giovedì 2 febbraio 2012

ARRIBA EL DIABLO


Cagliari-Roma 4-2

Le partite tra Cagliari e Roma non sono mai banali.
Anche stavolta le due squadre se la giocano a viso aperto e ne viene fuori una gara divertente, aperta e ricca di gol. Ci vorrebbe una Roma ogni domenica per armare l'asfittico attacco del Cagliari, cioè una squadra che gioca e fa giocare, che concede spazi e non si occupa eccessivamente dell'ostruzionismo.
Quattro gol in una sola gara i rossoblù quest'anno non li avevano mai segnati, e a guardare il punteggio viene quasi da stropicciarsi gli occhi per l'incredulità. Il 4-2 finale può apparire un pò troppo severo per la squadra giallorossa, che però deve rammaricarsi con sè stessa per aver fallito troppe occasioni da rete nella ripresa.
E' dunque finita 4-2, ma poteva concludersi con un 3-3, o addirittura con una vittoria della Roma. Ha invece vinto il Cagliari, che ha finalmente (e si spera con continuità) trovato le conferme nei suoi attaccanti in quello per cui vengono fatti giocare: segnare i gol.
E' stata la giornata di Thiago Ribeiro, quel "Diablo" tenuto ultimamente in frigorifero (o forse più opportunamente ad allenarsi in un certo modo senza l'assillo dei novanta minuti ogni settimana, per poter tornare in gran spolvero). L'attaccante brasiliano, un pò divenuto l'oggetto misterioso della campagna acquisti estiva, sfodera finalmente le sue qualità, tecniche e di tiro a rete, diventando decisivo per la conquista di questa vittoria. 
In un certo senso sfata anche una serie di domande poste da più parti su quale fosse effettivamente il suo ruolo, se seconda punta, o trequartista, o attaccante laterale. Oggi è stato per larga parte della gara l'attaccante più avanzato del Cagliari e ha fatto due gol. Chi ha ancora dubbi su quale debba essere la sua collocazione in campo, parli ora, o taccia per sempre...
Il suo compagno di reparto odierno, il nuovo acquisto Pinilla, pare proprio un innesto azzeccato. Forte finiscamente, combatte, corre, e spesso torna indietro a prendersi la palla, così come vuole Ballardini. E segna anche lui un gol, quello importantissimo del 2-2 prima che finisca il primo tempo. 
Il Cagliari ha dunque trovato gli attaccanti in grado di segnare? E' presto per dirlo, ma è anche vero che per una punta la migliore cura per ottenere la continuità è proprio il gol. Cominci con uno e poi, presa fiducia, non la finisci più. E' proprio quello che si augurano i tifosi del Cagliari, un pò stufi di quei noiosi 0-0 che il Cagliari ha troppo spesso rifilato loro in questa stagione.
Nel secondo tempo fanno un pò storcere il naso i cambi di Ballardini, che come contro la Juve toglie uomini dal reparto avanzato per mettere un centrocampista e un difensore (Ekdal e Ariaudo per Thiago Ribeiro e Cossu), facendo schiacciare la squadra, impegnata nell'ultimo quarto d'ora in un catenaccio d'altri tempi. 
Anche stavolta è andata bene, anche perchè l'ingresso negli ultimi minuti di un fresco Ibarbo al posto di uno stremato Pinilla consente di sfruttare la velocità del colombiano nei contropiedi finali. Ed è proprio Ibarbo a togliere i patemi ai tifosi quando inventa una serpentina in area che consente a Ekdal di segnare il 4-2 che stronca le ultime residue speranze giallorosse di pareggio.
Insomma, criticato a ragione o meno per l'atteggiamento del finale di gara, alla fine ha avuto ragione lui.

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