venerdì 25 novembre 2011

COL BOLOGNA SI DEVE FARE SUL SERIO

Acquafresca torna nel "suo" Sant'Elia da avversario

Domenica al Sant'Elia il Cagliari giocherà il suo primo vero scontro salvezza contro il Bologna. Gli emiliani arrivano a Cagliari in pessime condizioni di classifica e con il morale sotto i tacchi dopo la sconfitta interna subita nel derby contro il Cesena.
Dunque è un Bologna che non attraversa un momento di forma positivo e in seria crisi di risultati. Come il Cagliari, non segna e il suo bomber Di Vaio è fermo in classifica marcatori a quota un gol tra l'altro realizzato su calcio di rigore.
Per il Cagliari di Ballardini - ormai alla quarta sconfitta consecutiva - di cui tre in campionato e l'ultima, la quarta, incassata nell'ingloriosa gara di Coppa Italia di ieri contro il Siena e per di più in casa.
Ebbene, per gli uomini di Ballardini sarà importante non solo tenere le distanze in classifica dal Bologna ma sarà obbligatorio vincere ed aumentare il vantaggio nei confronti dei rossoblù emiliani nonchè dalla zona bollente della classifica. Un altro passo falso porterebbe il Cagliari in posizione di pericolo, nel pantano, da dove sappiamo bene che è difficile venirne fuori.
Assente Nenè il quale resterà fuori almeno un mese per un infortunio muscolare, Ballardini recupera Cossu che gocherà alle spalle del solito Ribeiro e di Larrivey. Questo salvo sorprese, qualora il mister voglia utilizzare in avanti e fuori ruolo Ibarbo, in ombra nella gara di Coppa Italia, dove più che altro ha creato confusione per sé e per i compagni.
Non disponendo di cambi significativi, in questo senso il turno di Coppa Italia ha messo chiarezza, viste le prestazioni, che Ekdal, Sampaio e Ceppellini non sono ancora giocatori da serie A Dunque Ballardini punterà sul collaudato.
Secondo il mister il lavoro da fare è davvero ancora tanto, cosa evidente, e per lui il calcio è semplicità, velocità della palla, verticalizzazioni. Tutti fattori ancora sconosciuti al Cagliari. Serve una vittoria, in qualche modo e a tutti i costi. Questa volta non importa come. Va bene con un'autorete, va bene, con una deviazione, va bene anche un gol di Agazzi di testa. Serve solo la vittoria, unica vera medicina per lo spirito e per poter continuare a lavorare senza l'acqua alla gola, quella, non fa lavorare per niente bene.
(Davide Zedda)

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