giovedì 13 ottobre 2011

DOPO IL VIOLA LE BANDANE. E SE INVECE TORNASSIMO DI BIANCO VESTITI?


Le "cugurre" vanno combattute con armi esattamente contrarie, come i poli opposti che si respingono.
Il presidente Cellino ormai è come un fiume che ha rotto gli argini e per la stagione 2011/12 ha generato una nuova tendenza, quella del rito scaramantico per richiamare la vittoria del Cagliari. E' un pò come la vecchia danza della pioggia dei nativi americani: tu canta e danza intorno a un cerchio che la pioggia arriverà.
Dopo l'invito ai tifosi a vestire di viola per la partita contro il Novara (invito dai più accolto, e fu vittoria) per respingere gli influssi negativi del giorno 17 nel quale si giocava la partita in questione, ora il vulcanico presidente rossoblù inventa le fasce bianche presenti sul capo, nella bandiera dei quattro mori. Le distribuiranno all'entrata dello stadio, a tutti i tifosi, affinchè le mettano e portino la squadra di Ficcadenti alla vittoria contro il Siena.
Se il Cagliari dovesse vincere anche stavolta (come tutti ci auguriamo), cosa per niente impossibile visto l'avversario, dovremo aspettarci un campionato pieno di invenzioni in pieno stile "amuleti napoletani". Probabilmente nelle domeniche successive verranno distributi ai tifosi: sacchi di sale da cospargere sugli spalti; il pallone con cui Conti ha toccato di testa il gol allo scadere col Napoli nel 2008; alcuni riccioli di Gigi Riva degli anni d'oro; pezzi di manto erboso dell'Amsicora del 12 aprile 1970 oppure lembi della maglia di Baggio strappatagli da Sanna nel ritorno dei quarti di finale della coppa Uefa 1993/94. Aspettiamoci di tutto.

Acquafresca e la maglia rossa 2008/09
Le scaramanzie celliniane sono usanze recenti. In principio fu la (bellissima nella sua semplicità, bisogna dirlo) maglia rossa che per pura casualità (le originali rossoblù avevano patito l'alluvione dell'ottobre 2008) venne indossata contro il Chievo nella prima vittoria casalinga della stagione 2008/09. Quella maglia rossa portò talmente bene che venne utilizzata in tante occasioni in quella fortunata stagione, tra le quali l'indimenticabile vittoria a Torino contro la Juventus per 3-2.
La maglia rossa portafortuna ricorda anche un lungo periodo del campionato 1989/90, quando con quella inedita casacca casalinga la squadra di Ranieri vinse una serie impressionante di partite fino a raggiungere la clamorosa promozione in serie A dopo sette anni di patimenti.

Provitali e la maglia rossa 1989/90
Ma, tornando al 2008/09, non si vince solo se hai addosso una maglia di un certo colore, e alle prime sconfitte tornò il rossoblù. E in questa stagione è strano invece che non sia stato deciso di indossare sempre la maglia blu con la quale il nuovo Cagliari ha bagnato il nuovo campionato con la storica vittoria dell'Olimpico sulla Roma.
Visto che si parla di maglie fortunate proviamo a lanciare anche noi la proposta, sempre che il signor Cellino possa leggerci. Tanto tempo fa, come lui immaginiamo già sappia, un certo Manlio Scopigno, nel lontano 1969, in seguito a una sconfitta casalinga contro la Juventus (0-1, gol di Anastasi) che alla lunga costò il primo scudetto (poi rimandato di un anno) nella cui partita il Cagliari giocò con la maglia rossoblù, impose che la sua squadra da allora in poi giocasse sempre e solo con la maglia bianca.

Virdis e la maglia bianca 1975/76

Una scaramanzia che si rivelò vincente: l'unico scudetto cagliaritano vede solo foto con quella maglia (bellissima perchè semplice, come quella del Real Madrid degli anni sessanta, per intenderci), e il bianco è stato utilizzato fino al 1983/84, quando proprio contro la Juventus venne riesumato per una partita di coppa Italia, persa 3-0. Roba da toccarsi le parti basse.
Tornando alla proposta, chiediamo a Cellino esattamente questo: rimetta la casacca bianca come principale del Cagliari. Lo sappiamo tutti che a vincere le partite sono i giocatori, e non le maglie che indossano, ma visto che a quanto pare siamo avviati verso una stagione di superstizioni e di gesti scaramantici, forse tentar nuoce?  Robe di Kappa permettendo...



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