venerdì 3 febbraio 2012

IL "MONDO" DI NOVARA


Dopo la brillante vittoria contro la Roma e la riscoperta in casa rossoblù del gusto del gol, ben quattro (esagerati!), ecco domenica il Novara in trasferta.
Il pericolo che non si disputi la gara è reale, viste le condizioni meteo che prevedono ancora neve, ma è anche vero che l’organizzazione dei lombardi ha fatto sì che ieri la gara infrasettimanale contro il Chievo sia andata a buon fine anche per merito del terreno sintetico e appunto un’organizzazione totale che ha reso disponibile l’impianto, il Piola, agibile anche sugli spalti. Bravi davvero.
Gara contro il Chievo molto attesa e quasi da ultima spiaggia per i lombardi, ultimi in classifica e reduci da una serie di ben quattro sconfitte consecutive. Ad inizio settimana il cambio di panchina: via l’eroe della doppia promozione fino alla massima serie, Tesser (ex Cagliari), chiavi in mano al buon Mondonico, ma niente da fare: con una certa facilità il Chievo ha vinto per 1-2.
La contestazione è forte, contro la squadra e contro la società, pertanto domenica sarà davvero una gara da ultima spiaggia contro un Cagliari privo di Cossu ma ricco di alternative in attacco. Intoccabile sicuramente Thiago Ribeiro (su questo blog sempre apprezzato) e che logicamente necessitava di tempo per ambientarsi (nuova squadra, nuova nazione, nuovo continente, nuova lingua non sono proprio fattori di poco conto), ma si sa, il calcio è così e perfino Francescoli per i primi sei mesi a Cagliari pareva ai più un bidone. El Diablo convince, lo ritenevamo maturo appena arrivato, siamo convinti che con Pinilla (finalmente un vero centravanti), possano davvero formare una bella coppia di attaccanti.
Ekdal prenderà il posto di Cossu, Ibarbo è pronto ad entrare in corso d’opera per fare impazzire la difesa del Novara, possibile l’utilizzo di Perico. Gli uomini guidati da Mondonico sono sicuramente con il morale a terra per via di una serie di sconfitte consecutive senza appello e dell'ultimo posto in classifica con la salvezza lontana ben sette punti, e con Lecce e Cesena (dirette concorrenti nella lotta per non retrocedere) che cominciano a mettere fieno in cascina, fattori quindi che creano i presupposti di una classica gara da "dentro o fuori".
Il Cagliari non deve sbagliare atteggiamento. Imporre il proprio gioco e magari passare in vantaggio potrebbe significare mandare all’inferno la compagine lombarda e prendere tre punti in trasferta. Non sarà certo facile, ma il Cagliari deve dimostrare meno discontinuità e più maturità. Sarà quindi un esame anche per i ragazzi di Ballardini.
Il Novara si affida ad individualità importanti, vedi l’ex Jeda, Mascara, passando per il neo acquisto Caracciolo. Giocatori di buon livello, come anche i centrocampisti Marianini, Pesce e Porcari, Rigoni e Radovanovic. In difesa i lombardi ballano, subiscono tante reti e il reparto è composto da Morganella, Gemiti, ancora un’ex rossoblù, ovvero Centurioni, Paci e Rinaudo.
Una squadra che alla vigilia del campionato in pochi pensavano potesse trovarsi fanalino di coda. Calciatori che si conoscono a memoria, che giocano insieme, (la maggioranza da anni), che vengono da due promozioni di fila strepitose. Proprio come il Cagliari di Ranieri, due esaltanti promozioni fino alla serie A, ultimo in classifica e ormai spacciato all’inizio del girone di ritorno (stagione 1990/1991) per poi salvarsi miracolosamente.
Il Novara mi è davvero simpatico, una provinciale così in serie A mi piace. Spero si salvino, ma domenica i tre punti siano del Cagliari.

(Davide Zedda)

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