venerdì 6 gennaio 2012

DA ZOLA A PIRAS, PASSANDO PER PUSCEDDU


2010/11, Cagliari-Genoa 0-1: Ranocchia in gol e addio Bisoli
Vecchie storie su Cagliari-Genoa
A Cagliari con un nuovo allenatore e un nuovo centravanti. Con questi due elementi il Genoa proverà a dimenticare il "set" perso a Napoli (6-1) prima della sosta natalizia.
Per la squadra di Ballardini ad anno nuovo deve corrispondere necessariamente vita nuova, pena l'agitarsi troppo pericolosamente vicino alle acque melmose delle ultime tre in classifica.
L'anno scorso fu Ranocchia a metà novembre a sfruttare un'uscita sbagliata di Agazzi, che valse il benservito per Pierpaolo Bisoli. Il difensore poi cambiò maglia (passando all'Inter) e rigiocò contro il Cagliari alcuni mesi dopo, facendo ancora male ad Agazzi e segnando il gol vittoria anche nella sfida del Meazza. Come vendicarsi con gli interessi dell'erroraccio che aveva favorito il primo gol italiano di Nenè, a Bari.

2009/10, Cagliari-Genoa 3-2, Lazzari ha appena segnato il gol vittoria
La macchina del tempo di Cagliari-Genoa continua a camminare e vede Biondini segnare un gol con esultanza polemica verso i tifosi brontoloni dei distinti. Siamo a ottobre del 2009 e i gol di Mesto e Floccari fanno pensare ad una nuova sconfitta casalinga (sarebbe la quinta consecutiva sulle prime cinque giocate, un record!), ma la ruota finalmente gira nella direzione giusta grazie a Nenè che trasforma un rigore a dodici dalla fine e a Lazzari che azzecca il sinistro letale a tre minuti dalla fine. Gasperini non la prende bene. Peggio per lui...
Ancora indietro. Marzo 2008. Il Cagliari è ancora in cattive acque, e c'è Ballardini in panchina, che decide di osare il ventenne Acquafresca in attacco al posto di Larrivey che non ne butta dentro una nemmeno per sbaglio. Scelta azzeccata. Il giovane attaccante ribalta già nel primo tempo il gol iniziale di Lucarelli, e con una volee e un colpo di testa regala altri tre punti al Cagliari. E' nata una stella.


2007/08, Cagliari-Genoa 2-1, il primo gol di Acquafresca
La macchina del tempo non accenna a fermarsi, e torna a ritroso di quasi cinque anni. Vediamo un Sant'Elia gremito, così come lo vediamo adesso coi suoi odiosi tubi innocenti, che scatena l'entusiasmo di una tifoseria che non ne poteva più di vedere giocare la propria squadra a Tempio.
Il pubblico a ridosso del campo di gioco è una novità interessante per i cagliaritani, gli stessi che ora agognano il superstadio nuovo. Si torna a casa dopo mesi di esilio, e il Genoa è la vittima sacrificale della festa. E chi poteva "battezzare" il nuovo Sant'Elia con un gol, se non lui? Si, Gianfranco Zola. L'ex Magic Box londinese ci mette dodici minuti ad infiammare i ventiduemila accorsi allo stadio in un freddo pomeriggio pre-natalizio, e Suazo completa l'opera nella ripresa. Bentornato, Cagliari!


2003/04, Cagliari-Genoa 2-0: Zola segna il gol del vantaggio

Non riusciamo a fermare questa benedetta macchina del tempo e questa continua a scorrere indietro, lasciandoci intravedere di sfuggita altre accese sfide nei duri campionati di serie B (come il 2-1 in rimonta di fine 2001 con Lucenti e Abeijon mattatori e il beffardo 1-1 di marzo 1998) per poi fermarsi ai tempi in cui Pusceddu era solito accanirsi contro i genoani con le sue bombe mancine.
Ciò era successo in piena era Tabarez, stagione 1994/95, quando il mancino di Buggerru aveva bucato la barriera genoana per firmare l'unico gol di quella vittoria casalinga (1-0), ma ancor più letale lo era stato due anni prima, l'anno della qualificazione Uefa, firmando una doppietta che lo rese protagonista assoluto del 3-0 con cui il Cagliari schiantò i grifoni.


1992/93, Cagliari-Genoa 3-0: Pusceddu realizza la terza rete
Un'altro mancino aveva punito il Genoa il 23 dicembre del 1990, quel Daniel Fonseca che firmò il ritorno alla vittoria di un Cagliari piuttosto malmesso in classifica, ma l'aiuto del portiere Braglia (che deviò nella propria porta un innocuo cross dell'uruguaiano) si rivelò decisivo per far entrare il pallone nella rete.

E che dire di quando la diabolica macchinetta ci porta indietro di ulteriori quattro anni, esattamente al 17 maggio 1987, quando il Cagliari ormai retrocesso in serie C riuscì a rimontare nel finale due reti al fortissimo Genoa di quella stagione? La particolarità di questa gara è che il primo tempo i rossoblù lo conclusero in svantaggio per per 2-0, facendo andare su tutte le furie l'allenatore Giagnoni, il quale abbandonò la panchina all'intervallo, lasciando abbandonati a loro stessi quei giocatori che stavano subendo l'ennesima umiliazione di quel maledetto campionato. Il gesto ferì l'orgoglio degli undici in campo che nel finale sfoggiarono generosi attributi, andando a rimontare la gara con le reti di Gigi Piras (su rigore) e di Valentini.

Non fu invece inutile la rete dello stesso gigi Piras anni addietro, il 25 aprile 1982, la quale servì per pareggiare la rete iniziale genoana di Boito. Poi al novantesimo Ravot segnò il gol del 2-1 per quella che si rivelò una vittoria fondamentale per la salvezza cagliaritana di quell'anno.

La macchinetta procede ancora forsennata all'indietro, non riesce a credere che tra tutte queste partite non ce ne sia nemmeno uno segnato da Riva. Ma dopo tanto retrocedere, finalmente riesce nell'intento: la data è il 23 maggio 1965. A tre giornate dalla fine del primo e assai positivo campionato di serie A, il gol di Riva è là, indicato nel tabellino di Cagliari-Genoa al minuto trentaquattro, utile per pareggiare il gol in apertura di gara segnato da Koelbl. Rizzo nella ripresa fa esplodere di gioia l'Amsicora e la gara finisce 2-1.
Che la storia si ripeta!

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