martedì 18 ottobre 2011

IL VERO COSSU NON SI E' ANCORA VISTO: COLPA DEL TRIDENTE?


Sicuramente felici per il terzo posto in classifica e per il nuovo passo in avanti che ora ci vede soli al terzo posto, diventa interessante analizzare "l'integralismo" tattico del Mister Ficcadenti che domenica in parte ha fatto sì che non sia giunti ad una vittoria.
Tralasciamo anche i grandi meriti del Siena che per bocca del proprio allenatore ha ammesso di aver preparato la squadra non tanto per creare ma per distruggere la manovra dei rossoblù. Ebbene, perfetto, vanno bene queste premesse, alle quali vanno aggiunti elementi positivi come la capacità del Cagliari di non prendere gol grazie ad una delle migliori difese della serie A. E pur sottolineando anche la forza del centrocampo, una sorta di integralismo Mister Ficcadenti lo dimostra.
Mi riferisco ad alcuni fattori probabilmente chiave, che mi permetto di scrivere, ora che siamo in alto e tutto va bene, ma che potrebbero divenire un vero e proprio problema. Il Cagliari infatti non ha giocato con il solito 4-3-1-2 neppure per un minuto. Larrivey lasciato solo a combattere con gli avversari, Tiago sulla destra e in diverse occasioni perfino terzino (tra l'altro molto bravo nelle situazioni di copertura). Infine Cossu, inaccettabile sul serio, spostato prima sulla sinistra a facilitare gli inserimenti (decisamente belli e pericolosi) di Agostini, che ha per ben due volte chiamato alla parata l'estremo difensore senese e risultando così l'attaccante piu' pericoloso dei rossoblù se pur dalla distanza.
Infatti, Ficcadenti ha lasciato larghi Tiago e Cossu per contenere le possibili spinte esterne del Siena, lasciando la linea di centrocampo ferma in posizione difensiva e quindi senza alcuna possibilità di inserimento per i vari Biondini, Conti e Nainggolan. Una sorta di partita a scacchi che rischia però di proporre anche il futuro una rigidità tattica di cui parlai in tempi non sospetti, che potrebbe portare a buttare alle ortiche la grande qualità offensiva della squadra isolana e anni di automatismi che nessuno deve sognare di smontare.
Facile poi criticare prima Larrivey (abbandonato), poi Nenè che corre a vuoto e Ibarbo fatto entrare solo per far casino. Va anche bene giocare con una sola punta centrale, ma a patto che gli giri intorno una seconda punta e vi sia la capacità e l'ordine ai centrocampisti di inserirsi tra le linee, specie sulle seconde palle.
Quindi movimenti, inserimenti, manovra veloce, sponde. Domenica non si sono viste. Si e' pero' capito ampiamente che per Ficcadenti Cossu, esattamente come quando lo allenava a Verona, deve giocare esterno e compiere compiti precisi che lo vedono scendere perfino sulla linea più bassa del centrocampo e poi, per concludere in bellezza, lo sostituisce senza motivo.

Inaccettabile, incomprensibile, grave e pericoloso. Zola, Baggio, Francescoli, Cossu e tutti i maltrattati trequartisti devono sempre giocare come meglio gli piace, compete e diverte. Chiedono il cambio loro e non si umiliano nel nome della tattica a tutti i costi che ha dato buoni frutti forse solo a Zeman in qualche occasione e a Sacchi che infatti il trequartista non hanno mai saputo cosa fosse.

Davide Zedda


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