mercoledì 16 novembre 2011

L'INTER E UNA CLASSIFICA BUGIARDA


Tanto per cominciare l’Inter è la squadra campione del mondo in carica. Non esattamente una formazione di “bidoni”.
Eppure il cammino di questa stagione vede i nerazzurri in difficoltà, specie in campionato dove occupano, immaginiamo ancora per poco, le parti basse della classifica. Una stagione travagliata quella dei milanesi. Durante l’estate la difficile ricerca di un allenatore che facesse al caso Inter induce il presidentissimo Moratti a provare con Gasperini. Pronti, via e si capisce subito che il progetto tecnico non regge. I risultati non arrivano, Eto’o è andato via, gli infortuni si moltiplicano e alla fine Gasperini salta.
Arriva Ranieri, l’uomo dei subentri eccellenti, l’uomo che mette le cose a posto, l’uomo giusto per ogni stagione. L’inizio è molto buono ma poi anche per lui il cammino, almeno in campionato, si complica.
Molti si appellano all’idea di una squadra che dopo aver vinto tutto sia di fatto priva di stimoli, altri affermano che sia una squadra vecchia, altri ancora dicono che i suoi campioni abbiano la pancia piena, siano immotivati, stanchi e non più adatti a un cammino fatto di continue vittorie. Difficile francamente immaginare l’Inter in zona retrocessione ancora per molto tempo. E non certo perché la classifica sia corta. E’ l’organico che farà la differenza e permetterà agli uomini di Ranieri di risalire verso le parti nobili della classifica.
L’ex tecnico rossoblù guida una corazzata straordinaria composta da campioni di assoluto valore mondiale. Non esiste paragone con il Cagliari. La sfida di sabato del Meazza vede i padroni di casa abbondantemente favoriti. E come non potrebbe non essere così quando hai a disposizione Julio Cesar tra i pali, difensori del calibro di Zanetti, Lucio, Maicon e Ranocchia, o un centrocampo dove spiccano Stankovic, Motta, Sneijder, Obi e Coutinho. Senza parlare dell'attacco da paura con Milito, Zarate, Pazzini e Forlan.
Questi sono i nomi, ma la partita poi racconterà che le due squadre giocheranno undici contro undici (sperando non dodici contro undici) e che la palla è rotonda, dunque tutto può accadere. Vedremo sabato alle 18 che succederà...

(Davide Zedda)

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