due che mette in ginocchio gli avversari. Al minuto diciotto si torna in vantaggio: Piras intercetta un passaggio errato di Marini e crossa prontamente per Quagliozzi, il quale tira sbilenco ma Bordon gli da una mano pasticciando sul pallone e facendoselo sfuggire fino al fondo del sacco. L’inter barcolla.
Tre minuti dopo cade al tappeto: Marchetti lancia Piras in contropiede, questi entra in area, resiste a una carica di Bini e supera Bordon con un diagonale sul secondo palo.
E per poco nel finale, con gli interisti ormai in barca, per poco non ci scappa pure la quarta rete (disperato salvataggio di Bergomi su Restelli). Meno male che sull’Inter si poteva puntare sicuri...

Inter: Bordon, Baresi, Oriali, Marini, Bergomi, Bini, Bagni, Prohaska, Altobelli, Beccalossi, Centi (63’ Serena). A disposizione: Cipollini, Bachlechner, Canuti, Pasinato. Allenatore: Bersellini.
Cagliari: Corti, Azzali, Lamagni, Restelli, Logozzo, Loi, Bellini, Quagliozzi (78’ Longobucco), Piras, Marchetti, Osellame. A disposizione: Goletti, Mura, Ravot. Allenatore: Carosi.
Arbitro: Bergamo di Livorno.
Reti: 30’ Piras, 50’ Bagni, 63’ Quagliozzi, 66’ Piras.
Spettatori: 35.000 circa.

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