mercoledì 28 settembre 2011

UNDICESIMO COMANDAMENTO: NON SOTTOVALUTARE IL LECCE



Con sette punti in cascina e il terzo (!!!) posto in campionato il Cagliari va a giocare a Lecce, in quel campo dove nello scorso aprile (il 17, che sfiga!) dominò come una squadra di caratura nettamente superiore ma si fece raggiungere nel recupero, inspiegabilmente e in maniera che a molti appare ancora poco limpida...
A Lecce Daniele Conti, il capitano, dopo i festeggiamenti per il maggior numero di presenze insieme a Brugnera, stavolta metterà la freccia per il sorpasso. Circostanza curiosa: il traguardo storico verrà compiuto proprio su quel campo dove, nella primavera del 2000, aveva segnato il primo gol cagliaritano. Complimenti, capitano!
Storicamente quello del Lecce non è però un campo favorevole al Cagliari. Questo sia chiaro da subito. Nello specifico la formazione pugliese appare, almeno sulla carta, decisamente inferiore alla compagine rossoblù che però non può certo pensare di avere vita facile. Il Lecce giocherà una gara importante. La classifica per quanto corta non sorride loro e la sconfitta per 3-0 sul campo del Siena è da riscattare con una prova convincente, possibilmente intrisa di punti, che servono come il pane.
Il Cagliari deve avere la capacita' di fare ciò che sa fare e non ripetere le follie di Palermo (versione primo tempo). Contro l'Udinese in casa, i ragazzi di Ficcadenti hanno dato prova di grande maturità dando del filo da torcere ad una delle migliori squadre italiane degli ultimi anni e senza subire gol. Quali dunque i pericoli tecnico tattici per domenica? Quali gli assi nella manica dei pugliesi? In difesa ci sono i sempre bravi Ferrario e Carrozzieri, e chiaramente Oddo. Non giocherà, perché squalificato, Esposito.
La linea di centrocampo propone Obodo, Giacomazzi, Olivera su tutti. Davanti Di Michele è il pericolo numero uno, anche per la sua abitudine nel bucare la porta rossoblù. Si attivino gli scongiuri del caso.
Ci auguriamo un Cagliari determinato e voglioso di una vittoria in trasferta che, se la lezione di Palermo è stata assimilata, appare come una missione possibile. Poi la palla è rotonda e tutto puo' succedere. Forza Cagliari.

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