giovedì 8 marzo 2012

"A NAPOLI PER LIMITARE I DANNI"... (???)


A Napoli per limitare i danni. Parola di Massimo Cellino.
Non c'è spazio neppure per sognare, si va al San Paolo con la bandiera bianca in mano. Sembra assurdo, ma il Cagliari che giocherà domani notte alle 20:45 contro la squadra di Mazzarri, stando alle parole del presidente rossoblù pare già spacciato ancor prima di scendere in campo.
Se questo è il modo giusto per stare vicino alla squadra, se questo è il cambio di mentalità necessario da chiedere alla squadra di Ballardini, allora siamo davvero vicini al ridicolo. Oppure, ridurre i danni, potrebbe magari suggerire l'applicazione di un catenaccio ad oltranza, tutti dietro, sperando che i partenopei siano con la testa e le gambe già a Londra per la partita di coppa.
Magari così non tireranno in porta, magari non saranno lucidi, magari sbatteranno contro il muro difensivo del Cagliari senza riuscire a segnare. Magari con il passare dei minuti si apriranno spazi invitanti e magari il Cagliari indovinerà il contropiede giusto per punire il Napoli. Magari!
Sembra davvero una favola, o forse una farsa, della serie, pensiamo al Cesena che tanto quelli sono scarsi e spacciati. Affermazioni imbarazzanti e pericolose. Anche se sulla carta la gara contro Lavezzi e compagni è impossibile, questo atteggiamento superficiale ed irresponsabile potrebbe davvero costare molto caro ai rossoblù, ora in posizione di classifica ulteriormente peggiorata dopo i recuperi di ieri.
Mancherà ancora Pinilla, rientrerà Agostini. Mister Mazzarri, dall'altra parte, probabilmente farà riposare, almeno all'inizio, alcuni dei sui migliori giocatori. Magra consolazione se andiamo a scorgere l'organico a disposizione del tecnico toscano che, contro il Cagliari, deve centrare la vittoria a tutti i costi per continuare la corsa verso il terzo posto, ultimo utile per qualificarsi ancora una volta a quella che un tempo si chiamava Coppa dei Campioni.
Il Napoli dispone di giocatori del calibro di Lavezzi, Hamsik, il super bomber Cavani oppure Pandev. Calciatori di grande valore tecnico come Maggio, Zuniga, Dossena, Cannavaro, Aronica.
Insomma, una corazzata concentrata per ottenere i tre punti contro una squadra, il nostro Cagliari, che sventola, ancor prima di partire per Napoli, una bella e grande bandiera bianca.
Non ci restano che i luoghi comuni: la palla è rotonda, undici sono loro e undici siamo noi.

(Davide Zedda)

Nessun commento:

Posta un commento