venerdì 18 novembre 2011

CAGLIARI: RASSEGNA STAMPA 18/11/2011






Ekdal resta il favorito per il ruolo di trequartista
ASSEMINI Prove generali questa mattina nel centro sportivo di Assemini in vista del big match di domani sera a San Siro. Durante la rifinitura il nuovo tecnico del Cagliari Ballardini scioglierà, infatti, le riserve sulla formazione anti-Inter.
Infortunato Cossu (che dovrebbe tornare a disposizione per la gara del 27 al Sant'Elia con il Bologna), il dubbio più grande riguarda inevitabilmente il ruolo di trequartista, sempre che Ballardini non decida di rinunciare al 4-3-1-2. Favorito resta Ekdal, che già in passato ha giocato tra le linee e con discreti risultati. L'alternativa sarebbe Nainggolan. L'avanzamento del belga, tuttavia, comporterebbe ulteriori spostamenti e innesti a centrocampo. Ecco perché alla fine il tecnico romagnolo dovrebbe puntare sullo svedese.
Oltre a Cossu, salteranno l'appuntamento milanese anche El Kabir e Astori. Entrambi stanno svolgendo la riabilitazione in un centro specialistico di Bologna. L'attaccante per un problema muscolare che si trascina praticamente dall'inizio della stagione, il difensore, invece, per la frattura del perone che lo ha messo ko contro il Napoli.
Questa mattina, dunque, è in programma l'allenamento di rifinitura. A seguire la comitiva rossoblù si trasferirà in aeroporto e partirà per Milano attraverso un volo charter. Lo stesso aereo riporterà poi la squadra nell'Isola domani subito dopo la partita.





Ranieri-Ballardini, incrocio pericoloso
Incrocio pericoloso. Una sconfitta proprio contro il Genoa di Davide Ballardini, lo scorso 22 settembre, costò la panchina della Roma all'attuale tecnico dell'Inter, Claudio Ranieri.
Comunque vada a finire domani a San Siro, stavolta, non c'è alcun rischio di esonero. C'è semmai il desiderio di Ballardini di sfatare un tabù che si trascina dal 2005. L'allenatore romagnolo, infatti, non ha mai vinto all'esordio con il Cagliari. La prima volta cominciò con un pareggio casalingo contro il Messina, la domenica successiva poi perse sul campo dell'Empoli (nelle nove gare complessive prima di essere mandato via, non conquistò nemmeno una vittoria). Avvio addirittura peggiore nella stagione 2007-2008, visto che iniziò la seconda avventura in rossoblù con due ko, prima al Sant'Elia con l'Udinese, poi a Reggio Calabria. In compenso dalla sfida col Napoli in poi si è preso più di una rivincita.




