mercoledì 31 agosto 2011

L'INUTILITA' ODIERNA DELLA PAROLA



Lo spunto è venuto dopo aver appreso la notizia dal sito ufficiale del Cagliari Calcio, in data 30 agosto 2011. La notizia è ufficiale, vista la fonte: dal 1° settembre comincia la campagna abbonamenti per tutti coloro che, non abbonati nella passata stagione, vogliano usufruire del diritto di presenziare alle 19 partite casalinghe del Cagliari multietnico versione 2011/12.
In precedenza (fino al 13 agosto) il diritto di rinnovare le tessere era stato "concesso" agli abbonati del campionato scorso, come premio per l'attaccamento alla squadra, etcetera etcetera...
I vecchi possessori di tessera hanno gradualmente rinnovato i loro abbonamenti, ma si ponevano una semplice domanda: ma non era stato detto che gli abbonati erano un costo per la società? All'indomani della disarmante sconfitta con il Cesena (eravamo al mese di maggio di quest'anno), fu appunto il presidente Cellino a dichiarare che per il 2011/12 non ci sarebbe stata campagna abbonamenti. Va beh...


Gennaio 2011. Matri: in una settimana da rossoblù a bianconero

Come se le parole non avessero la loro importanza.
Tornando indietro nel tempo, e tralasciando gli sputi richiesti in caso di vendita di Matri (parole di fine 2010), visto che era abbastanza palese che il giocatore venisse prima o poi ceduto a una "grande" viste le sue ottime prestazioni, rammentiamo un'altra "chicca" della fine di ottobre 2010, all'indomani della sconfitta in casa della Lazio, coi biancoazzurri primi e rossoblù ultimi al termine dei novanta minuti: "se non arriviamo davanti alla Lazio a fine campionato, rimborso gli abbonamenti". In tanti stanno ancora aspettando...

Ottobre 2010: Floccari esulta dopo il gol al Cagliari
La parola è la forma più immediata di comunicazione, ma non è la sola. Spesso se ne fa un uso poco appropriato, e il più delle volte il suo significato non è lo stesso rispetto al reale pensiero dentro la testa di chi la ha esternata. Capita. A volte sono bugie volute, tipo dire che si faranno pagare meno tasse o che stiamo uscendo dalla crisi, giusto per far contenti gli interlocutori, altre volte escono come involontarie flatulenze improvvise salvo poi pentirsi, a freddo, di non averle sapute trattenere.

Maggio 2008: i rossoblù festeggiano l'insperata salvezza 

La macchina del tempo ci riporta ancora più indietro, al febbraio del 2008, col Cagliari in cattive, cattivissime acque. Praticamente un piede e mezzo in serie B. Il presidente, afflitto dalla situazione e da un mondo, quello del calcio, effettivamente intriso di squali e serpenti, efferma: "a fine stagione lascio il calcio". Alzi la mano chi ci ha creduto. E nonostante le tante parole al vento, alla fine forse è stato meglio così.
Però... a volte il silenzio è d'oro...  


1 commento:

  1. Cellino e' cosi', e perché Suazo non era la ciliegina sulla torta? Almeno non abbiamo perso Biondini, sperando lo lascino giocare in pace. amen, condivido il link su facebook.

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