mercoledì 7 settembre 2011

ROMA, 13/9/1964: QUANDO IL CAGLIARI ESORDI' IN SERIE A


Uscire tra gli applausi e tornare a casa a mani vuote. Nel grande calcio può succedere anche questo.
Risultato a parte, può considerarsi positivo l’esordio di fuoco del Cagliari nella serie A. La matricola allenata da Silvestri gioca infatti la prima sul palcoscenico della massima serie proprio nella capitale, in quello stadio che appena quattro anni prima era stato il teatro delle Olimpiadi capitoline, roba da brividi. Alla fine esce fuori una sconfitta, che visto l’avversario poteva essere preventivabile, ma in generale è piaciuto l’atteggiamento della squadra che nel secondo tempo ha messo alle corde i più titolati avversari e con un po’ di fortuna e cattiveria sotto porta in più, avrebbe potuto dare un finale diverso alla gara.
I primi minuti sono, come da pronostico, timidi e insicuri per i ragazzi di Silvestri, così la squadra giallorossa comincia subito a giocare in avanti prendendo d’assedio la metà campo cagliaritana. E infatti, pochi minuti dopo una difficile parata di Colombo su un colpo di testa di Nicolè (al 20’), i giallorossi riescono a passare in vantaggio grazie a Leonardi che sfrutta al meglio un preciso cross di Nicolè e, grazie anche ad una deviazione decisiva di Greatti, manda la palla in rete.
Alla mezz’ora la Roma addirittura raddoppia, ma sulla deviazione vincente di Angelillo, Leonardi è in fuorigioco e così il gol viene annullato.
Potrebbe pareggiare il Cagliari al 35’ ma l’acerbo Riva, liberato davanti alla porta di Matteucci, esita troppo e così il portiere capitolino riesce a chiudergli lo specchio della porta. Gol sbagliato, gol subito. La vecchia regola non scritta del calcio non sbaglia mai, e così sul finire del primo tempo ecco il raddoppio romanista: Franceschini invita Greatti all’uno contro uno e riesce ad avere la meglio liberandosi per il tiro. La sua conclusione, centrale, non sembra un compito troppo difficile per Colombo, ma il portiere rossoblù nella circostanza non è perfetto e così il pallone varca la linea per la seconda volta.
Aria di goleada? Macchè. Il secondo tempo praticamente viene giocato ad una porta sola, quella della Roma.
Archiviate le paure della debuttante, nella ripresa il Cagliari ricomincia a giocare come faceva l’anno prima in serie B, e va ad un passo dal pareggio. La porta di Matteucci trema in più occasioni, prima con una rovesciata di Nenè finita alta di poco, poi con un tiro dalla distanza di Cera che l’estremo difensore giallorosso riesce a neutralizzare.
Al 73’ si riaccende la speranza, perché finalmente dopo tanto attaccare, la porta romanista viene violata. Il primo gol in serie A del Cagliari Calcio viene realizzato da Ricciotti Greatti: l’azione comincia da Gallardo che serve Nenè al centro dell’area; il brasiliano controlla male e mentre cerca col palleggio di trovare spazio per il tiro, irrompe Greatti che scarica di potenza in porta senza lasciare scampo a Matteucci.
Nei minuti successivi è un monologo rossoblù, con Greatti, Riva e Nenè che sfiorano a più riprese la rete del pareggio in mezzo ai fischi impauriti (rivolti ai propri giocatori) del pubblico dell’Olimpico. Ma la palla non ne vuole sapere di entrare nuovamente in porta, e così il Cagliari finisce la partita con un pugno di mosche, e deve accontentarsi solo della buona prestazione e degli applausi del pubblico di casa. Una magra soddisfazione, ma per i punti ci sarà tempo.
Roma: Matteucci, Tomasin, Ardizzon, Carpanesi, Losi, Schnellinger, Leonardi, Angelillo, Nicolè, Tamborini, Francesconi. Allenatore: Lorenzo.
Cagliari: Colombo, Martiradonna, Spinosi, Cera, Vescovi, Longo, Visentin, Nenè, Gallardo, Greatti, Riva. Allenatore: Silvestri.
Arbitro: Roversi di Bologna.
Reti: 21’ aut. Greatti, 41’ Francesconi, 72’ Greatti.
Spettatori: 45.000 circa.

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