martedì 1 novembre 2011

CAGLIARI-LAZIO 0-3, I VOTI



Agazzi 5,5: Non perfetto il piazzamento sul primo gol di Lulic. Sugli altri due gol non ha colpe e per poco non evita miracolosamente il terzo.

Pisano 5,5: Sulla sua fascia si soffre parecchio. Compartecipa all'errore che lascia partire il contropiede del secondo gol.

Agostini 6: Niente di che ma con la sua esperienza demerita meno di altri.

Ariaudo 6: Peccato per il gol mancato da due passi dopo pochi minuti. Va bene che non è il suo ruolo, però a due metri dalla porta... In fase difensiva se la cava bene. Ma non benissimo.

Canini 5,5: Meno puntuale del solito nelle chiusure, e come al solito quei lanci lunghi anche quando non è marcato...

Biondini 5,5: Corre tantissimo, come sempre ma stavolta fa parecchio casino in mezzo al campo. Peccato che nelle azioni offensive il pallone per la rifinitura capiti sempre nei suoi piedi, che non sono quelli di Cossu.

Nainggolan 6,5: Qualche errore anche per lui, ma appare comunque il più volenteroso. Recupera tanti palloni e tenta la conclusione senza fortuna.

Ekdal 5,5: Lo scarso minutaggio giocato finora e la vena negativa della squadra in questo periodo lo porta ad una prestazione inevitabilmente anonima.

Cossu 6,5: Qualche angolo battuto male, ma è comunque nel vivo dell'azione per quasi tutta la gara. La ritrovata posizione centrale ne migliora il rendimento, peccato che quando ha la palla vicino alla porta avversaria, gli attaccanti siano spesso dietro di lui.

Nenè 5: Se non si segna i voti più bassi vanno agli attaccanti. Il brasiliano non ne azzecca (quasi) una.

Thiago Ribeiro 5: Ok, non segna e fallisce una facile occasione di testa, ma diamogli l'attenuante che lo si trova troppo spesso sulla fascia a fare quasi il terzino, con la conseguenza che ogni partita la finisce con la lingua penzoloni.

Ibarbo 5,5: Se non altro vivacizza (solo un poco) le azioni d'attacco nella ripresa. Ma non incide.

Larrivey s.v.

Ficcadenti 5: Cominci a riflettere sul fatto che da quando ci sono i tre punti per vittoria, la politica dei piccoli passi e dei tanti pareggi tanto cara al buon Mario Tiddia non porta molto lontano. Bisoli ha già scrammentato, che ciò possa servire da monito. La classifica ancora molto buona può aiutare ad apporre i necessari correttivi.

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