mercoledì 29 febbraio 2012

CAGLIARI-LECCE 1-2, LE PAGELLE


Agazzi 6: Sui gol che poteva farci?

Pisano 6: Sulla fascia spinge più del solito, dal suo cross scaturisce il rigore. Poi cala e fa confusione come tanti suoi compagni.

Agostini sv: Dura un tempo prima di cedere il posto ad Ariaudo, nel quale soffre parecchio. Ma diamogli l'attenuante che non stava bene!

Canini 5: Stavolta è una partita storta. Poco reattivo nell'affrontare Muriel sul primo gol, corona la giornata no con due ammonizioni e un'espulsione, la prima per il Cagliari dopo quasi due anni.

Astori 5,5: Una sua prestazione negativa fa notizia. Ma nel grigiore generale contro il Lecce c'era tutto il reparto. Dorme sul gol di Bertolacci.

Nainggolan 5,5: Troppi errori a centrocampo, oltre la consueta dose (meno del solito, la verità) di palloni sradicati agli avversari.

Dessena 5,5: Idem come sopra per il suo compagno Nainggolan, e qualche pallone sradicato in meno.

Conti 6: Si salva, disputando un buon primo tempo. Poi anche lui si perde. Una domanda: ma perchè costui deve essere ammonito al primo fallo che commette? Vi è un decreto che lo prevede?

Ibarbo 5,5: Un'invenzione poteva portare al vantaggio nel primo tempo. Per il resto, poco di buono da segnalare. Nella ripresa viene messo a fare il centravanti e non vede palla. Non è il suo ruolo, evidentemente.

Thiago Ribeiro 5,5: Per l'ennesima volta è costretto a partire da trequartista, ma non è Cossu. Da seconda punta dopo l'uscita di Larrivey, non migliora di molto la sua prestazione.

Larrivey 5: Dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, l'insostituibilità di Pinilla in quel ruolo, quello di centravanti. Una consolazione: sa battere bene i rigori.

Ariaudo 5,5: Coinvolto suo malgrado nelle amnesie della difesa.

Ceppelini 5,5: Sbaglia di tutto e di più. E' ancora immaturo per prendere in mano una squadra di serie A, nonostante i suoi piedi buoni.

Ekdal 6: In quindici minuti combina più dei suoi compagni di centrocampo.

Ballardini 5,5: Con quegli infortuni non è stato fortunato al momento di mettere gli undici in campo. Ma ci mette anche del suo coi cambi.

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