Il Cagliari non cambia pelle per sfidare l'Inter
CAGLIARI. Il modulo non si discute. Per affrontare l’Inter, Davide Ballardini parte da “su connottu”: 4-3-1-2. Si dovrebbe chiudere così la sequela di ipotesi tattiche alimentate dall’assenza per infortunio di Andrea Cossu. Dunque, un trequartista alle spalle del duo brasiliano Nené-Thiago Ribeiro. Adesso, si dibatte dell’identikit dell’interprete. La decisione del tecnico arriverà solo dopo la rifinitura mattutina prevista domani a Milano. Il braccio di ferro è tra Nainggolan ed Ekdal. Un faccia a faccia virtuale: infatti, dovrebbero giocare entrambi. Ma resta da capire se sarà il nazionale belga a stare sulla fascia sinistra per affiancare Conti in mediana. E se l’ex Juve chi si piazza dietro gli attaccanti nei panni di vice Cossu. Dunque, vigilia calda quella che precede il terzo debutto in carriera dell’allenatore di Ravenna sulla panchina del Cagliari. I primi. Ecco gli undici. Agazzi, Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini, Bionini, Conti, Nainggolan, Ekdal, Nené e Thiago Ribeiro, salvo ripensamenti dell’ultimora, a San Siro dovrebbero partire dal primo. Anche Pisano e Biondini potrebbero godere di un turno di riposo, ma pare arduo pensare che Ballardini si apra a novità su tutti i reparti. Contro l’Inter dei senatori - Ranieri conta su Sneijder, Thiago Motta, Cambiasso, Zanetti, Pazzini, Milito, Lucio - serveono entusiasmo e coraggio. Stile Ballardini. Archiviata l’esperienza Ficcadenti - che, pur con un gioco asfittico e poco brillante, ha lasciato un bottino di 13 punti, con 3 vittorie, 4 pari e 3 sconfitte - il terzo allenatore stagionale rossoblù è ripartito alla sua maniera: “Si comporti come sa” gli ha detto il presidente Cellino al momento dell’ingaggio. Dunque, flemma e serenità. Anche nelle piccole cose quotidiane in campo. E soprattutto, lavoro. Agevolato dal fatto che sette giocatori erano in rosa nella splendida salvezza del 2007/08. Il tour de force. La prima tranche del Cagliari di Ballardini si apre con l’Inter e si chiude col Milan. Sei partite, 18 punti in palio da domani al 20 dicembre con i campioni d’Italia al Sant’Elia in notturna. Dopo Zanetti e soci torna in città il Siena per la Coppa Italia: giovedì 24 si gioca alle 20.45. A seguire, il Bologna al Sant’Elia, il Catania fuori, il Parma in casa e il Chievo a Verona di sabato. I numeri. Al “Meazza” con l’Inter il Cagliari ha giocato 37 gare. Il totale comprende anche Coppa Italia e Coppa Uefa. I padroni di casa ne hanno vinto 24, i pareggi sono stati 7, 6 le vittorie dei rossoblù. L’Inter ha siglato 78 reti, il Cagliari 37. Si parte nel 1965, 3-0 per la squadra dei Moratti. Mentre l’ultima sfida risale al 19 febbraio scorso: 1-0 per Julio Cesar e soci. La vittoria più recente della formazione di capitan Conti risale 21 maggio ’95: 2-1 per i sardi di Tabarez. Con Allegri in campo, in tabellino compaiono Dely Valdes, Paganin (autorete) e Ruben Sosa.




Ballardini e il rebus del modulo

Dubbi nella formazione anti-Inter legati al modulo. Davide Ballardini potrebbe davvero rinunciare al trequartista, per uno schieramento più sparagnino, con quattro in linea. Contro una compagine nerazzurra che si presenterà all'appuntamento dopo aver recuperato parte degli infortunati. L'Inter, tra l'altro, dopo il rinvio della gara di Genova per i fatti legati all'alluvione in Liguria, non gioca una gara ufficiale dal 2 novembre, quando affrontò il Lilla in Champions League. Il tecnico Claudio Ranieri, durante questo periodo, ha dovuto fare a meno di gran parte della rosa, dato che vi sono parecchi elementi di livello, che si sono aggregati alle rispettive nazionali in giro per il mondo. Contrariamente agli uomini di mister Ballardini, concentrati nell'eremo asseminese esclusivamente sulla preparazione alla gara di domani, con l'intento di metabolizzare al meglio la dottrina del nuovo tecnico.
È per lui giunto il momento delle scelte. Dovrà metter su una formazione che possa tener botta in uno stadio coinvolgente come il "Meazza". Difesa bloccata a quattro, con l'unica incertezza relativa all' esterno destro di fascia. Parte favorito Francesco Pisano. Ma l'affaticamento accusato dal selargino prima del confronto con l'Atalanta potrebbe far riflettere il tecnico e far salire nel contempo le quotazioni di Lele Perico. Il quale, proprio a Bergamo, non ha del tutto demeritato. A centrocampo non vi sarà rivoluzione. Il trio formato da Biondini, Conti e Nainggolan sarà confermato. Probabilmente con la variante dell'aggiunta di Ekdal, favorito su Rui Sampaio. Ciò per un motivo molto semplice: lo svedese contribuirebbe a creare una sorta di diga in mezzo al campo, in modo da schermare le folate interiste. Non è da escludere, però, che possa essere inserito sulla trequarti, al posto di Cossu. Ballardini ci riflette e si trainerà dietro il dubbio sino a poco prima della partita.
Per l'allenatore non ci sarebbe il problema, in questo caso, di discostarsi dal suo inseparabile 4-3-1-2. Ekdal, per movenze tecniche ed acume tattico, può giocare tra le linee. Resta il dubbio legato al fatto che lo svedese ben raramente ha operato in quella porzione di campo. E' più un centrocampista esterno. In quest'ottica, non sarebbe da escludere a priori uno spostamento in posizione di trequartista di Nainggolan, Ekdal (o più difficilmente Rui Sampaio) a destra e Biondini dirottato in fascia sinistra. Una mini-rivoluzione, che potrebbe essere evitata impostando la squadra con il 4-4-2, uno schemanonnelle corde dell'allenatore rossoblù. La variante Ceppelini è solo ipotetica e di realizzazione complicata. Il giovane uruguaiano non ha ancora la personalità per poter essere impiegato da subito, in un confronto dall'alto coefficiente di difficoltà. Per ciò che riguarda le due punte, pare scontata la confermadei due brasiliani Thiago Ribeiro e Nenè. Con "el diablo" che, negli ultimi allenamenti, ha messo in vetrina un discreto stato di forma. Preme pure Joaquin Larrivey.
Ma chissà se Ballardini ci farà un pensierino. Anzi, è probabile che il mister sia più orientato ad utilizzare con maggior minutaggio il colombiano Ibarbo. Per metterlo in campo, ci sarebbe da variare ulteriormente l'assetto: diverrebbe un 4-3-3. Uno schema però troppo votato all'offesa. Il baricentro della formazione cagliaritana sarebbe troppo sbilanciato in avanti e ne soffrirebbero gli equilibri. Conoscendo Ballardini sarebbe davvero una soluzione che esula dalla sua filosofia. Ma tutto può accadere. Soprattutto all'esordio in una gara che, sulla carta, e solo apparentemente, parrebbe dall'esito scontato. (Sergio Demuru)



