domenica 27 novembre 2011

ANCORA IN CONVALESCENZA


Cagliari-Bologna 1-1
Qualche miglioramento si è visto, ma il Cagliari è ancora un malato in convalescenza. Contro il Bologna ancora una volta non si è potuto brindare per una vittoria casalinga che manca ormai da quasi tre mesi, ma in compenso ha potuto brindare Di Vaio che realizza un gol su azione dopo 18 turni di digiuno. Il solito potere taumaturgico dei rossoblù (tocchiamo ferro ma anche Maxi Lopez è un pò in astinenza).
La gara coi bolognesi dell'ex Acquafresca (assai applaudito dal suo vecchio pubblico) vede un Cagliari coi soliti problemi di manovra, ma che in compenso crea molte più situazioni da rete rispetto alla consueta media tenuta in questo campionato. In questo senso Ibarbo, che venga considerato confusionario o meno, sta certamente acquistando credibilità nei confronti del nuovo allenatore, e vista la maggiore verve del colombiano rispetto a chi nelle partite precedenti era partito titolare rispetto a lui, va rivisto e riprovato.
Oggi è stato il più pericoloso degli attaccanti, ha colpito un palo nel primo tempo (ma forse poteva fare meglio davanti a Gillet), ha reclamato due rigori forse sacrosanti (in uno dei quali, sgambettato da Pulzetti, è stato persino ammonito per simulazione) e poteva segnare il gol vittoria allo scadere dopo una serpentina, con Gillet a negargli la gioia con un grande intervento.
Un Cagliari ancora non molto lineare ma con più cuore da gettare oltre l'ostacolo. Evidentemente il tempo del fioretto è finito e l'illusione di poter banchettare in alto con le grandi della serie A è lontana anni luce. Ora bisogna sguainare la sciabola e giocare, da qui fino a maggio, le cosiddette "finali" richieste a gran voce dagli ultras della Nord.
Il Bologna si rivela un avversario malleabile e che un Cagliari un pò più in forma avrebbe potuto fare a fette senza problemi. Invece per poco non torna a casa coi tre punti, col redivivo Di Vaio che sfrutta una serie di orrori difensivi nell'area cagliaritana per riassaporare  a 15 minuti dalla fine la gioia del gol perduto da troppo tempo.
Per fortuna l'inguardabile arbitro Valeri, a dieci dalla fine, fischia un rigore per tre trattenute in area bolognese sugli sviluppi di una punizione battuta da Cossu, e così Conti, principale imputato dello svarione sul gol bolognese, si riscatta segnando dal dischetto la rete del pareggio.
Capitolo arbitro. Per lui giornata nera, nella quale è riuscito a scontentare tutti. Ma soprattutto il Cagliari: due rigori non dati, gestione poco equa delle ammonizioni (per capirlo controllate la proporzione tra il numero dei falli commessi dalle due squadre e il totale delle ammonizioni), cattive gestioni dei vantaggi dopo un fallo, scarso recupero (solo due minuti!) nonostante cinque cambi e numerose interruzioni), e un inspiegabile minuto extra nel finale, nel quale ci stava per scappare la beffa, con Ramirez che divora il gol vittoria dei suoi a pochi metri dalla porta.
Sarebbe stato davvero troppo...

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