martedì 15 novembre 2011

LE VITTORIE AL MEAZZA: INTER-CAGLIARI 1-2 (1995)

Dely Valdes
(21 maggio 1995 – Inter-Cagliari 1-2)

Un Cagliari altalenante affronta la terzultima gara del campionato 1994/95. Dopo una stagione iniziata a singhiozzi e l’esplosione invernale, i rossoblù cominciano infatti a tirare un pò il fiato. Sette giorni prima le avevano buscate in casa dal signor Roberto Mancini vestito di blucerchiato e il profumo d’Europa si era un pò rarefatto. Ora si va a giocare a Milano nella tana dell’Inter (che è avanti di un punto) e questa sfida è già uno spareggio Uefa.
Insomma, non poteva esserci avversaria peggiore. Sulla carta. Invece, di fronte al futuro allenatore Trapattoni seduto in tribuna,  il Cagliari di Tabarez sfodera il partitone e, pur agevolato da una squadra avversaria inconcludente e confusionaria, alla fine effettua il sorpasso in classifica mettendosi in pole position tra le pretendenti a un posto in coppa Uefa, con due partite ancora da giocare.
Eppure la gara era iniziata nel peggiore dei modi, per la squadra rossoblù. La punizione di Ruben Sosa battuta da oltre venti metri aveva trovato l’angolino della porta e così, dopo soli diciassette minuti, la squadra di casa si trovava già in vantaggio pur senza strafare. Il gol interista era la normale conseguenza delle insicurezze dei giocatori cagliaritani nei primi minuti di gara, giocati con titubanza e con un pizzico di timore.
Col treno europeo che riparte senza che i rossoblù ci stiano salendo, svaniscono le paure e comincia un’altra partita. Una partita non proprio piacevole per l’Inter che, vistosi attaccata,  denuncia tutti i suoi limiti espressi in questo campionato. Una squadra molle, fiacca e poco collegata tra i reparti, con una difesa lenta che le punte del Cagliari cominciano a bucare con regolarità. E così, dopo alcuni tentativi falliti da Muzzi e Oliveira, non ci si sorprende più di tanto quando, quasi allo scadere del primo tempo, il Cagliari segna il gol del pareggio. Tutto nasce da una iniziativa personale di Oliveira sulla sinistra, conclusa con un cross verso l’area. Sul pallone arriva Napoli che fa la “spizzata” di testa prolungandone la traiettoria verso Dely Valdes che, in totale solitudine, appoggia al volo in rete.
Con il pareggio la squadra meneghina barcolla e allora il Cagliari la punisce. Gli interpreti sono gli stessi di prima: Napoli allunga la palla per Oliveira a sinistra, l’attaccante si esibisce in una irresistibile serpentina e, arrivato quasi sulla linea di fondo, crossa in mezzo dove è appostato il solito Dely Valdes.
Stavolta però non c’è bisogno dell’intervento del panamense perchè Massimo Paganin arriva sulla palla con goffa approssimazione e devia nella porta del suo compagno Pagliuca, rimasto colpevolmente in porta. E’ il gol del sorpasso, sia nel punteggio che in classifica.
Per l’Inter è l’inizio di un incubo, anche perchè i giocatori del Cagliari non si fermano qui, e anche dopo il due a uno continuano a tagliare a fette la difesa nerazzurra, soprattutto con gli scatenati Muzzi e Oliveira, ma è un peccato che la mira sottoporta non sia pari alla fase preparatoria delle azioni, e così il punteggio non viene rifocillato ulteriormente.
Con questo clamoroso colpo di coda del Cagliari pare proprio che Trapattoni si ritroverà ad allenare una squadra che nella prossima stagione giocherà nella coppa Uefa.
Il Napoli, sette giorni più tardi al Sant’Elia, lo riporterà in Italia...

Inter: Pagliuca, Bergomi, Conte (58’ Bianchi), Berti, Festa, M. Paganin, Orlando, Jonk, Fontolan (58’ Dell’Anno), Bergkamp, Sosa. Allenatore: Bianchi.
Cagliari: Fiori, Pancaro, Pusceddu, Villa, Napoli, Firicano, Bisoli, Berretta, Dely Valdes (82’ Allegri), Oliveira, Muzzi. Allenatore: Tabarez.
Arbitro: Braschi di Prato.
Reti: 17’ Sosa, 45’ Dely Valdes, 56’ autorete M. Paganin.
Spettatori: 40.000 circa.

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