Ballardini: Stiamo bene ma l'Inter resta una grande
CAGLIARI - Non crede ad un'Inter in crisi, anzi Davide Ballardini - alla sua "prima" sulla panchina del Cagliari per la terza volta in carriera - nonostante la classifica ricorda a tutti che la squadra nerazzurra è campione del mondo. "So che in queste settimane si sono allenati bene e hanno recuperato giocatori importanti. L'Inter è sempre una grande squadra - afferma l'allenatore rossoblù - gioca in casa e non sarà facile. Di solito puoi trovare qualche vantaggio quando incontri una squadra che fa la Champions dopo che ha giocato tre partite di fila, ma non è il nostro caso visto che l'Inter non gioca da più di due settimane". Alla vigilia del match, incontrando la stampa in aeroporto prima della partenza per Milano, il quarantasettenne tecnico di Ravenna che ha sostituito l'esonerato Ficcadenti non nasconde un filo di emozione per il suo ritorno in panchina. "Certo, giocare a San Siro è sempre un'occasione particolare, ma le emozioni sono quelle di allenare il Cagliari e la consapevolezza di avere sempre delle responsabilità, perchè il Cagliari non rappresenta solo una città ma un'intera regione".

REBUS ATTACCO -
Cagliari che domani a Milano per l'anticipo serale della 12/a giornata dovrà fare a meno di pedine importanti: oltre ad Astori (che tornerà a gennaio), manche anche il suo giocatore migliore, Cossu. Chi al posto del piccolo fantasista cagliaritano? Ballardini non si sbilancia sul nome, ma svela solo la scelta del modulo: "Giocheremo col 4-3-1-2, non mi sembra il caso di cambiare visto che la squadra ha una sua identità precisa e andiamo avanti con quella. Non ho molti centrocampisti, quindi non è difficile indovinare chi giocherà al posto di Cossu. Sarà un giocatore con caratteristiche diverse dalle sue, ma il ruolo è quello e mi aspetto che sappia 3C/div>
". Di sicuro non sarà Ceppelini, il ventenne uruguaiano che Ballardini giudica un "ragazzino che ha delle qualità", ma ancora acerbo ("diamogli il tempo di crescere"). Escluso il tridente con Ibarbo, la scelta, dunque, dovrebbe ricadere su Ekdal, lo svedese ex Juve, Bologna e Siena quest'anno utilizzato una sola volta dal 1' da Ficcadenti (quando era squalificato Conti) con risultati non esaltanti. "Stiamo bene, ci siamo allenati bene durante la sosta - continua Ballardini - e sono convinto che anche l'attacco andrà meglio (un solo gol, su rigore, nelle ultime cinque gare, ndr). Non è una questione di attaccanti, è la squadra nel suo insieme che deve essere più brava nell'attaccare e più efficace in zona gol".


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